Creato da Caino2007dgl il 26/10/2010
LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

Caino2007dglg1b9ippigalippialdettorejac.pictuso.angeloArianna1921david.1960mbmanagementcassetta2pollock10mooonizginko56070erriso0Reriel
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 15/01/2022

Violenze di Capodanno a Milano: nel gruppo vi sarebbero nord africani diventati italiani. Vergogna

Post n°664 pubblicato il 15 Gennaio 2022 da Caino2007dgl

MILANO: VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO DA PARTE DI CRIMINALI MISTI ITALIANI ED EXTACOMUNITARI NELLA NOTTE DI CAPODANNO 2022.

 

DUNQUE E' QUASI CERTO CHE FRA I DELINQUENTI CHE SI SONO RESI CORRESPONSABILI DEI GRAVISSIMI FATTI DI MILANO, VI SAREBBERO ANCHE ALCUNI NORD AFRICANI CHE ,NEL FRATTEMPO, SONO DIVENTATI ITALIANI PER NATURALIZZAZIONE.

QUESTO TIPO DI IMMIGRAZIONE REGOLARE CHE NON PUO' ESSERE CONSIDERATA SICURAMENTE UN VALORE AGGIUNTO PER LA NOSTRA SOCIETA', PER COLPA DELLA POLITICA SCIAGURATA SPECIALMENTE DELLA SINISTRA, FIN QUI POSTA IN ATTO.

 

ECCO UN'ALTRA TRAGEDIA SOCIALE CHE , COMUNQUE, AVREBBE POTUTO ESSERE EVITATA SE IL MINISTRO DELL'INTERNO DI CONCERTO CON IL PREFETTO ED IL QUESTORE DI MILANO AVESSERO PROVVEDUTO A TEMPO DEBITO, STANTE I QUASI SICURI NUMEROSI PREGIUDIZI PENALI DI GRAN PARTE DELLE PERSONE COINVOLTE COME AUTORI, AD ESPELLERLI , PREVIA REVOCA DELLA CITTADINANZA , IN MODO FERMO CON ACCOMPAGNAMENTO ALLA FRONTIERA A MEZZO DELLA FORZA PUBBLICA,IN QUANTO I SOGGETTI COINVOLTI PARE CHE FOSSERO QUASI TUTTI DEI BAST...NOTI  DA TEMPO ALLE FORZE DELL'ORDINE, NEL CAMPO CRIMINALE IN GENERALE MILANESE.

 

PER QUESTO MOTIVO IO, COME GIA' AFFERMATO IN ALTRO ANALOGO POST. RITENGO CORRESPONSABILI ,A  LIVELLO QUANTOMENO MORALE, LE COMPETENTI AUTORITA' DI PUBBLICA SICUREZZA, CHE HANNO OMESSO NEL PASSATO A PROVVEDERE AD ALLONTANARE I SOGGETTI PERICOLOSI OGGI INDAGATI PER VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO IN DANNO DELLE SFORTUNATE RAGAZZE A CAUSA DEL LORO VIGLIACCO COMPORTAMENTO DOLOSO VERGOGNOSO E SCANDALOSO .

 

INVECE, ADESSO, IN CASO DI CONDANNA DEFINITIVA, IL POPOLO ITALIANO DOVRA' ANCHE SOBBARCARSI LE RELATIVE SPESE DI DETENZIONE E NON SOLO, SENZA ALCUNA SERIA POSSIBILITA' DI POTERE ESSERE RIMBORSATO DAI  PREGIUDICATI IN ARGOMENTO.

 

TUTTO QUESTO E' SUCCESSO ANCORA GRAZIE ALLO SCELLERATO BUONISMO DELLA SINISTRA CHE, DI FATTO , HA,FINORA, INFLUENZATO TUTTO IL SISTEMA DI PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI REATI IN ITALIA, A COMINCIARE DA QUELLI COMMESSI O TENTATI DAI CRIMINALI STRANIERI NON COMUNITARI.

