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SECOLO XXI - ANNO 2024- IL SISTEMA NATO NON LO RICONOSCO PIU' CME MIO DIFENSORE DELLA LIBERTA' E DELLA DEMOCRAZIA.

Post n°1379 pubblicato il 18 Aprile 2024 da Caino2007dgl

 

Ecco quali sono i motivi per cui non credo più al sistema della NATO.


Infatti, mentre per difendere gli interessi dei kosovari che in gran parte si sono dimostrati nel tempo nostri pericolosissimi nemici essendo quasi al 100% islamici radicali ed anche trafficanti di droga ed altro , la NATO si mosse eccome bombardando e causando morti e feriti e distruzioni alla sventurata gente della SERBIA , colpevole ai suoi occhi di atti di dominio e violenti contro quel popolo , per il caso UCRAINA , la NATO , iniziando dl 2014, in avanti , praticamente s’è disinteressata delle vicende drammatiche che ha coinvolto, praticamente, nello stesso modo il popolo ucraino ad opera dei neo nazisti della RUSSIA del criminale ed assassino VLADIMIR PUTIN e di tutta la sua congrega mafiosa.

Con la scusante principale, che l’UCRAINA non è no STATO membro della NATO, come se l KOSOVO lo fosse.

Ecco la storia del suo intervento davvero sorprendente e secondo me illecito compiuto in KOSOVO ripeto a favore di persone prevalentemente islamiche che ci odiano e ci disprezzano per motivi di diversa fede religiosa:


Ed ecco la prova di quanto sopra sostenuto sul fatto che anche il Kosovo è SOTTOMESSO DA SECOLI all’islam sunnita derivante da quello diabolico ed antidemocratico dell’ARABIA SAUDITA:

La principale religione diffusa in Kosovo è quella islamica sunnita hanafita, abbracciata dalla quasi totalità degli albanesi del Kosovo, così come dalle minoranze dei bosgnacchi, dei gorani, dei turchi e da alcune comunità di rom.


Religione in Kosovo - Wikipedia

 

Wikipedia

https://it.wikipedia.org › wiki › Religione_in_Kosovo

 

Quando la Nato decise di colpire la Serbia per fermare il massacro in Kosovo

Il conflitto in Jugoslavia fu la prima vera guerra dopo il 1945. Il 24 marzo 1999 segnò l’inizio di una delle pagine più buie della storia recente dell’Europa

Veronique Viriglio 24 marzo 2022

Ugo Barbàra / AGI

 

AGI - In Europa la data del 24 marzo coincide con il tragico ricordo dell’avvio dei bombardamenti compiuti nel 1999 sulle città di Belgrado in Serbia e di Pristina in Kosovo da parte di aerei NATO decollati da aeroporti italiani. Una ‘ricorrenza’ che, a distanza di 23 anni cade proprio nel mezzo di una nuova guerra piombata sul vecchio continente: è precisamente un mese che la Russia ha dato il via all’invasione dell’Ucraina, iniziata lo scorso 24 febbraio.

 


Il conflitto in Jugoslavia fu la prima vera guerra dopo il 1945, pertanto quel fatidico 24 marzo 1999 segnò l’inizio di una delle pagine più buie della storia recente dell’Europa. Quel giorno, verso le ore 16, la Forza Alleata (Allied Force) della Nato – costituita da Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Canada, Spagna, Portogallo, Danimarca, Norvegia, Turchia, Paesi Bassi e Belgio – avviò la sua operazione contro la Repubblica Federale di Jugoslavia di Slobodan Milosevic, consistita in una intensa campagna di attacchi aerei a fine strategico durata oltre due mesi, fino al 10 giugno, evitando scrupolosamente l’opzione dell’attacco terrestre.

 

Il conflitto in Jugoslavia fu la prima vera guerra dopo il 1945, pertanto quel fatidico 24 marzo 1999 segnò l’inizio di una delle pagine più buie della storia recente dell’Europa. Quel giorno, verso le ore 16, la Forza Alleata (Allied Force) della Nato – costituita da Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Canada, Spagna, Portogallo, Danimarca, Norvegia, Turchia, Paesi Bassi e Belgio – avviò la sua operazione contro la Repubblica Federale di Jugoslavia di Slobodan Milosevic, consistita in una intensa campagna di attacchi aerei a fine strategico durata oltre due mesi, fino al 10 giugno, evitando scrupolosamente l’opzione dell’attacco terrestre.

 

L'operazione Allied Force è la seconda azione militare nella storia della NATO, dopo l'operazione Deliberate Force del 1995 in Bosnia ed Erzegovina. L'operazione Allied Force è inoltre la prima volta in cui la NATO ha usato la forza militare senza l'approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il che ha innescato dibattiti sulla legittimità dell'intervento.

