Desperate Mammy

l'impotenza del non riuscire...


Quando si tratta dei nostri figli, ci assale immancabilmente il pensiero di non aver mai fatto abbastanza… E’ un tarlo che ci corrode e che ci fa sentire inadeguati anche quando abbiamo fatto il possibile… Per loro vorremmo essere sempre sorridenti, disponibili, ed in grado di aggiustare ogni cosa... Vorremmo guidarli a vista sempre e comunque, dimenticandoci che a volte le cadute servono per rialzarsi più forti… Basterebbe ricordare quando abbiamo insegnato loro a camminare tenendoli per mano fino a quando si reggevano da soli,   ad andare in bici disinfettando le sbucciature ma rimettendoli in sella, accompagnandoli a scuola il primo giorno, pensando che il mondo si stava inesorabilmente aprendo a loro…  La vita fuori  dalle mura (quasi sempre avvolgenti) della propria casa fa paura, anche perché, molto di quello che noi abbiamo vissuto è ormai ignoto ai più…  Di certo, il dialogo è una delle grandi conquiste dei nostri figli… Su questo mi sono battuta fin dalla loro tenera età, potersi sentire liberi di parlare per esternare ciò che dentro sentivano… Quando ero ragazza  vuoi per rispetto, vuoi per educazione, certi argomenti erano tabù… Non c’erano psicologi, pediatri, psicoterapeuti, ma uno stuolo di nonni, zii, vicini, che vigilavano e ti consolavano asciugandoti le lacrime… Eppure, quante volte avrei voluto parlare a cuore aperto con mia madre, però è con me che hanno imparato a gestire i figli (essendo la primogenita) per cui, ho fatto (per loro stessa ammissione) da apripista agli altri fratelli… Ad onor del vero, non so bene come avrei potuto prendere certi discorsi, visto che lei veniva da una famiglia in cui il padre era di una severità estrema, e dove ai genitori dava del voi…  Non ho mai voluto sentir parlare del genitore amico, ma su una cosa ho sempre avuto le idee chiare, ossia che sarei sempre stata un punto di riferimento, un porto sicuro su cui approdare ogni volta che, si sarebbero sentiti andare alla deriva… Spesso ci si dimentica che è la qualità del tempo dedicato, non la quantità,  ciò di cui hanno bisogno… L ‘autorevolezza con cui credo di aver improntato il mio essere madre probabilmente è anche retaggio della mia educazione, di certo però, non ho mai chiuso le porte all’ascolto… Sono tante ahimè, le famiglie in cui  la mancanza di comunicazione e la solitudine dell’anima hanno preso il sopravvento, e questo perché è più facile chiudere gli occhi e far finta che vada tutto bene, piuttosto che cercare una soluzione … Non è mai facile essere obbiettivi quando di mezzo ci sono gli affetti, (anche perche il cuore ci suggerisce di giustificare) ma quanti sbagli arreca, soprattutto se a farne le spese sono i figli...