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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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Messaggi del 19/09/2021

SILVIO BERLUSCONI E' INIDONEO A RICOPRIRE L'ALTISSIMA CARICA DI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Post n°495 pubblicato il 19 Settembre 2021 da Caino2007dgl

 

SILVIO BERLUSCONI E' INIDONEO A RICOPRIRE L'ALTISSIMA CARICA DI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Post n°495 pubblicato il 19 Settembre 2021 da Caino2007dgl

SILVIO BERLUSCONI POSSIBILE FUTURO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ? NO GRAZIE PENSO CHE CI SIANO ALTRE PERSONE PIU' LIMPIDE ED INTELLIGENTE E MENO CONTROVERSE DI LUI PER NOMINARE COME GARANTE DELLA NOSTRA COSTITUZIONE.

E quanto si legge nella relazione WIKPEDIA contenuta nel link :https://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Berlusconi , è dimostrato in pieno.

CHI E' SILVIO BERLUSCONI ?

sommariamente la sua vita si può riepilogare come segue:

Silvio Berlusconi (Milano, 29 settembre 1936) è nato nell'ottobre dello stesso anno entra in politica lanciando il partito politico di centro-destra Forza Italia,[6] strutturatosi nel gennaio successivo,[7] confluito nel 2008 ne Il Popolo della Libertà[8] e poi rifondato nel 2013, segnando la vita politica italiana dalla metà degli anni novanta in poi con un atteggiamento tipico che è stato definito berlusconismo, ampiamente sostenuto dai suoi seguaci politici e dai suoi elettori, entrando fortemente anche nella cultura di massa e nell'immaginario collettivo italiano ed estero, ma suscitando anche un duro antiberlusconismo da parte degli oppositori, che ne hanno più volte sottolineato il conflitto di interessi accusandolo di emanazione di leggi ad personam.

Per gli altri aspetti della sua vita pubblica, si legga quanto riportato in WIKIPEDIA nel link sopra specificato.

E poi non si possono scordare tutti i procedimenti giudiziari, che i suoi fans e sostenitori da sempre hanno definito azioni di vera persecuzione personale ,sociale e politica, così riepilogati:

Silvio Berlusconi è stato oggetto di numerosi procedimenti penali, uno dei quali si è concluso con una sentenza definitiva di condanna passata in giudicato il 1º agosto 2013 nel processo Mediaset; fino ad allora nessuno dei procedimenti penali a suo carico si era concluso con una sentenza definitiva di condanna, per via di assoluzioni, declaratorie di prescrizione e depenalizzazioni dei reati contestati.

Alcuni di questi procedimenti sono stati archiviati in fase di indagine; a seguito di altri è stato instaurato un processo nel quale Berlusconi è stato assolto. In altri processi, infine, sono state pronunciate, in primo grado o in appello, sentenze di condanna per reati quali corruzione giudiziaria, finanziamento illecito a partiti e falso in bilancio. In alcuni casi, dopo un esito del primo o del secondo grado di giudizio sfavorevole a Berlusconi, i procedimenti non si sono conclusi con una sentenza di condanna: ciò grazie a sopravvenuta amnistia, al riconoscimento di circostanze attenuanti che, influendo sulla determinazione della pena, hanno comportato il sopravvenire della prescrizione oppure a nuove norme che hanno modificato le pene e la struttura di taluni reati a lui contestati, come nel caso del reato di falso in bilancio. Dette norme, approvate in Parlamento dalla maggioranza di centro-destra mentre Silvio Berlusconi ricopriva la carica di Presidente del consiglio, in taluni casi hanno imposto una valutazione di non rilevanza penale di alcuni dei fatti contestati, poiché il fatto non è più previsto dalla legge come reato; in altri casi la riduzione della pena prevista per le fattispecie di reato contestate ha fatto sì che i termini di prescrizione maturassero prima che fosse pronunciata sentenza definitiva.

Su molti dei procedimenti giudiziari contro Berlusconi, alcuni dei quali ancora in corso, c'è acceso dibattito tra i suoi sostenitori e i suoi detrattori.

  • Berlusconi e i suoi sostenitori affermano che i processi relativi alla sua attività imprenditoriale sarebbero cominciati dopo la sua "discesa in campo", ed esclusivamente a scopo persecutorio nei suoi confronti.[426] Sostengono che tali processi, che ritengono basati su mere illazioni (spesso definite "teoremi") prive di riscontro probatorio, siano stati istruiti nell'ambito di una persecuzione giudiziaria orchestrata delle "toghe rosse", ossia da magistrati vicini ai partiti e alle ideologie di sinistra (iscritti a Magistratura democratica), che utilizzerebbero illegittimamente la giustizia a fini di lotta politica.[427][428]

