Desperate Mammy

cartoline...

Aprendo un cassetto, l'altro giorno mi sono capitate tra le mani delle vecchie ed ingiallite cartoline… Era passato tanto tempo dall’ultima volta che le avevo guardate così in preda alla curiosità, mi sono seduta per terra sparpagliandole sul pavimento e rileggendole ho viaggiato a ritroso nel tempo… Alcune avevano come immagine panorami cittadini, disegni natalizi o pasquali, qualcun'altra invece tramonti  romantici e teneri cuoricini… Con emozione ed un po di rimpianto, mi sono persa tra quelle righe e con un pizzico di nostalgia ho riportato la memoria agli anni in cui le avevo ricevute… Erano quelli belli ed unici dell’adolescenza, quelli in cui, scrivere poesie sul diario scambiando teneri biglietti era il massimo della trasgressione…  Tra le righe colorate e super decorate del “ciao e tanti saluti da…” vi erano nascosti  cuoricini e frasi sdolcinate, che riportavano ad amori teneri ed innocenti, con messaggi in codice per non destare sospetti nei miei genitori, che a quei tempi come metro di misura per tastare le mie cotte giovanili, usavano la posta (oltre le chilometriche telefonate)… La calligrafia in grande per il “ciao come va” (contornata da una miriade di punti esclamativi e punti di domanda) serviva per depistare, ma diventava piccola e messa in punti strategici, per nascondere dolci parole e baci sussurrati… Quella era l’unica traccia che sarebbe rimasta, (con annessa corrispondenza epistolare) di quegli anni che  mi hanno fatto battere forte il cuore e scoprire l'amore…Una volta poi  che tutto finiva, restavano soltanto quelle righe a testimoniare attimi vissuti insieme,  che  tra l'altro visti con gli occhi di oggi, sanno di pulito e tenerezza… Provateci oggi a lasciarvi, se siete entrambi registrati in un social… A parte il fatto che la privacy è inesistente, ogni cosa resa pubblica, ogni messaggio, dedica, foto, non potendosi cancellare, resta li nel tempo, (anche perché quasi sempre condivisa da altri)....  Prima era molto più semplice, bastava strappare foto, lettere, cartoline e finiva lì… Ma soprattutto, era tutto molto più discreto…