BRILLARE!!!!!

Memoria .. 


Se questo è un uomoVoi che vivete sicuriNelle vostre tiepide case,Voi che trovate tornando a seraIl cibo caldo e visi amici:Considerate se questo è un uomoChe lavora nel fangoChe non conosce paceChe lotta per mezzo paneChe muore per un sì o per un no.Considerate se questa è una donna,Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il gremboCome una rana d'inverno.Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuoreStando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli.0 vi si sfaccia la casa,La malattia vi impedisca,I vostri nati torcano il viso da voi.(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976, p.1)
“Ci sono cose che tutti vogliono dimenticare. Ma io no. Io della mia vita voglio ricordare tutto, anche quella terribile esperienza che si chiama Auschwitz. [..] Tutto questo è parte della mia vita e soprattutto è parte della vita di tanti altri che dai Lager non sono usciti. E a queste persone io devo il ricordo: devo ricordare per raccontare anche la loro storia. L’ho giurato quando sono tornata a casa; e questo mio proposito si è rafforzato in tutti questi anni, specialmente ogni volta che qualcuno osa dire che tutto ciò non è mai accaduto, che non è vero.”(Settimia Spizzichino, Gli anni rubati)
“L’annullamento della personalità, il degrado dell’essere umano alla condizione di animale, la privazione della dignità: che cos’è tutto questo se non una morte anticipata, una morte ancora più grave, non fisica, bensì spirituale?”(Primo Levi)
Jewish men await death in a gas van.[Photo credits: Main Commission for the Investigation of Nazi War Crimes]
Children subjected to medical experiments in Auschwitz.[from The Pictorial History of the Holocaust, ed. Yitzhak Arad. New York: Macmillan, 1990]
Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti. (Primo Levi, Corriere della sera dell'8 maggio 1974)
Non c’è futuro senza memoria. Coloro che non hanno memoria del passato sono destinati a ripeterlo.