Apriti Cielo

Post N° 3653


 Sei la terra e la morte. La tua stagione è il buio e il silenzio. Non vive cosa che più di te sia remota dall'alba. Quando sembri destarti sei soltanto dolore, l'hai negli occhi e nel sangue ma tu non senti. Vivi come vive una pietra, come la terra dura. E ti vestono sogni movimenti singulti che tu ignori. Il dolore come l'acqua di un lago trepida e ti circonda. Sono cerchi sull'acqua. Tu li lasci svanire. Sei la terra e la morte. C. Pavese.E vorrei davvero diventare pietra.Per non venirti a cercareRestando muta a guardareNeanche provando a smacchiarmi il tuo silenzio che mi rimbalza nei timpani e mi scoppia in testaRestandoIl formicolio delle manitroppo inutilizzatetroppo pesantilo sguardo assente e il sangue che pulsaunico mentoreio non ti uso come toppa,io non ti confondo, io non ti cerco, io non ti scappo. Solo voglio essere pietra per farmi impermeabile a ciò che mi brucia intorno, alla tua passività, e alla tua voce appena assaggiata che brucia l'opportunità di starsene zitti a capire, e alle gambe che battono, e alla tua strafottente soddisfazzione, e al tuo profumo che mi casca addosso come una squallida difesa fino a graffiarne il respiro, lastricando anima, cremando complicità e silenzio indiscretoe a questo istante che se ne va sbiadendosempre di più.Per questo voglio essere pietra, così mi scivolerai sopra senza farmi male e potrai pensare tutto quello che vorrai che io non ti sentirò.