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L'AMORE


L'amoreCopyright by THEA 2008Molte persone mettono l'amore (per un'altra persona) al centro dei propri sforzi esistenziali. Probabilmente la maggioranza della popolazione femminile. In questa posizione esistono due errori, uno certo e uno probabile.L'errore certo - Ritenere l'amore condizione necessaria alla felicità è abbastanza assurdo sia perché significa ammettere che la felicità non dipende da noi (trovare l'anima gemella non è poi così scontato!) sia perché l'evidenza ci dice che molte persone che non hanno trovato l'amore sono felici lo stesso!L'errore probabile - In un certo qual modo scaturisce dal primo: poiché l'amore è necessario, diventa un'idea dominante, la personalità scivola in maniera preoccupante verso il romanticismo (che per il Well-being *benessere* non è affatto una scelta positiva!) e iniziano i problemi, a meno che la fortuna non faccia andare tutto per il verso giusto.In genere i romantici per amore demonizzano una vita troppo razionale, ritenendola arida e priva di emozioni e diventano vittima di errori interpretativi della realtà perché si muovono in un intreccio di sentimento e di ragione creando un caos totale. Ho sempre pensato che il loro giudizio negativo sulla vita razionale fosse motivato dall'inconscia invidia verso chi riesce a organizzare la propria esistenza. Una vita razionale non esclude infatti le emozioni, semmai tende soprattutto a eliminare quelle negative e non si vede perché questo dovrebbe essere sbagliato. Chi si affida alla ragione non esclude i sentimenti, ma li pospone alla scelta razionale. Qual è dunque il rapporto corretto fra sentimento e ragione? Amare una persona che ci ama è bellissimo, ma amare una persona che ci ignora è del tutto stupido. Da questa semplice considerazione si comprende come il sentimento non sia in contrasto con la ragione, ma nasca da essa: la ragione crea i valori e in essi lascia libera azione ai sentimenti. Essere razionali quindi vuol dire non usare i sentimenti al di fuori dei valori positivi fissati dalla ragione per decidere della propria vita. Invece il sentimentale spesso ha una vita caotica e confusa perché i sentimenti non gli consentono di crearsi i presupposti per scelte coerenti e stabili.Le ricadute esistenziali di questi errori sono molte, dalla strategia dell'ultima spiaggia allo sviluppo di personalità critiche:-una personalità insufficiente (si diventa dipendenti dalla persona amata);-una personalità debole (per timore di ricevere un rifiuto si sceglie il compromesso di non rivelarsi o di farlo parzialmente);-una personalità sopravvivente (riconosciuta l'impossibilità di realizzare il proprio scopo ci si limita a sopravvivere);-una personalità violenta (con la pretesa che il partner cambi, la gelosia ecc.);-una personalità apparente (per conquistare la persona amata ci si mostra come non si è);-una personalità inibita (senza amore non si fa sesso);-una personalità indecisa (vista l'importanza della scelta o il partner è perfetto o non lo si accetta);-una personalità insofferente (la mancata aspettativa della felicità sognata scatena rabbia e delusione).Il culmine però si ha quando la personalità dominante è quella romantica.................. segue in "IL ROMANTICISMO"