Sulla carta l’intervento deciso dalla NATO era teso a riportare la delegazione serba al tavolo delle trattative politiche, che aveva abbandonato dopo averne accettato le conclusioni (Trattato di Rambouillet), e a contrastare lo spostamento della popolazione del Kosovo allo scopo di predisporre una sua spartizione tra Serbia e Albania.

Anche se l'esistenza di un piano predisposto a tale scopo non è mai stata provata con sufficiente certezza, resta un fatto che appena iniziarono le incursioni aeree NATO l'esercito serbo attuò operazioni volte a ottenere esodi massicci e compì in taluni casi dei veri massacri.

In Kosovo - allora appartenente alla Repubblica Federale di Jugoslavia – le forze serbe attaccarono i civili kosovari albanesi, massacrandoli e costringendoli ad un drammatico esodo nelle vicine Albania e Macedonia. Tuttavia, a compiere violenze ai danni dei cittadini d’etnia serba, già a partire dal 1995, fu la guerriglia dell’UCK – infiltrata anche da veterani musulmani e croati – che mirava all’indipendenza completa del Kosovo. Da marzo 1998 l’escalation della crisi - caratterizzata dall'intensificarsi delle attività dell'UCK e da una occupazione militare progressiva del Kosovo da parte delle forze militari e paramilitari serbe – spinse vari Paesi europei, Stati Uniti e Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a interessarsi più da vicino allo scenario.

L’operazione NATO si è sviluppata in tre fasi. La prima era volta a togliere alla Serbia ogni capacità di offesa e difesa aerea, tramite il sistematico bombardamento di aeroporti militari, postazioni missilistiche antiaeree e radar. Nella seconda fase gli attacchi aerei alleati si sono rivolti a obiettivi militari generici, con particolare attenzione alle forze serbe presenti nel Kosovo. La terza fase ha avuto come obiettivo primario quello di colpire bersagli civili e militari nel tentativo di paralizzare il Paese, avendo come principali obiettivi i ponti - con alcuni gravi incidenti - e le centrali elettriche, ma anche le telecomunicazioni, per obbligare il governo serbo – sostenuto per un periodo da Russia e Cina – a una resa e spingere il popolo serbo a fare pressioni sul proprio esecutivo.

Tra gli episodi salienti ci fu la prima notte di bombardamenti con attacchi a postazioni militari e aeroporti in Kosovo e nei dintorni di Belgrado, anche con missili da crociera. Fu immediato l’afflusso dei primi profughi kosovari presso le frontiere albanese e macedone. Il 5 aprile 1999 una bomba caduta in un’area abitata causò 17 morti mentre una settimana dopo il bombardamento di un ponte sul quale transitava un treno provocò 50 vittime. Il 13 aprile l’esercito serbo colpì con artiglieri un villaggio di frontiera albanese e l’indomani 75 civili kosovari furono uccisi per errore da aerei NATO.

A fine aprile la capitale serba venne bombardata con bombe incendiarie contro il quartier generale del Partito Socialista Jugoslavo e la torre della televisione pubblica serba, causando 16 morti. Nella piccola città di Murino, in Montenegro, sei persone, di cui tre bambini, morirono nel bombardamento di un ponte. Il 1 maggio, 47 civili furono uccisi dopo che il loro bus venne centrato mentre attraversava un ponte. L’8 maggio l'ambasciata cinese a Belgrado venne colpita per un probabile errore di intelligence, causando tre morti e un grave incidente internazionale.

Il 13 maggio, dopo un apparente ritiro serbo dal Kosovo, e il ricorso della Serbia contro la NATO per genocidio presso il Tribunale Internazionale dell'Aia - rigettato il 2 giugno – ci furono 60 morti e 80 feriti causati dalla NATO contro il villaggio kosovaro di Korisa. La NATO accusò i serbi di aver usato i civili come scudi umani.

Il 21 maggio, circa 100 detenuti morirono durante il bombardamento di un carcere a Pristina. Il 27 maggio, il Tribunale Internazionale dell'Aia iniziò a indagare su Milosevic e alti ufficiali per crimini di guerra. Tra il 30 e il 31 maggio furono compiute tre stragi di civili in vari bombardamenti NATO che, però, negò ogni responsabilità, come nell’ospedale di Surdulica (Sud), con un bilancio di 20 vittime, e nel villaggio di Novi Pazar, con 23 morti.

Il 1 giugno il presidente Milosevic accettò le decisioni del G8 e iniziò la pianificazione di una missione di pace in Kosovo. Il 9 giugno lo Stato Maggiore serbo firmò con la NATO l’accordo di Kumanovo sul ritiro dal Kosovo e l’indomani, dopo 78 giorni di bombardamenti, le missioni di attacco furono sospese.

