E' un Bridimondo

Depression


Ok, il titolo è allegro quanto basta. Sto passando un periodo un po' duro, hanno deciso di concedermi la patente, ma speciale, per cui devo modificare i comandi dell'auto, con tutto quel che ne consegue, e la certezza che ho superato un limite che speravo fosse invalicabile. Sono vent'anni che sono malata, per cui tante storie non le dovrei fare, però comunque mi brucia un poco.Oggi, poi, ho scoperto che ho almeno l'80%di probabilità di dover rifare l'es della patente, per cui la frase successiva, ahimè non è più vera. Sto affondando, invece, anche se vorrei poter dire quello che è scritto di seguito. Sto uscendone, lentamente, ma non è un bel momento, devo solo stringere i denti e aspettare il sole, tanto arriva sempre. Ho cominciato a trascurare questo posticino, anche perchè è ormai deserto, tutti i miei amici sono emigrati o hanno smesso di scrivere, penso di essere l'ultima del mio blogroll ad essere ancora attiva, ogni tanto, ma non ho voglia di imparare una nuova piattaforma, e non ho voglia di perdere undici anni di blog, per cui cerco di tenerlo in vita lo stesso. Ho recitato anche quest'anno la commedia, stavolta addirittura quasi da protagonista, ero in scena quasi tutto il tempo, ed è stato esaltante. Quest'anno i nipoti si fermano da noi dopo la scuola, in attesa che i loro genitori li vengano a prendere, e quindi li vediamo di più di quando abitavamo nello stesso edificio, però c'è sempre chi deve mettere in discussione il modo in cui i loro genitori fanno del loro meglio per far viaggiare la baracca. E' dura, qualche volta, non mettersi ad urlare che come i miei genitori hanno tirato su noi senza aiuti ma anche senza interferenze, è giusto che i miei nipoti siano allevati dai loro genitori, che sono in grado di farlo senza bisogno di scuole. Ok, questo è uno sfogo un tantino ingiusto, ma se sono già in difficoltà di mio non ha senso che mi tocchi mediare, e mediare, e mediare tra le idee dell'uno e il diritto a vivere la propria vita degli altri. Sono stanca, depressa, arrabbiata, e devo cercare di non cedere all'onda nera che avrebbe voglia di sommergermi. Sono più forte di così e lo so, addirittura so di poter relativizzare i grandi drammi che invadono casa a settimane alterne, impegnandomi a fare in modo che non scoppino bombe che non hanno motivo di scoppiare. Quindi, cara la mia ragazza, gambe in spalla e pedalare, che c'è bisogno di pensiero positivo. Anche perchè c'è un concerto e una festa di quarantesimo compleanno del coro, che ti aspetta,  e poi il Natale, per cui, cosa cavolo vuoi di più dalla vita? Un lucano? (sì, ma solo se è bello e tenebroso, e poco scassapalle).A presto