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il coraggio nel dono...
Post n°444 pubblicato il 15 Marzo 2015 da Butturfly66
L'altro giorno mi è stata mostrata un immagine con una scritta che mi ha lasciata francamente basita… Vi era scritto più o meno che, una donna intelligente non dovrebbe fare figli… Per un momento ho pensato fosse una provocazione o perlomeno come tale la voglio vedere, perche altrimenti ci sarebbe da chiedersi cosa sta succedendo all’universo femminile… È vero che oggi mettere al mondo un figlio è (se mi passate il termine) un lusso, e che conciliare vita privata e professionale non è mai facile, ma da qui a doversi privare di un opportunità unica come quella della procreazione perche ne va della propria indipendenza e realizzazione, ce ne passa… Oggi le famiglie numerose sono poche, e solitamente appannaggio di chi ha una discreta disponibilità finanziaria, mentre quando ero piccola io era il contrario, o perlomeno era così qui… È indiscutibile che decidere di mettere al mondo un figlio è una sfida verso il mondo ed il futuro, che farli comporta rinunce e sacrifici, ma nello stesso tempo penso che fatte alcune eccezioni (giustificabili) non possa denotare poca intelligenza, ma al contrario coraggio e forza... Di sicuro si fanno molto più tardi, ma questo ci può anche stare perche è giusto che anche la donna cerchi la propria strada sia culturale che finanziaria, ma dopo perche potendolo fare non regalare la vita?... Il paradosso di questi anni è che spesso chi li vorrebbe non riesce ad averli, e si sottopone a sacrifici fisici e psicologici per realizzare il sogno, mentre altre ne fanno una scelta di vita perche carenti d istinto materno e mi può anche star bene, ma dovervi rinunciare perche così si dimostra la propria intelligenza, francamente non lo comprendo...Provo ad immaginare che forse il motivo è legato al fatto che per alcune le soddisfazioni malgrado le medesime capacità siano minori, perche comunque esiste la differenza di retribuzione uomo donna, e fatte rare eccezioni non tutte le donne possono permettersi l’impegno (inteso come tempo)che contraddistingue l’uomo, perche comunque a casa le aspettano doveri non derogabili... Ma il senso della maternità e dell’essere donna passa anche attraverso la sua realizzazione, e non dovremmo mai dimenticarlo… Da bambine si giocava a fare la mamma, e ricordo con quanta dedizione io insieme a mia sorella ci impegnassimo con le nostre bambole… Era naturale volerle accudire, e tutto veniva semplice come ai miei fratelli giocare con le macchinine… Accade ancor oggi malgrado i cambiamenti di stile, e questo vorrà pur dire qualcosa...
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