Secondo dati ufficiali, in tutto furono compiuti 2.300 attacchi aerei da parte della Forza Alleata, distruggendo 148 edifici e 62 ponti, danneggiando 300 scuole, ospedali e istituzioni statali, così come 176 monumenti di interesse culturale e artistico. Gli aerei coinvolti, in tutto un migliaio, partirono dall’Italia, ai quali si aggiunsero 30 navi da guerra e sottomarini salpati nell’Adriatico e in un secondo momento parte delle operazioni ebbero inizio in Ungheria.

Sono molto variabili i bilanci riguardanti le perdite umane in Kosovo, anche perché riguardano da un lato le vittime dei bombardamenti Nato e dall’altro quelle dei massacri compiuti sia dalle forze serbe che dalla guerriglia albanese dell’UCK, dando luogo a un’altra guerra, quella dei numeri, diventata anche quella dei media.

Le bombe sganciate dalla Forza Alleata avrebbero causato in tutto la morte di 2.500 civili, tra i quali 89 bambini, 12.500 feriti e un numero di profughi che va da 700 mila a un milione. Human Rights Watch ha calcolato fra 489 e 528 le perdite di civili jugoslavi provocate dai bombardamenti. In queste cifre non sono comprese le morti di leucemia e di cancro causate dagli effetti delle radiazioni dei proiettili a uranio impoverito.

Sul versante del genocidio – che ha avuto come posta in gioco anche la legittimazione dell’intervento militare NATO e il concetto di ‘guerra umanitaria’ – in Kosovo i civili uccisi furono più di 13 mila, di cui circa 10 mila albanesi, 2 mila serbi e 500 tra rom, bosniaci e cittadini di altre etnie. I dispersi furono migliaia, i profughi più di 250 mila.

 

ELEMENTI INFORMATIVI TRATTI DAL SITO WEB:

 

https://www.agi.it/estero/news/2022-03-24/quando-nato-decise-colpire-serbia-fermare-massacro-kosovo-16121154/

 

 

 

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

 

Cuneo,li 18.04.2024

 

Rinaldo

 

 

 
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SECOLO XXI - ANNO 2024 - L'UCRAINA DENUNCIA DI NON AVERE PIU' MISSILI PER LA SUA DIFESA AREA CONTRO LA RUSSIA NEO NAZISTA.

Post n°1378 pubblicato il 17 Aprile 2024 da Caino2007dgl

 

ATTENZIONE,

 

MENTRE IN MEDIORIENTE E’ SCOPPIATA ORMAI LA GUERRA FRA IRAN ED ISRAELE IN MODO VIOLENTO E PERICOLOSO, L’UCRAINA PER COLPA DEGLI SCHIF.. DEMOCRATICI OCCIDENTALI COME GLI USA ED ALTRI , STA ORMAI PER CAPITOLARE ALLA FORZA BRUTA MILITARE DEI NEO NAZISTI RUSSI DEL CRIMINALE ASSASSINO PUTIN E DELL SUA CONGREGA MAFIOSA.

 

 

ECCO LE PROVE OGGETTIVE:

 

 

"L'Ucraina ha esaurito i missili Patriot e Iris-T. Inoltre, la maggior parte delle altre scorte di mezzi di difesa aerea sono esaurite o distrutte", ha scritto il reporter su X, aggiungendo che i Paesi occidentali hanno nei loro magazzini centinaia di sistemi e migliaia di missili di cui l'Ucraina ha bisogno.5 giorni fa

 

Putin: bombardamenti ai siti energetici Ucraina per ... - RaiNews

 

RaiNews

https://www.rainews.it › Esteri › Guerre e conflitti

 

 

COSA PENSA DI OTTENERE L’OCCIDENTE CHE SOLO POCHE ORE FA S’E’ DATA MOLTO DA FARE CON GLI USA, IL REGNO UNITO , LA FRANCIA , LA GIORDANIA E L’ARABIA SAUDITA NEL DIFENDERE DAI 500 E PASSA DRONI MILITARI E MISSILI IL TERRITORIO EBRAICO DALL’ATTACCO IRANIANO, VISTO CHE STA LASCIANDO L’UCRAINA SENZA MEZZI MILITARI DI DIFESA ANTI AEREA ?

 

FORSE VUOLE COSTRINGERE L’UCRAINA AD ALZARE BANDIERA BIANCA E SOTTOMETTERSI ALLA PERICOLOSISSIMA MAFIA RUSSA , PER MANCANZA DI MEZZI DI DIFESA SOSTANZIALI ?

 

E’ QUESTO CHE SI PREFIGGONO VERGOGNOSAMENTE E SCANDALOSAMENTE L’EUROPA , GLI USA E LA NATO , DOPO CHE NEL 2014, LASCIARONO CHE LA MALEDETTA CRIMINALE RUSSIA DELL’ASSASSINO DI PUTIN E COMPAGNIA BELLA MAFIOSA DI IMPOSSESSARSI DELLA CRIMEA SENZA REAGIRE MINIMAMENTE ?

