E' un Bridimondo

Ridere, ridere, ridere ancora...


Eh, sì, tempi grami per noi veneti. E sono pure in malattia, acciderbolina. Sarei a casa perché la biblioteca non deve restare aperta, quindi stipendio senza lavorare, ma non devo farmi mancare niente e quindi mi sono ammalata, vuoi che stia a casa da lavorare per cause di forza maggiore? Se...Questa settimana doveva venire Matino, e toccherà disdire. Chissà se e quando sarà libero di nuovo... 😢. Ma pazienza. Mi accorgo che non scrivo più nulla, qui, mi sono lasciata intrippare dai gruppi di lettori su Fb, una realtà in cui sono finita per caso, e che per l'appunto mi coinvolge molto. Si parla di libri in un modo che nella "vita reale" mi manca, con tentativi di analisi critica che non vedevo più dai tempi dell'università. L'ultima recensione che ho pubblicato riguarda un "semplice" giallo, Il falsario, di Edgar Wallace, autore che mi è sempre piaciuto. Una giovane donna Jane Leith, sposa un uomo che non ama, Peter Clifton. Lui, d'altro canto, si domanda se abbia fatto bene a sposarsi, visto che potrebbe essere un assassino. Intanto l'Europa è invasa dalle banconote false, stampate da un inafferrabile falsario detto La Volpe. Edgar Wallace è proprio così, scrive grandi intrighi complicati, e spesso, ma non sempre sullo sfondo c'è una tenera storia d'amore. I gialli, soprattutto quelli a mille lire mi hanno sempre accompagnato nei miei viaggi in treno verso l'Universita', preferivo studiare in posizioni meno precarie, e "più sotto" data. Sto pensando, anche, al Carnevale di Venezia, a quella volta che dopo un esame sono andata in piazza San Marco a farmi truccare. Oggi in piazza non dovrebbe esserci più nessuno o quasi. Che tristezza.Intanto, per ora vi lascio.A presto