VERGOGNA

 

ECCO UNO DEI TANTI LINK CHE HANNO TRATTO IL DRAMMA DELLE DONNE DI CUI SI PARLA:

 

Violenze di Capodanno a Milano: ecco chi c’era nel branco

Tre gruppi in azione: dalla gang dei fratelli torinesi a richiedenti asilo e minorenni egiziani

Milano - I ragazzi delle periferie abbandonate di Torino. E otto egiziani che gravitano tra via Imbonati e la Centrale, l’hinterland e la Bergamasca, compresi irregolari, richiedenti protezione internazionale e minori non accompagnati. È l’identikit dei diciotto (quindici maggiorenni e tre minorenni) perquisiti all’alba di ieri a valle dell’indagine-lampo di Squadra mobile e commissariato Centro sugli assalti di Capodanno in piazza Duomo: di questi, dodici risultano già iscritti nel registro degli indagati per rispondere a vario titolo di violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni. L’inchiesta degli agenti guidati dal dirigente Marco Calì – alimentata pure dal determinante contributo degli specialisti della Scientifica che hanno inserito i volti immortalati quella notte da telecamere e smartphone nel software Sari per il riconoscimento facciale – ha chiarito che ad aggredire le nove ragazze che finora hanno denunciato non è stato un unico branco, bensì tre gruppi distinti entrati in azione nel giro di un’ora senza una regìa unica; e non è escluso che le stesse bande abbiano colpito pure in altre zone per accerchiare, rapinare e molestare. Oltre ai tabulati telefonici, a incastrare alcuni dei componenti ci sarebbero anche commenti postati sui social il giorno dopo.

 

Il primo raid in ordine di tempo è andato in scena qualche minuto dopo la mezzanotte: due studentesse tedesche di 20 e 21 anni si sono ritrovate all’improvviso in balìa della ressa, spintonate contro le transenne e palpeggiate, salvo poi riuscire a trovare una via di fuga per raggiungere un nucleo di pronto impiego della Finanza. Per questo caso, gli investigatori, coordinati dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, hanno passato al setaccio i domicili di cinque egiziani: tra loro, figurano un diciannovenne e un ventenne (che vive a due passi da piazzale Selinunte) che erano in attesa di risposta alle loro richieste di riconoscimento dello status di rifugiati, un ventunenne domiciliato a Rozzano con permesso di soggiorno di lungo periodo, un sedicenne irregolare arrivato in Italia da minore non accompagnato e un diciassettenne residente in zona Gambara e titolare di un permesso di soggiorno per motivi familiari. "Spero li trovino e che sia fatta giustizia per noi e per tutte le altre ragazze che sono state molestate quella sera", l’auspicio di una delle due universitarie.

E passiamo al secondo blitz, quello emerso già nelle prime ore, avvenuto attorno all’una, che ha riguardato una diciannovenne lombarda – circondata e quasi spogliata di giubbotto e maglione nello spazio compreso tra le aiuole delle palme e la corsia riservata ai taxi tra via Mazzini e via Mengoni – e due amiche arrivate in suo soccorso: a colpire, sempre stando alle indagini, un gruppo di almeno tredici giovani. Di questi, dieci – tutti nati a Torino da genitori italiani o immigrati dal Nordafrica – fanno parte di una comitiva arrivata apposta dal capoluogo piemontese per trascorrere il Capodanno in Duomo: il più giovane ha compiuto 15 anni ad aprile, il più grande ne farà 23 tra pochi giorni; provengono tutti dalle periferie problematiche di Barca e Bertolla (territori confinanti e di confine così abbandonati che nell’aprile scorso i rappresentanti dei commercianti hanno paventato la "secessione" da Torino per passare sotto la competenza del Comune di fianco) e hanno frequentato o frequentano per la gran parte un istituto professionale del quartiere Barriera di Milano.

I cognomi di quattro di loro fanno pensare a due coppie di fratelli; e gli scatti che condividono regolarmente su Facebook rimandano le solite pose da duri che vogliono dimostrare più anni di quelli indicati sulle carte d’identità, con indumenti molto simili a quelli immortalati il primo gennaio dal video reso virale dai profili social di "Milanobelladadio" e sequestrati dalla polizia nel corso del blitz di 24 ore fa.