 

 

QUANTO POTRA’ ANCORA DURARE L’UCRAINA SENZA VALIDI E SOSTANZIOSI MEZZI DI DIFESA MILITARE PER TENTARE DI RESPINGERE GLI ATTACCHI VERGOGNOSI E MICIDIALI ED ANCHE ILLECITI DEI MAFIOSI RUSSI ?

 

E QUANDO CADRA’ , COSA FARA’ LA NATO E L’EUROPA E GLI USA E LA GRAN BRETAGNA ? NULLA, NON FARANNO NULLA DI SERIO COME ACCADDE QUANDO LA MALEDETTA CRIMINALE RUSSIA SI IMPOSSESSO’ DELLA CRIMEA E DEL DONBASS UCRAINO.

 

VERGOGNOSAMENTE E SCANDALOSAMENTE.

 

 

 

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

 

Cuneo,li 17.04.2024

 

Rinaldo

 
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SECOLO XXI - ANNO 2024 - ATTACCO DELL'IRAN CONTRO ISRAELE PORTERA' ALLA 3^ GUERRA MONDIALE ?

Post n°1377 pubblicato il 15 Aprile 2024 da Caino2007dgl

 

AZIONI E MOVIMENTI PERICOLOSISSIMI, CHE LASCIANO INTRAVEDERE LA POSSIBILITA’ DI UNA TERRIBILE TERZA GUERRA MONDIALE:

 

 

 

INFATTI, NELLA NOTTE FRA IL 13 E 14 APRILE 2024, L’AVIAZIONE MILITARE DELLA DITTATURA IRANIANA , HA DECISO DI ATTACCARE ISRAELE PER FARLE PAGARE IL SUO IRRESPONSABILE E VIGLIACCO ATTACCO ALLA SUA AMBASCIATA SITA IN DAMASCO A SEGUITO DEL QUALE SONO MORTI VARIE PERSONE.

 

L’ATTACCO IRANIANO COSTITUITO DA MISSILI E DRONI , S’E’ RISOLTO PRATICAMENTE IN UN NULLA DI FATTO, VISTO CHE , SECONDO FONTI UFFICIALI ISRAELIANE, IL 99% DI ESSI E’ STATO DISTRUTTO PRIMA CHE TOCCASSERO TERRA, COSA CHE AVREBBERO FATTO MALE DAVVERO.

 

L’ATTACCO IRANIANO E’ STATO SCONFITTO GRAZIE AL SUPPORTO MILITARE E TECNICO DEGLI USA, DELLA GRAN BRETAGNA DELLA FRANCIA ED INCREDIBILMENTE ANCHE DALLA GIORDANIA PAESE ISLAMICO.

 

TUTTAVIA QUALCHE DANNO ALCUNI MISSILI E DRONI LO HANNO PRODOTTO, FERENDO IN PARTICOLAR MODO, UN BAMBINO DI POCHI ANNI CHE, PERO’, NON E’ IN PERICOLO DI VITA.

 

IL PROBLEMA ADESSO E’ CONSTATARE CHE COSA FARA’ ISRAELE DOPO VERE SUBITO QUESTO TERRIFICANTE ATTACCO AEREO, PRATICAMENTE TELEFONATO.

 

SEMBRA CHE IL GABINETTO DI GUERRA ISRAELIANO RIUNITOSI IERI SERA E SOSPESO DOPO QUALCHE ORA , SEMBRA CHE NON ABBIA DECISO NULLA COME CONTRO ATTACCO EBRAICO PER COLPIRE L’IRAN NEL SUO TERRITORIO.

 

AL RIGUARDO GLI USA HANNO GIA’ FATTO SAPERE CHE NON APPOGGERANNO MAI UN CONTRO ATTACCO ISRAELIANO, COME RITORSIONE DI QUELLO IRANIANO.

 

CIO’ VUOL DIRE CHE L’AVIAZIONE ISRAELIANA NON POTRA’ PORRE IN ATTO ALCUNA SERIA E POSITIVA REAZIONE PER DANNEGGIARE L’IRAN, VISTO CHE FRA LO STATO EBRAICO E L’IRAN VI SONO BEN 2000 KM DI DISTANZA CHE IMPEDISCONO OGNI AZIONE MILITARE AEREA SENZA POTERE FARE RIFORNIMENTO DI CARBURANTE IN VOLO.

 

 

LA RUSSIA E LA CINA, COMUNQUE SI SONO SCHIERATI SUBITO FAVORE DELL’IRAN ANCHE SE SANNO BENISSIMO CHE ESSO UNO STATO CANAGLIA CHE, FINORA, HA FORNITO ARMI ED EQUIPAGGIAMENTO ANCHE AD HAMAS ED AL GRUPPO TERRORISTICO DEGLI HEZBOLLAH LIBANESI ED ANCHE A QUELLO DEI MALEDETTI HOUTI CHE DALLO YEMEN STANNO PRATICAMENTE BLOCCANDO IL CANALE DI SUEZ, PROCURANDO IMMENSI DANNI AL COMMERCIO MARINO.

