Africa

Post N° 10


09 e 10/09/2005Sveglia al sorgere del sole, fuori dal cancello ci sono già i bambini che intonano un sonoro "ciao", imparato da altri volontari venuti qua in passato. Giornate caratterizzate dal lavoro fisico, c'è da mettere a posto alcune stanze dell'ospedale che qua è in costruzione...e durante questa operazione troviamo la prima vergogna di questo viaggio....decine e decine di scatoloni di biscotti e pasta ammassati in una stanza e rosicchiati dai topi...sono incredula, guardo fuori i volti dei bambini malnutriti e guardo tutto quel cibo lasciato lì ad ammuffire e non ci posso credere...poi arriva il momento dei medicinali che in questi anni sono arrivati dall'Italia anche raccolti dalla sottoscritta, la maggior parte sono da buttare via in quanto scaduti da anni...antibiotici, antinfiammatori e quant'altro buttati via...mi sento frustrata...come è possibile che la congregazione di suore burundiane delle quali siamo ospiti abbia potuto lasciare lì tutta quella roba e non utilizzarla per la gente? Non li abbiamo mandati lì proprio per loro?La realtà che ho davanti dopo solo due giorni è veramente deludente...mi sento affranta e molto arrabbiata davanti a ciò che ho appena visto...e ho la sensazione di non avere ancora scavato a fondo e che ciò che salterà fuori da questo viaggio sarà molto peggio...Mi sento impotente, frustrata, poco orgogliosa di noi abazungu e la sera del secondo giorno sono crollata e le lacrime sono scese...anche oggi continuo a chiedermi perchè...