E' un Bridimondo

Agg...iornamenti


Lo so, lo so, è molto tempo che non scrivo praticamente più nulla, aggiorniamo un poco, che è meglio. Mi hanno riaperto la porta solita, anche se devono ancora finire i lavori (che vuol dire che random, prima o poi, la richiuderanno di nuovo), in questi giorni sto soffrendo per una sciatalgia fetentissima, e spero passi, che ho un progetto splendido per quest'estate (c'è tempo, ma quando si incagna...), i miei nipoti crescono, con i grandi immagino si creerà uno splendido rapporto, ci stiamo lavorando, soprattutto ora che i loro genitori, stressati dalla pentagestione (e dalle rogne di ogni ordine e grado che ogni famiglia e ogni lavoro portano con sè) ogni tanto mi consentono di far fare loro qualche lezione di recupero, così capita che io e S., il grandone che sta facendo la terza media, ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere solo così, perchè ci siamo capito, e lo stesso avviene con N., sua sorella, dodici anni di gambe lunghe, grazia, e battute fulminanti. S. è sempre stato un ragazzino dolce. Il suo superpotere è l'empatia, la gentilezza, e nella classe di bruti che lo accompagna dalle elementari è sempre stato come un fiore tra i sassi. Scomodo, semi asfissiato. Quest'anno, visto che presto non sarà più a disposizione, i bulli hanno alzato il tiro. Prima è diventato amico di una ragazzina, si scrivevano da settembre, poi, a febbraio, lui le ha portato i cioccolatini, e solo allora ha scoperto, grazie ad una compagna che fino a quel momento era ignara, e, una volta capito, si è indignata, che la ragazzina in questione gli era amica solo per sparlare di lui con i bulli. LA settimana scorsa, i suoi compagni più bulli l'hanno isolato ed hanno tentato di spogliarlo, in cortile durante la ricreazione. Solo l'intervento di una bidella ha impedito il misfatto. Che gli insegnanti non abbiano gli occhi ovunque è un dato di fatto, che non vedano mai niente (in questo caso) è abbastanza desolante. In tutto questo lui non vede l'ora di cambiare scuola, di farsi conoscere altrove dove l'ombra della madre (è complicato) non gli ha creato inimicizie preconcette, di ripartire. E io in tutto questo non vedo l'ora che venga l'estate, per portarmelo in ferie con me, come regalo di uscita da questa prima fase della vita, pronto poi per le nuove sfide che arriveranno. (E sì, finchè ho fiato farò lo stesso con tutti i suoi fratelli, perchè li amo tutti quanti e perchè voglio dare loro qualcosa che i loro genitori non possono permettersi e che faccia loro bene. Come una piccola vacanza senza tribù). A presto...