 

SIAMO ALLE SOGLIE DELLA TERZA GUERRA MONDIALE ? TEMO PROPRIO DI SI, SE ISRAELE DOVESSE COMUNQUE DECIDERE DI COLPIRE L’IRA PER FARGLI PAGARE IL SUO ATTACCO DI CUI SI PARLA.

 

RICORDIAMOCI PERO’, PER OBBIETTIVA’, CHE E’ STATO ISRAELE A SCATENARE LA GUERRA INSORTA ANCHE CON L’IRAN , DECIDENDO DI COLPIRE PRODITORIAMENTE L’AMBASCIATA IRANIANA IN DAMASCO, COME SI EVINCE DAL SEGUENTE LINK:

 

Con il raid a Damasco, Israele mette alla prova l'Iran

 

ISPI

https://www.ispionline.it › pubblicazione › con-il-raid-a-...

3 apr 2024 — Con l'attacco all'ambasciata iraniana a Damasco del primo aprile, ampiamente attribuito a Israele anche in assenza di un'assunzione ...

 

 

ED ECCO ALCUNE NOTIZIE RIFERITE INVECE ALLA RISPOSTA MILITARE IRANIANA CONTRO ISRAELE CHE, RIPETO , E’ STATA PIU CHE ALTRO UN MODO SIMBOLICO PER DARE SODDISFAZIONE AI SUOI PERICOLOSISSIMI FONDAMENTALISTI ISLAMICI CHE LO HANNO PRETESO.

 

L'Iran ha attaccato Israele nella notte, intercettati 200 droni. ...

 

ANSA

https://www.ansa.it › Mondo

20 ore fa — "L'Ue condanna fermamente l'inaccettabile attacco iraniano contro Israele. Si tratta di un'escalation senza precedenti e di una grave minaccia ...


I droni dall'Iran, la difesa, i danni. Pressing su Israele: cautela

 

Avvenire

https://www.avvenire.it › mondo › pagine › l-iran-ha-o...

23 ore fa — La cronaca della notte più calda: l''Iran ha fatto decollare decine di droni diretti su Israele. Allarme rosso in tutta la regione.


L'Iran attacca Israele, Gantz: "Teheran pagherà un prezzo ...

 

RaiNews

https://www.rainews.it › Esteri › Guerre e conflitti

6 ore fa — "Condanno con fermezza l'escalation rappresentata dall'attacco su larga scala dell'Iran a Israele. La la carta delle Nazioni Unite proibisce l

 

 

 

PREGO DIO CHE , ALLA FINE, ILLUMINI QUESTE TESTE CALDE NEL MONDO E SI PERVENGA AD UNA SITUAZIONE PACIFICATA, ALMENO NEL MEDIO ORIENTE.

 

 

ANCHE SE SARA’ COMPLICATISSIMA REALIZZARLA.

 

Cuneo,li 16.04.2024

 

Rinaldo

 
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SECOLO XXI - ANNO 2024 - IL GREEN CASE E' STATO APPROVATO DAL CONSIGLIO D'EUORPA

Post n°1376 pubblicato il 13 Aprile 2024 da Caino2007dgl

 

AVVISO PUBBLICO IMPORTANTE:

 

I PARTITI DI SINISTRA COME IL PARTITO DEMOCRATICO , QUELLO DEI VERDI A CUI S’E’ UNITO LO SCIAGURATO M.5.S STALLE, ALCUNE ORE FA, IN SEDE PARLAMENTO EUROPEO, HANNO VOTATO LA DIRETTIVA SULLO SCONCERTANTE ED INUTILE GREEN CASE

 

ENTRO IL 2050, ANCHE L’ITALIA CHE HA VOTATO CONTRO TUTTO IL CENTRODESTRA, SI DOVRA’ QUINDI ADEGUARE ALLE NUOVE NORME SULLA CASA CHE DOVRA’ ESSERE AD EMISSIONE ZERO, PRO AMBIENTE E CLIMA

 

MA QUESTO ALLE GENTI ITALIANI PROPRIETARIE DI CASA PRIVATA, COSTERA’ ALMENO 600 MILIARDI CIRCA, DI EURO PER RAGGIUNGERE LO SCOPO.

 

PER QUESTO , IL NOSTRO ECCELLENTE MINISTRO DELLE FINANZE DR. GIORGETTI HA DICHIARATO:

 

MISURA BELLISSIMA, MA CHI PAGHERA’ ?