A loro, sempre stando ai primi esiti degli accertamenti investigativi, si sono aggiunti quella notte, quasi certamente senza averli mai visti prima, tre egiziani che gravitano su Milano: un diciottenne irregolare e già colpito da un decreto di espulsione, un ventenne con permesso di soggiorno domiciliato in un borgo di cinquemila anime della Bergamasca e un diciottenne regolare che risulta domiciliato in un centro d’accoglienza della periferia est della città. Quest’ultimo, stando a quanto risulta, sarà chiamato a rispondere pure dell’ultimo agguato, quello avvenuto nei pressi della Galleria Vittorio Emanuele poco prima dell’una: a finire nel mirino una diciannovenne milanese, rapinata di cellulare e borsetta e palpeggiata, e tre coetanee originarie della Toscana che hanno provato invano ad aiutarla. Nel pomeriggio di ieri, le vittime sono state nuovamente ascoltate in Procura, anche in videoconferenza: a loro sono stati mostrati gli abiti sequestrati e i volti dei presunti aggressori.

"Mi sembra che a dieci giorni dai fatti la risposta di oggi su quanto avvenuto in piazza Duomo all’ultimo dell’anno sia stata adeguata e rapida", ha affermato il questore Giuseppe Petronzi. In serata è intervenuto anche il sindaco Giuseppe Sala: "Non ho parlato fino a oggi perché sapevo dell’indagine in corso che seguivo con il questore – ha detto al Tg1 –. Gran parte del branco arriva da fuori Milano, però queste cose non possono accadere. Sono vicino alle ragazze. Mi scuso a nome mio e della città, e il Comune si costituirà parte civile nel processo: spero in pene severe". Detto questo, per il primo cittadino sono necessari più uomini e donne in campo: "Porterò in Giunta nei prossimi giorni una delibera per assumere 500 vigili, lo avevo promesso in campagna elettorale. E spero che lo stesso faccia la polizia di Stato: serve più gente sul territorio". Per quanto riguarda la tecnologia al servizio della sicurezza, "già quella che c’è aiuta, e infatti sono stati individuati rapidamente i colpevoli, ma serve qualcosa che al momento, non retroattivamente, faccia in modo che certi episodi non avvengano più".

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E REGOLARE CHE NON PUO' ESSERE CONSIDERATA SICURAMENTE UN VALORE AGGIUNTO PER LA NOSTRA SOCIETA'

Post n°663 pubblicato il 15 Gennaio 2022 da Caino2007dgl

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E REGOLARE CHE NON PUO' ESSERE CONSIDERATA SICURAMENTE UN VALORE AGGIUNTO PER LA NOSTRA SOCIETA', PER COLPA DELLA POLITICA SCIAGURATA SPECIALMENTE DELLA SINISTRA, FIN QUI POSTA IN ATTO.

 

ECCO UN'ALTRA TRAGEDIA SOCIALE CHE AVREBBE POTUTO ESSERE EVITATA SE IL PREFETTO ED IL QUESTORE DI TORINO AVESSERO PROVVEDUTO A TEMPO DEBITO, STANTE I SUOI NUMEROSI PREGIUDIZI PENALI, AD ESPELLERE IN MODO FERMO CON ACCOMPAGNAMENTO ALLA FRONTIERA A MEZZO DELLA FORZA PUBBLICA, IL BAST....EXTRACOMUNITARIO CHE SEMBRA FOSSE NOTO DA TEMPO DALLE FORZE DELL'ORDINE, NEL CAMPO DELLO SPACCIO DELLA DROGA A TORINO.

 

PER QUESTO MOTIVO IO RITENGO CORRESPONSABILI ,A  LIVELLO QUANTOMENO MORALE, LE COMPETENTI AUTORITA' DI PUBBLICA SICUREZZA, CHE HANNO OMESSO NEL PASSATO A PROVVEDERE AD ALLONTANARE IL SOGGETTO PERICOLOSO OGGI INDAGATO DI OMICIDIO PRETERINTENZIONALE IN DANNO DELLA SFORTUNA BIMBETTA MORTA A CAUSA DEL SUO COMPORTAMENTO DOLOSO VERGOGNOSO E SCANDALOSO .

 

INVECE, ADESSO, IN CASO DI CONDANNA DEFINITIVA, IL POPOLO ITALIANO DOVRA' ANCHE SOBBARCARSI LE RELATIVE SPESE DI DETENZIONE E NON SOLO, SENZA ALCUNA SERIA POSSIBILITA' DI POTERE ESSERE RIMBORSATO DAL PREGIUDICATO DE QUO.

