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SIM


Ma la sim di un telefono che cosa è, come è fatta? Poche sono le persone che si fanno tali domande; come per molte che usano il computer e ignorano il contenuto tale per atteggiamento per i telefononi. Siccome io non saprei spiegare meglio prendo tale e quale la descrizione di Wikipedia.Il subscriber's identity module (modulo d'identità del sottoscrittore), in sigla SIM, è un piccolo chip programmabile (più precisamente, una particolare Smart card) al quale è associato un numero seriale che sui sistemi informativi di un operatore telefonico consente di risalire a un determinato cliente dei propri servizi di telefonia mobile. In rete, tale numero seriale è collegato a uno più numeri MSISDN, ovverosia numeri di telefono, dati e fax. La SIM (al femminile secondo l'uso che se ne è diffuso in lingua italiana) può inoltre contenere una rubrica telefonica e dei messaggi di testo, in un numero dipendente dalla sua capienza.Le SIM recenti misurano 15×25 mm e hanno un angolo smussato che serve per capire la giusta posizione di inserimento nell'apparecchio che la ospita, di solito un telefonino, ma ultimamente a anche altri dispositivi quali i palmari, ed alcuni modelli di computer portatili, Tablet PC e UMPC ne prevedono l'uso. A differenza di queste le prime schede erano incapsulate in una tessera di plastica piatta della grandezza di una carta di credito e venivano completamente inserite negli apparecchi e avevano una tensione di lavoro di 5 V. Tramite dei contatti elettrici (che oggi lavorano a 3,3 V) avviene uno scambio di informazioni con l'apparecchio che la ospita. Generalmente il suo alloggiamento è tra il corpo del telefono e la batteria, un gancio scorrevole ne consente il bloccaggio; questo consente l'accesso alla SIM solo dopo aver rimosso la batteria. Nei primi telefonini essa era estraibile dal basso e quindi poteva essere facilmente sottratta al proprietario.La SIM non contiene il proprio numero telefonico, che in realtà è associato al seriale IMSI in rete. Alcuni operatori (Vodafone in Italia sia per privati che per aziende) offrono la possibilità di avere una SIM aggiuntiva con lo stesso numero telefonico: non si tratta di una SIM-clone, bensì di una SIM con IMSI (numero seriale) diverso; una delle due è configurata come slave e un'altra come master al fine di stabilire quale debba ricevere per prima le telefonate. Tale servizio è utile ad esempio se ci si collega ad Internet attraverso una connect card all'interno di un computer portatile e, volendo possedere una sola utenza, non si vuole ogni volta spostare la SIM dal proprio telefono cellulare alla connect card e viceversa. Oltre al numero di contatti (nome, numeri di telefono) memorizzabili, sulla SIM sono consentiti parecchi servizi accessori, spesso a pagamento, forniti dall'operatore di telefonia mobile.Su ogni carta SIM, può essere impostato un codice PIN (Personal Identification Number) in modo che deve essere digitato ogni volta che si accende l'apparecchio per abilitare l'uso della stessa. Questo codice è composto da cifre (almeno 4) ed è deciso dal proprietario della scheda, che può modificare quello predefinito con cui la scheda gli è stata venduta. Dopo 3 tentativi errati di inserire il codice, la tessera si blocca. Per essere sbloccata va inserito un ulteriore codice, il PIN Unblocking Key o PUK, rilasciato dal venditore al momento della stipula del contratto. È sempre meglio conservare tale codice in un posto sicuro. Nel caso anche quest'operazione fallisca si deve portare la SIM in un centro convenzionato con l'operatore che l'ha rilasciata per farsela sbloccare, o , in alcuni casi, cambiare la scheda stessa (a pagamento). Questo meccanismo è stato introdotto per rendere difficile la vita ai ladri ma con un PC e dei programmi appositi reperibili su internet è possibile aggirare abbastanza facilmente questo ostacolo. Recentemente molti cellulari possiedono una funzionalità che inibisce l'uso dello stesso in caso di SIM diversa da quella inserita, e a ogni accensione riconosce se la scheda è quella del proprietario, senza chiedere il codice. Ma anche questo blocco è aggirabile con un PC e programmi appositi. La SIM contiene anche menu nascosti (e pertanto non fruibili dall'utente) che consentono a tecnici specializzati, una volta attivati, di avere maggiori informazioni su come l'apparecchio, in cui la SIM è inserita, comunica con la rete del gestore. In alcuni telefoni si può accedere a queste informazioni inserendo delle stringe numeriche in stand-by. Tramite questi dati si può capire la potenza del segnale (espressa in dB) , l'ID della cella e dell'area in cui ci si trova, ecc.Le SIM inizialmente in circolazione contenevano 0,5, 1 e 2 kilobytes di memoria, ma le più vecchie tuttora diffuse (risalenti al 1998/1999) sono da 8 kb (dotate di 120 posizioni in rubrica e 10 sms memorizzabili); le altre sono esponenti del numero 2: 16 k, 32 k, 64 k, 128 k fino alle più recenti 256 k, nate per i telefoni cellulari con tecnologia DVB-H. Lo spazio a disposizione per la rubrica e gli sms è cresciuto esponenzialmente col passare del tempo, ma il massimo che si può trovare sono 250 posizioni di rubrica e 30 sms memorizzabili, per il fatto che tutti i telefoni in vendita al giorno d'oggi possiedono della memoria interna per queste funzioni.Come dalla foto allegata, la SIM è quasi tutta plastica, il microchip è esattamente dietro ai contatti elettrici. Il dispositivo non si vede perchè è coperto da una goccia di resina nera e, così, non si vede il piccolo quadrato di silicio collegato alle piazzole dorate. il disegno dei contatti elettrici di solito inganna ma i contatti veri sono sei: positivo (+3V) e negativo (massa) di alimentazione, uno per la trasmissione e uno per la ricezione dei dati e due per la gestione dei flussi di dati. Come si intuisce il sistema di comunicazione fra SIM e cellulare è del tipo seriale, intrinsecamente lenta: lo si capisce subito perchè per poter utilizzare le funzioni della SIM è necessario attendere un po' di tempo dopo l'accensione del cellulare.