Desperate Mammy

le parole parlano per noi....


 Detesto dover tornare su argomenti già trattati, soprattutto se di scarsa importanza sia personale che culturale, ma ciclicamente accade che qualcuno mostri la propria vera natura… È accaduto l'altro giorno, quando un “signore” che definire tale sminuisce quelli che realmente lo sono, mi ha lasciato un messaggio di cui vi lascio immaginare i contenuti, convinto poverino d’attirare l’attenzione… Lo so che qui le tipologie sono le più disparate e ci sta anche chi, magari è in cerca di evasioni ed avventure ma anche tenendo conto di ciò, alcuni vanno oltre ogni  civile dialettica... Non vi riporto, per riguardo di ognuno di voi lo stile ed il contenuto, anche perché darei possibilità al suddetto di gioirne... Sono consapevole di essere in un contesto pubblico e lo accetto, come pure accetto le critiche su ciò che scrivo nel blog, ma credo, che il principio di rispetto ed educazione valichi ogni confine, anche quello virtuale… Non è che il fatto di non mostrare il proprio viso, nascondendosi dietro un nick autorizzi a riversare addosso agli altri le proprie frustrazioni… Siamo in tanti qui, ognuno con il suo percorso e bagaglio, alla ricerca di poco o di tanto a seconda dei casi… E’ vero, la tastiera ci rende anonimi ed una fotina può celare la nostra vera natura, ma sono le parole che parlano per noi… Attraverso ciò che scriviamo lasciamo traccia di ciò che siamo, o vorremmo essere… Nessuno nega il diritto di costruirsi una vita parallela, con un percorso che magari è agli antipodi con quello reale, tenendo a mente però, il concetto di rispetto, che dobbiamo agli altri ma anche a noi stessi…Si vive alla ricerca spasmodica di quello che non si ha, di ciò che si vorrebbe essere, dimenticando che alla fine siamo e restiamo gli stessi, con i nostri pregi ma anche i nostri limiti...Impariamo ad accettarci e vedremo che anche gli altri faranno lo stesso…Ed aggiungo, che non mi sono sentita offesa dalle sue parole (semmai ho provato pena) perché se così fosse, avrebbe significato che chi le ha scritte, aveva suscitato in me un minimo d’interesse… Ed infine, vorrei dire a tutti quelli che, maldestramente inconsciamente o consciamente utilizzano questi mezzucci e che credono sbagliando che oggi la galanteria sia fuori moda, che no, non è così… Perché un approccio fine, un atteggiamento educato, sorprendono piacevolmente oggi come ieri…