 

TUTTO QUESTO E' SUCCESSO ANCORA GRAZIE ALLO SCELLERATO BUONISMO DELLA SINISTRA CHE, DI FATTO , HA,FINORA, INFLUENZATO TUTTO IL SISTEMA DI PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI REATI IN ITALIA, A COMINCIARE DA QUELLI COMMESSI O TENTATI DAI CRIMINALI STRANIERI NON COMUNITARI.

VERGOGNA

 

 

BIMBA DI 3 ANNI CADE DAL BALCONE E MUORE/ Torino: fermato compagno madre, era ubriaco

Pubblicazione: 14.01.2022 Ultimo aggiornamento: 19:57 - Luca Bucceri

Bimba di tre anni precipita dal balcone al quarto piano e muore: fermato il compagno della madre, era in casa e ubriaco al momento della tragedia

 

La notizia della bimba morta a Torino a soli tre anni dopo essere caduta da un balcone situato al quarto piano di una palazzina ha fatto in queste ore il giro del web. Mentre sono in corso le indagini per capire la dinamica del dramma, culminato nel decesso della piccola Fatima, la trasmissione di Rai Due “Ore 14” ha raccolto le impressioni dei lavoratori del forno posto al piano terra: “Sconvolge una cosa così già per un bambino che non conosci, figuriamoci per una bimba che vedevi tutti i giorni”, ha commentato commossa una di loro.

Poi, l’intervista telefonica a un’addolorata Stefania, la prima ad avere soccorso Fatima: “Ho sentito lui che stava parlando ad alta voce e lei che stava rispondendo ad alta voce, ma sinceramente non ho sentito cosa stessero dicendo. Però quando ho udito queste grida, poi c’è stato questo tonfo. Pensavo avessero buttato una cassa d’acqua dal balcone e infatti mi sono affacciata quasi per sgridarli. Invece, mi sono trovata questa bambina inerme per terra e mi sono subito avvicinata per vedere se batteva il cuore. Era proprio messa male”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

 

BIMBA CADE DAL BALCONE E MUORE: TRAGEDIA A TORINO

Tragedia a Torino, dove la sera di giovedì 13 gennaio 2022 una bambina di tre anni è precipitata dal quarto piano di una palazzina di via Milano. Le sue condizioni, apparse subito gravi, non le hanno lasciato scampo e il decesso è avvenuto venerdì 14 gennaio a causa delle ferite riportate. La piccola, secondo quanto appreso da La Stampa, era stata ricoverata in prognosi riservata al pronto soccorso dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino con un grave trauma cranico, un trauma toracico e lesioni ossee multiple.

Dopo un disperato intervento chirurgico i medici non sono riusciti a salvarla, constatandone il decesso nella giornata odierna. Disperazione e incredulità per questa tragedia che di sicuro poteva e doveva essere evitata. Sulla morte della piccola, che si chiamava Fatima, indaga la polizia che vuole vederci chiaro sull’accaduto. A poche ore dalla morte della piccola è stato fermato il compagno della madre, il 23enne Azar Mohssine, che al momento della caduta della vittima dal balcone del quarto piano era con lei in casa.

 

Azar Mohssine, il compagno 23enne della madre della piccola Fatima, è stato fermato dalla polizia nell’indagine che riguarda la morte della bimba di tre anni. Secondo quanto appurato, l’uomo si trovava in casa nel momento della tragedia ed era ubriaco. Solo poche ore prima, come riporta Tgcom, il 23enne era stato condannato a otto mesi al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato per il possesso, da lui negato, di una cinquantina di grammi di hashish.

Da chiarire cosa stava facendo in quel momento l’uomo, che non è il padre della piccola, e soprattutto come non abbia fatto ad accorgersi di quanto stava succedendo. Da chiarire anche se all’interno dell’abitazione, oltre Azar Mohssine e la piccola Fatima, ci fosse anche la madre o solo il compagno della donna. A dare l’allarme è stata la panettiera del ‘Panificio della Basilica’, il negozio al piano terreno: era sveglia, pronta a iniziare a lavorare. Avrebbe sentito un urlo flebile, poi dei rumori concitati, prima di vedere la bimba a terra.

 

 

NOTIZIA TRATTA DAL SITO WEB:  https://www.ilsussidiario.net/news/bimba-di-tre-anni-precipita-dal-balcone-e-muore-fermato-compagno-madre-era-ubriaco/2277664/

 

 

VERGOGNA

 

Cuneo,li 15.01.2022

 

Rinaldo

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963