È apparsa oggi sul quotidiano locale “Calabria Ora” un’intervista a Martina Raschillà, una giovanissima “Ragazza di Locri” che, insieme a tanti giovani ragazzi, è stata protagonista della protesta spontanea, nata all’indomani dell’uccisione del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Francesco Fortugno, e che è stata una dei promotori del movimento “Ammazzateci Tutti”.In questa intervista accusa apertamente il portavoce del movimento, Aldo Pecora ed il padre di questi, Giovanni Pecora, di voler strumentalizzare i ragazzi del movimento per chiari interessi personali.Aldo Pecora si è subito affrettato a dichiarare (dopo aver lanciato, come sua consuetudine, accuse a tutti e tutto ed in modo particolare al giornale “Calabria Ora” colpevole, secondo lui, di grave scorrettezza giornalistica e di essersi venduto a non si sa quale potere forte) che ciò che si sostiene nell’intervista è assolutamente falso e che la ragazza in questione aveva un ruolo del tutto marginale all’interno del movimento.Personalmente, non ho informazioni tali da poter sapere chi dei due abbia ragione in merito alle accuse di strumentalizzazione del movimento, ma in un punto Aldo Pecora dichiara il falso: Martina Raschillà era uno degli elementi di spicco del movimento e ciò è testimoniato dalla sua presenza in numerosissime iniziative che si sono tenute anche al di fuori della Calabria così come lo testimonia il suo intervento a difesa dello stesso Pecora quando, alcuni mesi fa, si è consumata la battaglia diffamatoria tra le due associazioni antimafia nate dall’esperienza dei “Ragazzi di Locri”, ovvero il “Forum Fo.re.ver” ed appunto “Ammazzateci Tutti”.“Ammazzateci Tutti” negli ultimi mesi si è trasformato in un movimento che più che di “Antimafia” si potrebbe tranquillamente definire di “Antipolitica”, infatti esso si è scagliato contro tutta la politica calabrese, senza distinzioni di sorta forse con l’intento di delegittimare nella speranza di sostituire.Io non so chi dei due ragazzi abbia ragione, di sicuro rimane la delusione perchè questi ragazzi sono stati lasciati soli e qualcuno di loro,vedi chi ogni Domenica fa il commentatore nell’arena di Giletti (che cosa centra poi con l’Antimafia), ha reagito nel modo peggiore possibile.
Ammazzateci Tutti è finita?
È apparsa oggi sul quotidiano locale “Calabria Ora” un’intervista a Martina Raschillà, una giovanissima “Ragazza di Locri” che, insieme a tanti giovani ragazzi, è stata protagonista della protesta spontanea, nata all’indomani dell’uccisione del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Francesco Fortugno, e che è stata una dei promotori del movimento “Ammazzateci Tutti”.In questa intervista accusa apertamente il portavoce del movimento, Aldo Pecora ed il padre di questi, Giovanni Pecora, di voler strumentalizzare i ragazzi del movimento per chiari interessi personali.Aldo Pecora si è subito affrettato a dichiarare (dopo aver lanciato, come sua consuetudine, accuse a tutti e tutto ed in modo particolare al giornale “Calabria Ora” colpevole, secondo lui, di grave scorrettezza giornalistica e di essersi venduto a non si sa quale potere forte) che ciò che si sostiene nell’intervista è assolutamente falso e che la ragazza in questione aveva un ruolo del tutto marginale all’interno del movimento.Personalmente, non ho informazioni tali da poter sapere chi dei due abbia ragione in merito alle accuse di strumentalizzazione del movimento, ma in un punto Aldo Pecora dichiara il falso: Martina Raschillà era uno degli elementi di spicco del movimento e ciò è testimoniato dalla sua presenza in numerosissime iniziative che si sono tenute anche al di fuori della Calabria così come lo testimonia il suo intervento a difesa dello stesso Pecora quando, alcuni mesi fa, si è consumata la battaglia diffamatoria tra le due associazioni antimafia nate dall’esperienza dei “Ragazzi di Locri”, ovvero il “Forum Fo.re.ver” ed appunto “Ammazzateci Tutti”.“Ammazzateci Tutti” negli ultimi mesi si è trasformato in un movimento che più che di “Antimafia” si potrebbe tranquillamente definire di “Antipolitica”, infatti esso si è scagliato contro tutta la politica calabrese, senza distinzioni di sorta forse con l’intento di delegittimare nella speranza di sostituire.Io non so chi dei due ragazzi abbia ragione, di sicuro rimane la delusione perchè questi ragazzi sono stati lasciati soli e qualcuno di loro,vedi chi ogni Domenica fa il commentatore nell’arena di Giletti (che cosa centra poi con l’Antimafia), ha reagito nel modo peggiore possibile.