Desperate Mammy

"Sos Fillus de anima"


 Da poco sono stata al paese di mio padre ospite di una cara cugina, e durante una nostra conversazione nata vedendo come avesse trasformato quella che io negli anni credevo fosse la casa famigliare, (e nella mia convinzione, ereditata da parte paterna) scopro invece che mia zia (sorella di mio padre) aveva ereditato lei stessa quella casa da quelli che erano stati i suoi padrini, che fin da piccola l'avevano cresciuta come una figlia, lasciandole poi alla loro morte tutto in eredità... Questo fatto di cui non ero assolutamente a conoscenza, e che nel momento mi ha lasciata stupita,  mi ha riportato alla memoria "Sos Fillus de anima" (figli dell'anima) un espressione che faceva riferimento ad una pratica molto diffusa nell'isola, con la quale uno o più figli venivano affidati dai genitori biologici, ad adulti facenti parte della stessa rete famigliare o della stessa comunità... Solitamente accadeva in quelle famiglie numerose in cui, le difficoltà economiche portavano i genitori a scegliere di affidarli ad altre persone per garantirgli un futuro migliore,  senza tuttavia venir estromessi, ma al contrario continuando ad avere un rapporto pressoché quotidiano con il bimbo... Solitamente chi veniva scelto per accudire il proprio figlio era una coppia senza figli, (privilegiando zii materni o paterni) che divenivano nel tempo (se non lo erano già) i loro padrini... E anche in questo caso gioca una parte importante la figura del padrino, che a differenza di altre realtà, in quella sarda ha sempre avuto ed ha tuttora un ruolo fondamentale nella crescita e nell'educazione del bambino... Questa usanza molto praticata, per la naturalezza con cui avveniva faceva si che non fosse argomento di discussione o peggio ancora di pettegolezzo, (come accadeva in altre circostanze)... Prova ne è, che io stessa non sapessi di mia zia, non avendone mai sentito parlare nè da mio padre nè dagli altri parenti, nè tantomeno dalla zia stessa, con la quale ho sempre avuto un rapporto speciale... So per certo che fino agli anni 70 era usuale accadesse, per cui ci sono dei quarantenni che oggi possono ancora testimoniare di aver vissuto tale esperienza... Come accadeva è presto detto, anche perche non prevedeva alcun accordo scritto ma semplicemente orale, che non dava lassi di tempo, ma prevedeva che il bambino potesse tornare alla famiglia d'origine, se e quando i genitori lo ritenevano opportuno, con buona pace di tutti... E questo credo sia accaduto anche a mia zia, perche per quel che ricordo io l'ho sempre vista in famiglia, come tutti gli altri.