 

E’ OVVIO CHE DOPO IL FANTASTICO E PESANTISSIMO SUPER BONUS L’ITALIA NON HA I MEZZI FINANZIARI PER SOCCORRERE I PROPRIETARI DI CASE PRIVATE, PER METTERSI IN REGOLA CON TALE SCIAGURATA E RIPETO INUTILE DIRETTIVA OBBLIGATORIA

 

ESSA HA DI BUONO CHE , IN CASO INOSSERVANZA, NON PREVEDE ALCUNA SANZIONE

 

MA CHI NON METTERA’ A REGOLA LA PROPRIA DA UN CERTO ANNO IN POI, LA SUA CASA VERRA’ AUTOMATICAMENTE DECLASSATA SENZA POSSIBILITA’ DI VENDERLA OD AFFITTARLA O PERMUTARLA A TERZI.

 

ECCO IL LINK CHE DIMOSTRA QUANTO DA ME SOPRA DENUNCIATO:

 

Direttiva “case green”: ok definitivo del Consiglio UE, le novità

 

ACCA software

https://biblus.acca.it › Notizie › Certificazione energetica

L'obiettivo della direttiva è stimolare la riqualificazione energetica di edifici privati e pubblici in tutta Europa, al fine di ridurre i consumi energetici e ...

 

 

ED ECCO DI COSA PARLO PER CHI NON LO SAPESSE ANCORA

 

Green

Approvata la direttiva europea “case green”, ecco cosa prevede

15 marzo 2023

Arriva dal Parlamento europeo il via libera alla direttiva Ue sulle “case green”: il provvedimento avanzato dalla Commissione europea per migliorare le performance energetiche degli edifici inserito nel pacchetto di riforme Fit for 55.

Il testo della direttiva Energy performance of building directive (Epbd) – nato con la mission di riqualificare il parco immobiliare dell’Ue e migliorarne l’efficienza energetica - potrà subire modifiche rispetto a quelle già registrate prima di diventare definitivo. 

 

L’obiettivo del provvedimento è di agire in modo prioritario sul 15% degli edifici più energivori per ogni stato membro, collocati nella classe energetica G (la più bassa). In Italia si tratta di circa 1,8 milioni di edifici residenziali (sul totale di 12 milioni, secondo l’Istat). 

Cosa prevede la direttiva “casa green”

Con il provvedimento casa green l’Unione Europea intende ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990 e raggiungere le emissioni zero entro il 2050. Come? Il testo prevede che tutti i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2028, mentre quelli esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e D entro il 2033. Per il riscaldamento si prevede il divieto di utilizzo di combustibili fossili entro il 2035 e l’abolizione di sussidi per l’installazione di boiler a combustibili fossili entro il 2024.

 

Gli edifici sono il settore più energivoro in Europa. Consumano il 40% dell’energia e generano il 36% delle emissioni di gas ad effetto serra” afferma Kadri Simson, Commissaria per l’Energia dell’Ue. “Inoltre, gli immobili meno efficienti consumano dieci volte più energia di quelli nuovi o ben ristrutturati”: di questi consumi si dovrà tenere conto nelle scelte di pianificazione e investimento.

 

 

Quali sono gli interventi previsti e le deroghe

Per ridurre i consumi sono previsti interventi come la realizzazione di pannelli solari, nuove caldaie, sostituzione infissi e posizionamento del cappotto termico.

 

Da questa tipologia di accorgimenti sono esclusi i palazzi storici, le case vacanza, gli edifici di culto.

Nello specifico, i possibili immobili esclusi dalla direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici apparterrebbero a diverse categorie:

 

  • edifici e monumenti sottoposti a tutela (immobili storici o dal particolare valore architettonico);

 

  • edifici collocati in zone vincolate e protette;

 

  • edifici residenziali usati meno di quattro mesi all’anno o per un periodo limitato dell’anno o con un consumo energetico previsto inferiore al 25% del consumo che risulterebbe dall’utilizzo durante tutto l’anno (ossia le seconde case);

 

  • edifici di culto;

 

  • strutture considerate temporanee (uffici di cantiere e stabilimenti balneari).

 

Sono previste anche delle sanzioni in caso di mancato adeguamento, come il divieto di vendita o di affitto delle case. Tra i potenziali rischi vi è anche la perdita di valore dell’immobile.

 

Direttiva europea, qual è il ruolo dei singoli stati membri

Sul piano operativo saranno gli Stati membri a definire non solo le eventuali esenzioni dalla norma, ma anche tutte le misure e gli incentivi necessari a raggiungere i target stabiliti. Il margine di applicazione della direttiva è ampio: gli Stati membri potranno adeguare gli obiettivi in base all’effettiva disponibilità di manodopera qualificata e alla fattibilità tecnica ed economica dei lavori di ristrutturazione.

