LA DEMOCRAZIA

Bergamo altro caso di pregiudicato tunisino non espulso per tempo e rimasto ucciso per mano di un italiano


La seguente ulteriore vicenda drammatica dovrebbe farci riflettere e soprattutto dovrebbe smuovere le coscienze degli elettori di sx che non possono continuare ad accettare il metodo politico finora attuato dai loro rispettivi partiti rispetto alla delinquenza straniera in ITALIA come il caso del tunisino ammazzato in BERGAMO , a guida di sx, dimostrerebbe ancora una volta vergognosamente.Infatti, mi chiedo come mai il sindaco di BERGAMO persona di sx, se informato dei suoi pregiudizi gravi, non ne aveva sollecitato al Questore della città, la sua espulsione immediata ?BASTA CON IL BUONISMO PERICOLOSO POSTO IN ESSERE ,FINORA, DALLA MALEDETTA SX IN COMPLICITA' CN GLI SPREGIUDICATI DEL M5S, PER L'ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA.Bergamo, l’assassino: “Mi ha sgambettato”Dopo la discussione in strada, il 19enne è andato a casa a prendere un coltello serramanico
Grazia Longo Pubblicato il 09 Agosto 2021 Ultima modifica 09 Agosto 2021 8:08 ROMA. Sei a passeggio, in una domenica di agosto, con la tua compagna, le sue due figlie, in una via del centro di Bergamo e all’improvviso ti accoltellano a morte dopo una breve discussione. Facile, troppo facile, dire «per futili motivi». Dietro questa espressione c’è un mondo assurdo e incomprensibile. E il delitto di ieri lo conferma. Un giovane tunisino di soli 34 anni, regolarmente residente nel nostro Paese, è stato ucciso da un italiano poco più che ragazzino – ha appena 19 anni – per una banalissima lite. Per «futili motivi», appunto. Omicidio a Bergamo, ucciso a coltellate un 34enne in strada: il luogo del delittoMarouan Tayari, è stato accoltellato da Alessandro Patelli, incensurato, dopo che i due si erano spintonati sul marciapiede, vicino alla stazione ferroviaria di Bergamo, alla presenza della compagna, italiana, della vittima e le sue due bimbe, una delle quali sul passeggino. Ma che cosa può aver scatenato una tale furia omicida? I carabinieri del Comando provinciale di Bergamo, coordinati dal pm Paolo Mandurino, stanno lavorando per cercare di capire che cosa sia realmente accaduto. Il delitto è avvenuto intorno alle 13,15.All’origine pare esserci un rimprovero al diciannovenne perché camminando di corsa ha sfiorato le due figlie della compagna del tunisino. «Stai attento a come cammini, non andare addosso alle bambine» avrebbe detto quest’ultimo e Alessandro Patelli ha vissuto queste parole come un rimprovero, un oltraggio da vendicare nella maniera più crudele. È salito a casa sua, lì vicino a via Novelli, ed è ridisceso con un coltello a serramanico. Si è svolto tutto in una manciata di minuti. Una follia consumata in pochissimo tempo.E alla quale ora Alessandro Patelli vuole dare un’altra spiegazione. «Non è vero che stavo andando addosso alle bambine – si è difeso – è stato lui a farmi lo sgambetto e a minacciarmi con un coccio di bottiglia». Parole che devono ancora trovare conferma e che, in ogni caso, non spiegano il suo gesto spropositato ed estremo.Il coltello usato per uccidere è stato trovato e sequestrato dai carabinieri, sul posto è arrivata subito anche un’ambulanza del 118: l’équipe medica ha praticato il massaggio cardiaco a Marouan Tayari, che abitava a Ternò d’Isola, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Il giovane assassino, appena fermato dai carabinieri è stato colto da un malore: è stato necessario un temporaneo trasferimento all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.Poi, con l’arrivo del magistrato di turno, è stato interrogato. I militari dell’Arma stanno, inoltre, raccogliendo anche le testimonianza di alcuni passanti che erano nei pressi della stazione ferroviaria. L’obiettivo è quello di comprendere che cosa si nasconda veramente dietro l’accoltellamento. Perché Alessandro Patelli ha ucciso Marouan Tayari? Che cosa lo ha spinto a salire di corsa a casa, prelevare il coltello a serramanico da un cassetto, precipitarsi nuovamente in strada e colpire furiosamente la vittima? La sua compagna non si dà pace: «Non si può morire in questo modo, il mio Marouan non meritava una fine tanto crudele».notizia tratta dal sito web: https://www.lastampa.it/cronaca/2021/08/09/news/ucciso-davanti-a-moglie-e-figlie-a-bergamo-l-assassino-mi-ha-sgambettato-1.40582919  Ma chi era il tunisino ucciso ?Ecco cosa si rileva dalle notizie web:"La bottiglia di birra va in frantumi e Marwel Tayari crolla sull'asfalto. È il punto di partenza dell'indagine sull'omicidio del tunisino di 34 anni, disoccupato e con una scia di precedenti penali, per lo più per spaccio ma la moglie lo aveva denunciato anche per maltrattamenti. Era uscito di carcere da 8 mesi."Ed allora mi sorge spontanea la domanda: perchè questo balordo criminale , non è stato mai oggetto di ordine di espulsione dall'ITALIA se tali pregiudizi risultano fondati e veritieri ?come mai il questore congiuntamente al Prefetto di BERGAMO non vi hanno mai provveduto ?Se l'avessero fatto , forse, oggi il cittadino tunisino in argomento , sarebbe ancora vivo a scorrazzare libero nella sua TUNISIA od altro luogo.Da qui penso che colpe gravi a livello morale ricadano anche su tali Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza probabimente impedite ad espellere il tunisino de quo per colpa delle politiche pericolose ed inquietanti che vanno contro il sistema dell'ordine e della sicurezza pubblica preteso, finora, dai governi passati di sx e poi da quello famigerato ed imbelle del CONTE BIS  ed oggi dall'assurdo governicchio DRAGHI, governo sicuramente antidemocratico che spero cada presto per tornare a libere e democratiche elezioni per ristabilire la portata a la valenza dell'art. 49 della Cost.Con questo ovviamente non voglio minimamente attenuare o giustificare l'azione omicidiaria posta in essere dal giovane italiano in suo danno e che va perseguita secondo la legge italiana duramente.Per me chi uccide dovrebbe subire la PENA DI MORTE.Cuneo,li 10.08.2021Rinaldo