E' un Bridimondo

Anni come giorni, son volati via...


brevi fotogrammi, o treni in galleria...come quest' anno.Poco più di quindici giorni e sarà un anno. Un anno senza abbracci, senza frequentazioni continue, senza vedere i nipoti ogni domenica, senza... senza. Un anno in cui si è sperimentata la didattica a distanza, si è vista la brutta faccia di una malattia che fa paura (e, credete, fa paura davvero), ma ogni incontro rubato, ogni chiacchiera, ogni sorriso visto negli occhi più che sulle labbra coperte da Santa Mascherina, sono più profondamente nel cuore rispetto al solito. Il lavoro c'è va bene, la mamma invecchia, anche la settimana scorsa per una infezione renale è stato necessario spedirla di corsa al pronto soccorso e lasciarla sola un giorno e una notte, ma almeno ora sta abbastanza bene, a parte la nausea causata dall'antibiotico (che domani finisce, e almeno di quello ci liberiamo). Io porto botta, tengo duro, resisto, diciamola come ci pare, ma tante volte mi viene in mente Gabriele Cirilli che urlava con voce querula "Vojo tornà bambino!" e sì, piuttosto dell'inversione che si sta verificando, con mamma che lentamente diventa la mia bambina, tornerei subito piccola, ma per fortuna invece la vita va avanti. Non ho molto da raccontarvi, tutto sommato, ma lasciare la pagina completamente sguarnita mi pesava, ed ho pensato di passare ad aprire le finestre e togliere le ragnatele...A presto!