 

Ciascun Paese dovrà redigere un piano nazionale di ristrutturazione che dovrà essere realistico e prevedere anche misure che facilitino l’accesso a finanziamenti pensati su misura, un sistema di premi e vantaggi per chi avvia ristrutturazioni significative, sovvenzioni per le famiglie vulnerabili e anche l’istituzione di punti informativi gratuiti sull’efficientamento energetico edilizio.

 

La situazione degli edifici italiani

Secondo le stime dell’associazione italiana dei costruttori edili (Ance), su 12 milioni di edifici residenziali oltre 9 milioni non risulterebbero idonei a rispettare le performance energetiche richieste.

 

Inoltre, dall’ultimo rapporto dell’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), circa il 75% degli immobili presenti nei comuni italiani sarebbe stato realizzato prima della Legge 10/1991, la norma che regola i consumi dell’energia negli edifici pubblici e privati.

 

Sempre secondo le stime Enea, il 74% delle abitazioni italiane, cioè 11 milioni, apparterrebbero a classi energetiche inferiori alla D, nello specifico il 34% in G, 23,8% in F e 15,9% E.

 

In base alla direttiva Ue “case green” gli edifici che dovranno essere ristrutturati in Italia entro il 2033 perché non rientranti nelle regole sono almeno due milioni: affinché la direttiva europea sia concretamente applicabile risulta necessaria una politica di incentivazione fiscale adeguata, così da poter agevolare il processo e implementare soluzioni integrate per ogni edificio

 

 

Casa green, l'approvazione ufficiale del Parlamento europeo: cosa prevedono le ultime novità

Il Parlamento Europeo lo scorso 12 marzo 2024 ha approvato in via definitiva la direttiva case green con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 a effetto serra e il consumo energetico entro il 2030, in vista del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.

 

Sono trascorsi 12 mesi da quando è iniziato l’iter per arrivare all’approvazione finale del provvedimento.

Nel corso di questo periodo sono state apportate modifiche al testo cercando di andare incontro alle esigenze dei vari stati membri. Rispetto al testo originario, la Direttiva finale è molto più elastica e meno stringente sui tempi di adeguamento per l’edilizia.

Secondo la direttiva approvata, gli Stati membri hanno il compito di definire requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici: tutti i nuovi edifici devono essere almeno a energia quasi zero (e dal 2028 a emissioni zero). Inoltre è necessario fissare i requisiti minimi di tutti gli edifici che subiscono una ristrutturazione significativa.

 

Il testo originario prevedeva, invece, che entro il 2030, l’obiettivo era raggiungere la classe energetica E per gli edifici residenziali, mentre entro il 2033 bisognava migliorare ulteriormente arrivando alla classe energetica D.

Tra le novità, arriva il passaporto di ristrutturazione per gli Stati membri dell’Unione Europea: deve essere redatto in formato digitale da un esperto qualificato o certificato e sarà lo Stato membro a decidere se sarà obbligatorio o no. Contiene una tabella di marcia completa per la ristrutturazione, indicando le fasi e i benefici attesi in termini di risparmio energetico, riduzione delle spese e delle emissioni di gas serra nel corso del ciclo di vita dell’edificio.

 

Sarà disponibile un sistema digitale per la preparazione e l’aggiornamento dei passaporti di ristrutturazione: gli Stati membri potranno sviluppare strumenti complementari per la simulazione e l’aggiornamento semplificato dei passaporti.

 

DAL SITO WEB:

Approvata la direttiva europea “case green”, ecco cosa prevede

 

Gruppo Iren

https://www.gruppoiren.it › energie-per-domani › dirett...

 

 

ED ECCO QUANTO COSTERA’ QUESTA FAMIGERATA RIPETO INUTILE DIRETTIVA EUROPEA, APPROVATA DAL CENTRO SINISTRA EUROPEO DAL PARLAMENTO EUROPEO :

 

Il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato Lucio Malan ha scritto che gli italiani saranno «obbligati a spendere almeno 35 mila euro per rendere “green” ogni unità abitativa». Secondo Azione, invece, la nuova direttiva costerà all'Italia 600 miliardi di euro entro il 2030.20 mar 2024

 

Quanto costerà davvero la direttiva “case green”

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VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

 

RICORDIAMOCELO QUINDI QUANDO FRA POCO TEMPO ANDREMO A VOTARE PER LE EUROPEE 2024.

 

RICORDIAMOCI DELLA SINISTRA MALEDETTA CHE CI HA CARICATO DI UN NUOVO FARDELLO FINANZIARIO IMPOSSIBILE PER NOI DA SOSTENERE ADEGUATAMENTE.

 

 

Cuneo,li 12.04.2024

 

Rinaldo

 
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SECOLO XXI - ANNO 2024 - FINO A QUANDO SI MORIRA' ANCORA SUL LAVORO ?

