Desperate Mammy

non impariamo malgrado tutto...

In questi ultimi giorni sono stata in silenzio a proposito del sisma che ha colpito la nostra amata Italia, perché troppo forte era il dolore di tutti, o forse più semplicemente perche di parole ne erano già state dette abbastanza... Ho seguito le immagini ai tg, ed ho sentito mio il dolore di quelle persone, perche seppur in maniera diversa noi quanto accaduto lo avevamo vissuto con l’alluvione. Allora mi dilungai in parole, discorsi, pensieri, aspettative, ma a tutt’oggi quasi nulla è stato fatto… Lo dico con rammarico, perche a suo tempo ho visto venire qui personalità di ogni schieramento, a dire che non ci avrebbero lasciati soli. Mi chiedo per cui ogni volta, come mai un Paese come il nostro a grave rischio idrogeologico e  sismico, continui a non prendere provvedimenti in merito… È mai possibile che si debba arrivare a piangere vittime per risvegliare le coscienze?... Perché dobbiamo essere presi di mira anche dalla satira, per un qualcosa che va al di la delle responsabilità del singolo?...La vignetta di Charlie Hebdo, ha messo in luce le carenze che agli occhi del resto dell’Europa sarebbbero una nostra pessima caratteristica… Qualcuno ha cercato di spiegare che, la satira porta alla luce in maniera forte e controcorrente quelli che sono i nostri limiti e posso anche essere d’accordo, ma allo stesso tempo però, mi chiedo se il trattamento riservato a noi, non sia stato diverso da quello riservato agli stessi francesi dopo i terribili attentati di cui sono stati ultimamente vittime... Si dice che la verità sta nel mezzo, ma alcune volte pende più da una parte… Cercare di porre rimedio alle nostre mancanze è un dovere civico, ma quando si tratta di appalti ed edilizia, il cittadino cosa dovrebbe fare?... Le case di vecchia costruzione si sono sbriciolate e a malincuore dico che ci può anche stare vista la forza del sisma, ma la scuola, quella finita di mettere a posto nel 2012, di quella che dovremmo dire?... Qualcuno ha speculato, con l’insano pensiero che tanto non sarebbe potuto accadere nulla?... Se così fosse  oltre le 200 vittime di cui piangere, migliaia di nostri connazionali vivono in tendopoli... Cosa gli aspetta con l’arrivo del prossimo inverno?... Il mio pensiero va a tutti loro, a tutti quelli che in un momento hanno perso tutto, che dopo aver pianto i propri cari, oggi fanno i conti con ciò che è diventata in un attimo la propria vita. Dare il nostro contributo è il minimo, anche perche non tutti possiamo presentarci lì seppur con le migliori intenzioni, e ve lo dico da volontaria (soprattutto perche, chi deve operare deve saperlo fare)... Quello però che non dovrebbe mai mancare, è la solidarietà verso il prossimo, che nasce anche dai piccoli gesti e che fanno si che  siano le gocce a fare il mare…