  • I critici di Berlusconi sostengono invece che i processi siano iniziati prima della "discesa in campo" (e precisamente nel 1993), asserendo che se non fosse entrato in politica sarebbe finito in bancarotta e probabilmente in galera, e che, grazie alle cosiddette leggi ad personam varate dal suo governo, avrebbe evitato di essere condannato.[429] A questo proposito Fedele Confalonieri dichiarò che se Berlusconi non fosse entrato in politica sarebbe stato condannato o costretto al fallimento.[430] I critici inoltre sottolineano che svariate pronunce di proscioglimento non ne dichiarano l'assoluzione, ma la sopravvenuta prescrizione del processo: affermano quindi che, se avesse voluto che fosse riconosciuta la propria innocenza anche in tali processi, avrebbe potuto rinunciare espressamente alla prescrizione.[431] Riguardo alle accuse di parzialità dei giudici, infine, essi osservano che Berlusconi, rispetto ad altri imputati, abbia al contrario giovato del vedersi riconoscere dai giudici le attenuanti generiche[senza fonte][432], anche se le attenuanti generiche, pur rimesse in toto alla discrezionalità del giudice, vengono di regola concesse sempre a chi sia incensurato[senza fonte], così come era incensurato Berlusconi sino al 1º agosto 2013.

Silvio Berlusconi ha più volte ribadito che le indagini hanno seguito la sua "discesa in campo", e ha denunciato i magistrati milanesi, presso la procura di Brescia, per il reato di «attentato ad organo costituzionale»; la denuncia è stata archiviata, e nelle motivazioni si legge:

«Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie [...] avevano preceduto e non seguito la decisione di "scenderein campo" (Carlo Bianchetti, giudice per le udienze preliminari di Brescia, ordinanza di archiviazione della denuncia, 15 maggio 2001).»

Ed, infine, non si possono scordare i suoi antidemocratici tentativi di fare approvare al PARLAMENTO dalla sua maggioranza del tempo, di due distinte leggi ad personam per evitare o meglio procrastinare il massimo possibile i procedimenti che, a quel tempo, pendevano a suo carico, dette "leggi ad personam" a firma rispettivamente del dr. ALFANO e del dr. SCHIFANI entrambi , allora soggetti posti sotto la sua influenza e protezione politica, non ebbero alcuna possibilità ed efficacia di impedire la prosecuzione dei processi di cui il SILVIO BERLUSCONI era oberato per intervento quasi immediato di censura da parte della CORTE COSTITUZIONALE che le ritenne incostituzionali.

Praticamente il SILVIO BERLUSCONI anzichè difendersi nel processo, come fece per esempio il noto GIULIO ANDREOTTI ed anche ANTONIO DI PIETRO, egli ha sempre tentato di difendersi dai processi per timore, evidentemente di subire condanne penali che avrebbero inciso sulla sua vita politica in modo inesorabile.

Esattamente come, poi, è accaduto, inesorabilmente,  con l'approvazione della LEGGE SEVERINO che lo ha estromesso ignominiosamente dal SENATO DELLA REPUBBLICA come soggetto sgradito e compromesso politicamente.

Senza dimenticare, ovviamente, i sospetti di suoi rapporti con mafiosi come per esempio Dell'Utri e Mangano.

  Ed infine, senza scordare la sua iscrizione alla pericolosissima Associazione segreta detta P2 che egli non ha mai potuto o saputo o voluto giustificare in modo serio, corretto ed a fondo.

Tutti questi altri aspetti ed anche altri davvero inquietanti ed interessanti, li si potranno evidenziare nel report di WIKIPEDIA  di cui al link suddetto.

PER TUTTI QUESTI MOTIVI RITENGO SILVIO BERLUSCONI INIDONEO A RICOPRIRE L'ALTISSIMA CARICA DI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.

E CHI LA PENSA DIVERSAMENTE FA SOLO DEL MALE, SOPRATTUTTO, ALL'IMMAGINE DELLA NAZIONE ITALIANA OFFENDENDO LA DIGNITA' DEL NOSTRO POPOLO INNOCENTE ED INCAPACE DI DIFENDERSI DA QUESTA VERA E PROFONDA INFAMIA SE DOVESSE ESSERE POSTA IN ESSERE IN SUO DANNO.

E se dovesse accadere, questo mi conforterà ancora una volta nella mia decisione di smettere di votare a qualsiasi tipo di competizione elettorale , dopo l'approvazione della scellerata COMMISSIONE D'INCHIESTA SULLA PANDEMIA DA COVID 19 CINESE che non prevede alcuna indagine sulle responsabilità penali del maledetto governicchio CONTE 1, così com'è accaduto in FRANCIA  , di recente ove un ministro competente in materia sanitaria, è stato posto sotto inchiesta giudiziaria, proprio in relazione alla mancata prevenzione dell'espansione di detto terribile virus.

SOLO ULISSE MERITA IL MIO VOTO.

 

Cuneo,li 19.09.2021

Rnaldo


 
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