LA DEMOCRAZIA

LO STATO ED IL POPOLO DEBBONO DIFENDERE I NOSTRI SACRI CONFINI


  ART. 52 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA E' SICURAMENTE DA CONSIDERARE PRIMARIO E SUPERIORE ALL'ART. 10 DELLA STESSA COSTITUZIONE: La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici.L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.    LA DIFESA DEI CONFINI DELLA NOSTRA PATRIA PARTE DA MOLTO LONTANO            SOPRATTUTTO DALLA GUERRA, POI VINTA, DEL 1915/1918            CON IMMENSI SACRIFICI IN TERMINI DI CADUTI E FERITI                   ED OVVIAMENTE DI DISTRUZIONE MATERIALE Roma 24 ottobre 2011Il Piave: la battaglia che condusse alla vittoria l'Esercito italiano Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei fatti, dei luoghi, degli uomini e delle donne protagonisti della storica giornata del 4 novembre. Data che celebra la fine della prima guerra mondiale ra questi, anche la battaglia del Piave, espressione con la quale si riassumono tutti gli eventi che si susseguirono dal novembre 1917 all'estate 1918 e che precedettero la battaglia finale di Vittorio Veneto.I soldati italiani e, in particolare, la nuova classe chiamata alle armi, i cosiddetti "ragazzi del '99", con il contributo di Divisioni inglesi e francesi, compirono prodigi di valore e riuscirono gradualmente a respingere il nemico austro-ungarico.Era questo il preludio alla prossima travolgente offensiva, nota come battaglia di Vittorio Veneto, che avrebbe portato alla vittoria.Il 4 novembre venne firmato l'Armistizio, che mise fine alle ostilità su tutto il fronte. Data  che viene oggi celebrata come “Giorno dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”.A ricordare quei giorni e quelle battaglie, ancor più dei libri di storia,di mille parole, una delle più celebri canzoni patriottiche italiane: “La leggenda del Piave”. La canzone, che celebrò la riscossa delle truppe italiane sul fronte veneto nella prima guerra mondiale, fu composta da Ermete Giovanni Gaeta che la firmò con lo pseudonimo E. A. Mario. dal sito web: http://www.difesa.it/Primo_Piano/Pagine/IlPiave.aspx Stante anche quanto appena sopra riportato, come si fa, allora, a non comprendere che il diritto d'asilo previsto dall'art.10 della Cost deve essere necessariamente rapportato alle esigenze insuperabili ed inalienabili sulla sicurezza ed ordine pubblico e direi anche ordine sociale e civile e culturale, da discendono , in via prioritaria, dal dettato perentorio dell'art. 52 della Costituzione Italiana ? Come si può pensare che l'ITALIA, da sola, orma lasciata in balia di masse sempre più arroganti ,presuntuose e pericolose di clandestini  possa continuare ad accogliere tutti in modo permanente e con numeri troppo alti per poterlo fare dignitosamente e validamente, senza creare situazioni di conflitto e frizioni con le masse dei nostri  poveri e dei nostri disoccupati ormai praticamente lasciati abbandonati a loro stessi da governi di sx o che comunque sono chiaramente troppo influenzati dalla sciagurata sinistra che sembrano propensi solo ad accogliere ancora chissà per quanto tempo, altri milioni di clandestini.Clandestini che, come hanno riferito le cronache TV  anche di ieri sera, in piena pandemia da covid 19 cinese, sembrano che si stiano rifiutando di vaccinarsi ovvero di sottoporsi all'utilissimo e necessario tampone per verificare se siano o meno affetti anche loro da tale letale morbo. Questo si chiama semplicemente CUPIO DISSOLVI, prodotto anche da questo governicchio DRAGHI che se ne fotte evidentemente della salute dei nostri connazionali, soprattutto di quelli più deboli e più esposti al covid 19 cinese. VERGOGNA Cuneo,li 08.11.2021 Rinaldo