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una piacevole scoperta...
Post n°525 pubblicato il 28 Giugno 2016 da Butturfly66
Le vacanze sono finite e sono rientrata ad Olbia (anzi, da ieri sera mi sono trasferita alla casa al mare)... I giorni trascorsi a Rotterdam come immaginato sono volati, ma è stato comunque bellissimo… Come avevo previsto tutto si è svolto alla solita maniera, io che mi sono portata mezzo mondo da casa e al rientro ho messo parte delle mie cose nei trolley di marito e figlio… Detto questo, posso dirvi che l’Olanda è stata una piacevolissima sorpresa e riportando il pensiero di mia figlia, adesso capisco perche l’hanno scelta… L’impatto all’aeroporto di Schiphol è stato impressionante vista la mole di traffico di persone, ma soprattutto per la babele di lingue sentite. Raggiungere dallo stesso la stazione ferroviaria è stato facile visto che non si deve uscire dall’aeroporto, ed anche fare i biglietti del treno dato che gli olandesi sono bilingue come minimo... Dirvi poi che abbiamo aspettato (cosa naturale qui) equivarrebbe a dirvi una bugia, ma la prima vera piacevole sorpresa l’abbiamo avuta arrivati nella banchina dei treni... Scesi dalla scala mobile non sapevamo se andare a destra o sinistra, cosi che un ragazzo addetto alla pulizia resosi conto immediatamente conto della nostra difficoltà, disponibilmente si è avvicinato e ci ha chiesto se avevamo bisogno, indirizzandoci… La cosa ci ha molto colpiti, ma nel corso dei giorni ci siamo resi conto che la cortesia e la gentilezza è una prerogativa degli olandesi... Dopo nemmeno mezzora, ed avendo attraversato in treno un tratto dell’Olanda (iniziando ad estasiarmi davanti ad immense distese verdi, serre con i loro famosissimi e coloratissimi fiori ed un bellissimo mulino, eravamo ad Rotterdam... Mia figlia ed il ragazzo ci aspettavano fuori con le loro biciclette ed un sorriso che credetemi valeva milioni di euro, per cui vi lascio immaginare l’emozione e la commozione di tutti… Ci siamo abbracciati forte forte, anche perche avevo promesso alla mamma del ragazzo di mia figlia, che gliene avrei dato uno anche per lei… Decidiamo di raggiungere l’albergo a piedi e così mentre loro spingevano a mano la loro bicicletta, iniziava il mio giro turistico… Vi dico subito che Rotterdam essendo uno dei più grandi porti commerciali europei, durante la seconda guerra mondiale fu praticamente rasa al suolo di conseguenza fu ricostruita praticamente ex novo, per cui, centro storico come lo intendiamo noi o opere architettoniche degne di nota non ve ne sono... Di certo però una cosa gli olandesi l’hanno capita e cioè che per rendere la città appetibile al turista dovevano arrangiarsi, e sono egregiamente riusciti nell’impresa… Il clima non ha nulla a che fare con il nostro, lì ancora si dorme con il piumino ed i termosifoni a determinate ore li si deve per forza accendere, per cui il detto “marzo pazzerello porta il sole e poi l'ombrello” gli calza a pennello... Pensate un po, noi arrivavamo da una temperatura sopra i 30° e ci siamo ritrovati dopo due ore (tanto dura il volo) con circa 17°… Comunque a parte il freddo percepito, camminare per le vie della città osservando le persone per strada (la maggior parte in bicicletta) e le tipiche case di cui vi parlerò in seguito, mi ha fatto un ottima impressione… Ma soprattutto, è stato osservare mia figlia muoversi ed interagire con naturalezza ad avermi piacevolmente colpita…
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