Post n°1375 pubblicato il 10 Aprile 2024 da Caino2007dgl

 

FINO A QUANDO SI MORIRA’ ANCORA CAUSA DEL PROPRIO ONESTO LAVORO ?



Emilia Romagna

Esplosione nella centrale idroelettrica del bacino di Suviana: tre morti. Si cercano 4 dispersi

Fiamme a 30 metri di profondità. In azione i sommozzatori. Mattarella sente Bonaccini: "Sia fatta piena luce sulla tragedia". Meloni: "Seguo con apprensione gli aggiornamenti". Domani alla Camera la commemorazione delle vittime

 

23:06 09 Aprile

Le ricerche tra le macerie e sott'acqua

"Le nostre squadre di ricerca provenienti da Pisa, le Urban search and rescue, stanno cercando sotto le macerie al piano meno 8, i nostri sommozzatori stanno lavorando al meno 9 allagato, dove serve immergersi: la situazione è molto complessa, sia nella parte asciutta sia in quella allagata". Lo ha detto Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, parlando dell'intervento in corso da ormai 8 ore alla centrale idroelettrica Enel di Suviana.

22:47 09 Aprile

Protezione Civile: "Le ricerche dei dispersi proseguiranno nella notte"

"Le operazioni stanno andando avanti, abbiamo montato le torri faro perché è necessario andare avanti tutta notte". Lo ha detto Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessora con delega alla protezione civile, sul posto per assistere alle operazioni presso la centrale Enel di Suviana. "I vani dell'edificio sono allagati, le operazioni in questo momento non sono assolutamente semplici perché c'è stato il crollo del solaio per cui i dispersi da questo punto di vista sono in una situazione di difficoltà di ricerca"

07:56 10 Aprile

I vigili del fuoco: poche speranze di trovare superstiti

"Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea". Lo ha detto Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, parlando dell'intervento incorso da ieri pomeriggio alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana, rispondendo a una domanda sulla possibilità di trovare superstiti. I dispersi sono quattro, oltre a tre morti accertati e cinque feriti. 

08:32 10 Aprile

Centrale Suviana: Vv.ff., difficili ricerche dei 4 dispersi

"Stiamo lavorando in condizioni davvero molto complesse e difficili, il piano meno 8 era asciutto adesso ha 50 centimetri di acqua, stiamo riconsiderando l'intervento anche valutando le considerazioni di sicurezza": cosi' Luca Cari, responsabile comunicazione dei vigili del fuoco, dopo la notte di ricerche nella centrale di Bargi dei 4 dispersi nella centrale che ancora non sono stati raggiunti dai soccorritori.  

Cari, vigili del fuoco: "L'acqua sale, situazione difficile, contesto di rischio e pericolo per i nostri operatori"

"La situazione è molto difficile, l'acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l'acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca. Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l'acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori". Lo ha spiegato Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, parlando dell'intervento in corso da ieri pomeriggio alla centrale elettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana. A entrare è proprio l'acqua del lago, che ormai ha invaso anche il piano coinvolto dall'esplosione della turbina. "Dobbiamo capire da dove entra e qual è la possibilità di mettersi al sicuro". 


08:49 10 Aprile

Suviana, Catellone: Tragedia che ci stringe in dolore collettivo

"Quanto accaduto ieri nella centrale idroelettrica a Suviana è davvero drammatico. Una tragedia che ci ferisce profondamente e ci stringe in un dolore collettivo. La più profonda solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime e alle persone coinvolte". Lo scrive su X la vice presidente del Senato Mariolina Castellone.


Stralcio notizie rilevate dal sito web: https://www.rainews.it/maratona/2024/04/tragedia-esplosione-centrale-idroelettrica-bacino-di-suviana-morti-dispersi-feriti-gravi-strage-lavoro-sommozzatori-fiamme-6a792ac9-cfe1-43d3-a811-cd33b9e72b9e.html


ALCUNI MINUTI PRIMA ALCUNE SCOLARESCHE DELLA ZONA , ERANO STATE IN VISITA A TALE CENTRALE.

E’ STATO UN VERO MIRACOLO CHE LA TRAGEDIA NON LE ABBIA COINVOLTE.

SE FOSSE ACCADUTO, SAREBBE STATO UN DRAMMA DI PROPORZIONI IMMENSE.

RINGRAZIAMO DIO CHE CIO’ NON SI SIA VERIFICATO, ANCHE SE DISPIACE MOLTISSIMO PER LA MORTE DEI TRE SFORTUNATI OPERAI E DEI 5 FERITI CHE NE SONO RIMASTI VITTIME INNOCENTI.


COM’E’ STATO POSSIBILE ? SPERIAMO CHE LE INDAGINI CHIARISCANO I MOTIVI VERI CHE HANNO DETERMINATO TALE IMMANE DRAMMA.


Cuneo,li 10.04.2024


Rinaldo

















 
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