Desperate Mammy

"sa pedra de sa memoria"


 Sappiamo tutti, che quando ci si voleva ricordare qualcosa si faceva un nodo al fazzoletto... Non da noi però, che usavamo mettere in tasca un piccolo sassolino, che veniva chiamato "sa pedra de sa memoria" (la pietra della memoria)... La pietra infatti, soprattutto quella di granito, ha da sempre raccontato e racconta ancor oggi, delle nostre origini e della nostra storia, che è indissolubilmente ad essa legata, attraverso i nuraghi, che nell'isola abbondavano... Cosicché,  da parte degli anziani era usuale sentir dire che, dove ne vedevi uno ne dovevi vedere altri due, (questo ad avvalorare la teoria che servissero come difesa)... Come poi siano andati distrutti è stato facile ricostruirlo, perche quando intorno al 1800 si introdusse la proprietà, (di cui i sardi non conoscevano fino ad allora l'esistenza) per poter circoscrivere i propri appezzamenti li presero dai nuraghi, per fare quelli che noi notoriamente chiamiamo i muretti a secco, (un'altra caratteristica dell'isola)... Perfino il terreno di mio padre, che si trova in agro di Ollollai, a suo tempo era stato delimitato in tal modo... Credo che le origini e la leggenda che narra di un Dio che dopo aver costruito la terra, accorgendosi che gli erano rimaste alcune pietre non sapendo che farne le mise nel mare e con il suo piede calzato da un sandalo le schiacciò, dando origine alla Sardegna sia abbastanza verosimile... Riuscire a capire cosa siano per noi le pietre non è facile, perche attorno ad esse abbiamo nel corso del tempo costruito di tutto, soprattutto con il marmo ed il granito che adornano le chiese come pure le case, rivestendole all'esterno e dandole quel fascino particolare, che anche nella Costa Smeralda hanno voluto riprodurre... Nel giardino della casa al mare ne ho due, non molto grandi ma particolari nella forma e nei colori, che richiamano all'antico... Pietre che possono raggiungere anche grandissime dimensioni, che si trovano ovunque e che il passare del tempo e le intemperie hanno saputo sagomare, rendendole delle opere d'arte... Fino a qualche decennio fa, i turisti le prendevano e le portavano via per decorare gli interni e gli esterni delle loro ville o case... Oggi grazie a Dio non è più possibile farlo, per cui mi auguro che chi le ha, ne abbia cura e rispetto come fossero vive... Perche, per noi  le pietre parlano e raccontano, sono storia, sono la memoria del nostro tempo, le nostre guardiane, lo specchio di milioni di anni, per cui le trattiamo con rispetto... Esporle è un privilegio, per cui  si mettono anche nei luoghi più disparati come ho potuto notare l'altro giorno, addirittura in cima al comignolo di una casa che mi ha spinta a fotografarla, e grazie al suggerimento di una persona che l'ha vista, a parlarvene...