E' un Bridimondo

Karaoke guantanamera...


Sì, ci sono caduta a ch'io. Non mi piace ma la so quasi a memoria, grazie alle mie favolose vacanze in Calabria. Ma, visto che sono stata eccessivamente lontana da qui a causa della vitalità dei gruppi su Facebook, ora mi sento in colpa, Murasaki mi ha fatto  notare come io sia stata colpevolmente silente sulle mie vacanze. E allora ve le racconto, anche se saranno un tantino condensate, purtroppo, a causa del fatto che sono state vacanze di riposo e non di viaggio, questa volta sono stata in panciolle una settimana, girando tra ristorante, piscina, bar della spiaggia, bar della piscina, salotto sotto le piante, stanza, praticamente in loop. Sono partita un sabato pomeriggio, sola in un enorme furgone, per andare all'aeroporto più vicino, da cui con un volo charter sono partita per Lamezia Terme.  All'aeroporto, recuperata la valigia, sono andata in cerca del cartello con il nome del mio villaggio, e, trovatolo, mi sono presentata. Mi hanno messo un adesivo con il numero della camera che mi hanno riservato e..."continua dritta per trecento metri, la' in fondo c'è la corriera". Oddio... col valigione... vero che ha le rotelle, ma è oggettivamente vecchio, e decisamente scomodo. Pur con una certa ansia, mi sono messa in cammino, è una volta arrivata vicino al pullman l'assetto mi ha vista in difficoltà e mi ha liberata della valigia, così sono salita, ho trovato il mio posticino e mi sono accomodata e rilassata. Arrivare in Calabria con l'aereo permette di vedere la splendida costa frastagliata, anche solo volare sopra la nostra splendida nazione permette di scoprire la bellezza del nostro territorio, le coste, tutte illuminate, i monti, le valli, le pianure. Come sempre volare per me è un'esperienza splendida. In ogni caso, un po' di strada sulla famigerata Salerno Reggio Calabria, un altro poca attraverso Città e campagne, e infine siamo stati scaricati su un'erta scoscesa, ad aspettare l'arrivo del mitico trenino. Sì perché le dimensioni e la pendenza della strada non permettevano al pullman di avvicinarsi alla struttura, quindi abbiamo dovuto attendere i mezzi per portarci al villaggio, che si trova sulla costa, esattamente sopra il mare. All'arrivo ci hanno indirizzati verso un bar in cui ci hanno servito degli stuzzichini (abbiamo cenato alle 23 con gli stuzzichini, meglio di niente) e poi check in e dritti in camera. La mia si trovava dietro la reception, e sopra il ristorante, con la sala panoramica di quest'ultimo che si interponeva tra me e il panorama (ma essendo tutto vetrato ho fatto ugualmente delle foto stratosferiche anche dal mio balcone.) Il giorno dopo ho scoperto che per andare al ristorante dovevo fare mezzo tornante ripidissimo, e ho cominciato a rattristarmi, e per arrivare al teatro in cui avremmo ricevuto le informazioni sulle attività da svolgere dovevo scendere di un altro mezzo tornante, insomma: il villaggio è uno splendore, ma è stato immediatamente battezzato Capravillage dalla sottoscritta, e per me questo sarà il mantra della settimana "sono una capra le capre non inciampano, ohm..." Le pendenze mi sgomentano, scoprirò presto che per raggiungere il mare ci vogliono tre tornanti e mezzo, e che la spiaggia è piena di scogli affioranti, l'accesso al mare non è certo adatto ai disabili (ma ci torneremo) , e finisco per prendere delle decisioni sagge ed opinabili insieme: scelgo di fare una gita gratuita a Tropea, in modo che eventualmente farò anche il tour a pagamento più avanti, e la gita in gommone al tramonto per vedere la costa degli Dei, famosa per la sua bellezza. Prometto di proseguire nei prossimi giorni con il racconto...a presto