LA DEMOCRAZIA

IL TRAGICO CASO DI ERCOLANO E' CONSEGUENTE ALLA DIFFUSA PSICOSI SUL CRIMINE DILAGANTE ??


IL TRAGICO CASO DEL DUPLICE OMICIDIO DI INNOCENTI GIOVANI AD ERCOLANO E' , SECONDO ME, FRUTTO DELLA PSICOSI CHE PARE ORAMAI DILAGARE AD OGNI STRATO SOCIALE E CIVILE, PER COLPA SOPRATTUTTO DELLO SCELLERATO E SCIAGURATO BUONISMO CHE HA LA SINISTRA SIA ITALIANA SIA MONDIALE STA IMPONENDO A TUTTE LE SOCIETA' OCCIDENTALI, DANDO LA NETTISSIMA IMPRESSIONE CHE CHI COMMETTE IL CRIMINE DEBBA ESSERE SEMPRE E COMUNQUE COMPRESO E QUINDI RIABILITATO ANCHE IN CONSEGUENZA DI UNA NORMA ERRATA COME L'ART. 27 DELLA NOSTRA COSTITUZIONE MA CHE, IN EFFETTI, E' DISPOSIZIONE DI NATURA CHIARAMENTE UTOPICA, SPECIALMENTE QUANDO SI PARLA DI OMICIDI  O DI STRAGI DOLOSI.ED ANCHE IL DRAMMATICO CASO DI CUI SI PARLA, SECONDO ME, E' CONSEGUENTE PROPRIO A QUESTO DIFFUSISSIMO STATO PSICOTICO CHE SEMBRA ORMAI ESSERSI DIFFUSO DAPPERTUTTO ANCHE NELLA NOSTRA SOCIETA'.NON SI SPIEGHEREBBE DIVERSAMENTE, SOTTO L'ASPETTO UMANO, QUANTO ACCADUTO IN ERCOLANO. Napoli, Giuseppe e Tullio uccisi a Ercolano: a sparare è stato Vincenzo Palumbo /FOTOLe vittime, studenti incensurati di 26 e 27 anni residenti a Portici, erano in auto a chiacchierare: hanno tentato la fuga ma l'uomo li ha centrati con 6 colpi alla testa. stralcio tratto dal sito web: https://www.quotidiano.net/napoli/due-giovani-uccisi-ercolano-1.6973440 Infatti, l'autore di tale strage , anzichè segnalare la presenza dell'auto per lui "sospetta" vicino casa al 112 od al 113, decideva di ergersi a GIUSTIZIERE DELLA NOTTE e farsi giustizia da solo , forte del fatto di avere a disposizione una pistola regolarmente acquistata e detenuta.Egli, pertanto, merita senz'altro doppio ergastolo anche se le famiglie delle sventurate vittime da lui colpite ingiustamente, non potranno mai essere veramente "risarcite" completamente.E la colpa di questa incombente e crescente psicosi conseguente al crimine che ormai pare capace di qualsiasi azione brutale e disumana, per me è collegato all'ideologia sociale e civile e culturale che la sinistra ci sta imponendo e che non prevede il pugno duro contro i criminali.Tant'è che anche in ITALIA, grazie agli 800-900 mila clandestini di cui moltissimi nigeriani, s'è costituita  un ramo della pericolosissima MAFIA NIGERIANA che si sta facendo conoscere per le sue brutali e disumane azioni delinquenziali e che sembra diventata così potente  che non pare sia stato ancora possibile eliminarla completamente dal nostro territorio.Ecco cos'è la psicosi a cui io mi riferisco: Psicosi (disturbo psicotico): sintomi e cura 
Il termine “psicosi” fu introdotto nel XIX secolo con il significato di malattia mentale o follia. Successivamente è emersa, sul piano concettuale, la necessità di suddividere alcune di queste malattie con la denominazione nevrosi. Da allora i due termini hanno avuto un’evoluzione che si è espressa su piani diversi.Cos’è il disturbo psicoticoAttualmente con disturbo psicotico si intende un disturbo psichiatrico grave caratterizzato da un distacco dall’ambiente che lo circonda, da forti difficoltà ad iniziare delle attività e a provare sentimenti autentici nei confronti delle altre persone. C’è quindi una grave alterazione dell’equilibrio psichico dell’individuo con compromissione dell’esame di realtà e disturbi formali del pensiero.Sintomi psicoticiI disturbi psicotici sono caratterizzati da deliri, allucinazioni, pensiero e comportamento disorganizzato e sintomi negativi (DSM-5, 2013).I sintomi psicotici sono raggruppabili in:– Disturbi di forma del pensiero: alterazioni del flusso ideico, fino alla fuga delle idee e all’incoerenza, alterazione dei nessi associativi. Si può verificare pertanto deragliamento, tangenzialità tali da compromettere una comunicazione efficace.  – Disturbi di contenuto del pensiero: ideazione prevalente o delirante (i cosiddetti deliri); in particolare, è molto nota la cosiddetta paranoia. Il contenuto dei deliri può essere di vario tipo: persecuzione, di riferimento, somatico, religioso o di grandezza.  – Disturbi della sensopercezione: allucinazioni uditive, visive, olfattive, tattili, gustative. Tuttavia le allucinazioni uditive sono le più comuni nei disturbi psicotici e si presentano sotto forma di voci, familiari o non familiari. Caratteristiche e manifestazioni psicoticheUna persona che presenta sintomi psicotici può non riuscire ad affrontare i suoi problemi quotidiani perché non riesce più a pensare con chiarezza oppure perché è convinta che qualcosa o qualcuno influenzi i suoi pensieri. Con una psicosi, il soggetto può non riuscire più a lavorare come prima, come se avesse perso la capacità di fare cose che prima sapeva fare o come se non potesse più concentrarsi a prendere decisioni. Inoltre può avere difficoltà a parlare con altre persone o non averne più voglia e non provare più piacere a farlo.Esordio e sviluppo dei disturbi psicoticiI disturbi psicotici, generalmente, esordiscono nell’adolescenza e nella precoce età adulta e quasi sempre sono il risultato di fattori organici, psicologici e costituzionali. I sintomi prodromici spesso possono precedere la fase attiva e sintomi residui (allucinazioni e deliri sottosoglia e sintomi negativi) la possono seguire.Infine il ritiro sociale e la sintomatologia depressiva spesso costituiscono i primi segni del disturbo.Fattori di rischio per i disturbi psicoticiNon sono ancora state identificate con chiarezza le cause che generano le psicosi. E’ largamente diffusa l’ipotesi che siano interessati fattori biologici, genetici, psicologici e sociali.E’ probabile che tali fattori possano creare in alcune persone una vulnerabilità a sviluppare i disturbi psicotici; tale vulnerabilità in condizioni di stress particolarmente accentuato o cronico può permettere lo svilupparsi di tali disturbi.Sottotipi di psicosiI principali disturbi psicotici o forme di psicosi sono: SchizofreniaDisturbo deliranteDisturbo schizofreniformeDisturbo schizoaffettivoDisturbo psicotico breveCura delle psicosiTerapia farmacologicaIl trattamento delle psicosi punta a ristabilire un corretto funzionamento biochimico del sistema nervoso centrale.Generalmente il trattamento della psicosi, soprattutto nella fase acuta, è di tipo farmacologico (esistono attualmente molti nuovi farmaci antipsicotici), al quale è fondamentale associare un intervento psicoterapeutico – riabilitativo.Psicoterapia cognitivo comportamentaleGli interventi psicoterapeutici hanno come obiettivo principale l’insegnamento delle abilità sociali e un lavoro con la famiglia attraverso interventi psicoeducazionali sulla psicosi. Questi aiutino i familiari ad affrontare la malattia e promuovono il loro reciproco aiuto.Nello specifico gli interventi psicologici cognitivo-comportamentali si pongono i seguenti obiettivi: ridurre la disregolazione emotiva e le disabilità derivate dai sintomi psicotici attraverso l’apprendimento di abilità specifiche e più funzionali.Inoltre si prefiggono di accrescere la consapevolezza del paziente circa il suo disturbo e promuovere la compliance al trattamento farmacologico. Ciò al fine di prevenire l’isolamento sociale e ridurre/contenere eventuali ricadute psicopatologiche.A cura di.Dott. Michele ConteMedico Chirurgo, specialista in Psichiatria, psicoterapeuta. Da circa 20 anni psichiatra nel Servizio Sanitario Nazionale; responsable del Centro Diurno del Distretto 8, USL Centro Firenze. Docente di Psicopatologia, Psichiatria e Psicofarmacologia presso la scuola di specializzazione quadriennale istituto IPSICO. Autore di circa 50 pubblicazioni, su riviste nazionali e internazionali, riguardanti aree psicopatologiche, psicofarmacologiche ed epidemiologiche. relazione tratta dal sito web: https://www.ipsico.it/sintomi-cura/psicosi-disturbo-psicotico/ Cuneo,li 31.10.2021 Rinaldo