Area personale
Tag
Cerca in questo Blog
Menu
Ultimi commenti
Chi puņ scrivere sul blog
Post n°13 pubblicato il 25 Agosto 2014 da biblios.centrostudi
Ho letto e ascoltato svariati commenti sul nuovo ritorno in Inghilterra di Mario Balotelli. Ed il filo conduttore si può riassumere in una frase: "meno male che se ne è andato". Un sospiro di sollievo, come se l'Italia e il Campionato italiano si fossero tolti un peso. Non mi schiero su questa linea, come non mi sono schierato nel colpevolizzare solo lui dopo la debacle ai Mondiali. Troppo spesso la voce del popolo è poco razionale, specialmente se si ha a che fare con un personaggio come Balotelli, non proprio campione di simpatia e modestia. Considero la sua partenza, in ogni caso, una perdita per il nostro campionato, che continua a perdere giocatori importanti, in cambio di bravi giocatori, spesso non top player. Un'emorragia di talento che non mi rende affatto felice. Amando il bel calcio non posso e non voglio stappare lo spumante per la cessione di un giocatore. Mi piace essere più razionale, ammettendo che con molta probabilità ci hanno guadagnato tutti. Balotelli che si allontana da una gogna mediatica e popolare in cui difficilmente avrebbe potuto giocare bene. Raiola che incassa un altro cospicuo assegno per questo ennesimo colpo di classe. Il Milan che rimpingua le casse con denaro fresco da investire, si alleggerisce il monte ingaggi e può puntare nuovamente sulla coppia Pazzini-El Shaarawy . Ma il nostro campionato perde un giocatore giovane, e comunque la giriamo, capace di colpi da campione. Un giocatore di soli 24 anni, sottolineiamolo, perchè troppo spesso non mettiamo a fuoco la sua età. Che ha già giocato ad altissimo livello con squadre Top come Milan, Inter, Manchester City, segnando goal spettacolari e pesanti. Una persona difficile, senza dubbio. Complicato nei rapporti umani, per la sua vita familiare, per il suo vissuto. Presuntuoso e borioso, strafottente e arrogante. Poco simpatico a tutti, anche ai suoi tifosi. Ma è davvero già da rottamare? Ricordiamocelo.....24 anni... Nel 2008 ci è arrivato a casa una gattina di neanche 20 gg. Occhi ancora chiusi, piccola come un uovo. Secondo il veterinario non sarebbe sopravvissuta. Noi l'abbiamo svezzata con un biberon, scaldata e coccolata. E lei è diventata una bellissima gatta nera, con un pelo lucido e lungo. Ma pur avendo avuto tutte le attenzioni possibili, non riusciva ad essere un vero gatto di casa. Schiva, solitaria, niente carezze se non in casi rari. Graffi e morsi per giocare a modo suo. Con tutto quello che avevamo fatto, ci immaginavamo che avremmo avuto tutt'altro tipo di gatta. Ma così è stato, e ci siamo adeguati, volendogli bene lo stesso. Ma nell'ultimo anno, qualcosa è cambiato. MINA, la nostra gatta, ha iniziato a prendere le carezze più volte al giorno, si mette a pancia in su per essere grattata, fa le fusa, dorme in collo a noi nel divano. Ha imparato a non mordere più e graffia solamente in rari casi. Cosa è successo? Noi non lo sappiamo. E dato che nulla è cambiato in casa o nel nostro comportamento, l'unica spiegazione che ci siamo dati è quella di una raggiunta maturità. Tutto molto naturale, bastava aspettare. La storiella è vera e il finale buonista ci ha fatto molto piacere. Perchè paragonarla alla storia di Mario Balotelli? Prima di tutto perchè finisce bene, e questo lo auguro anche a lui. Poi perchè effettivamente in pochi pensano che persone diverse possano arrivare alla maturità in modi e tempi diversi. Ogni persona è storia a se, per il carattere che la natura gli dona, e per il contesto in cui cresce. Mario è esploso presto, e si è trovato al centro delle attenzioni di troppa gente. Soggetto/oggetto di affari ed interessi. Ricoperto d'oro e di successo, senza, forse, i mezzi per metabolizzare il tutto in maniera sana. Sarà una testa matta per tutta la vita? Può darsi. Ma potrebbe anche maturare a 25 anni, e non sarebbe poi così diverso, da tanti altri giovani. Io ci credo ancora. E lo aspetto fiducioso. Un'ultima osservazione, però. MINA è stata sempre accettata per quello che era, con affetto, comprensione ma anche molte brontolate. MINO (Raiola) dopo tanto aver preso (in denaro), potrebbe anche contraccambiare donando consigli, scappellotti e affetto. Rinunciando e provando a smontare quella figura da Bad Boy, che tanto rende a livello mediatico, ma che umanamente inizia ad essere davvero soffocante.
|
Post n°12 pubblicato il 17 Agosto 2014 da biblios.centrostudi
Troppo spesso sentiamo dire, alla Tv e alla Radio, che il pallone toccando terra sul terreno bagnato prende velocità. Vorrei sottolineare, sperando che qualche giornalista accreditato legga questo post e instauri una epidemia virtuosa, che questo non è possibile. Per la più semplice delle leggi della Fisica, nessun oggetto, se non alimentato o spinto da una energia costante, perde velocità, per colpa di un freno naturale che si chiama attrito. Prendendo il caso del pallone calciato da un giocatore, la velocità massima che il pallone raggiungerà, si potrà rilevare al momento del calcio. Da li in poi, per colpa dell'attrito dell'aria, inizierà a decrescere, fino al momento che toccherà terra. In quel punto avrà un'altra frenata, causata dall'attrito con il terreno. Nel caso di campo asciutto sarà maggiore, nel caso di campo bagnato invece minore, causa una sorta di acquaplaning, che ricorda un pò il pallone calciato su una superfice ghiacciata. Ma quello che i cronisti spacciano per un aumento di velocità, non è altro che un'illusione ottica, causata dal fatto che il nostro cervello si aspetta che il pallone rallenti, come sempre succede nei terreni asciutti. Ma nessun accelerazione è in atto, perchè non è presente nessun elemento che ceda nuova energia alla sfera. Diciamo che c'è solamente una decelerazione minore, in confronto alle nostre aspettative. Speriamo sia la volta buona....per la pace di Newton. |
Post n°11 pubblicato il 06 Agosto 2014 da biblios.centrostudi
MILAN: La squadra RossoNera arriva da annate complicate. I risultati latitano, gli investimenti pure. E la società inpersonificata negli anni dalla coppia Berlusconi-Galliani sembra avvitarsi su se stessa. La squadra ha ormai pochi campioni, dopo l'esodo di due anni fa. Anche il ritorno del figliol prodigo Kaka, è fallito miseramente. Così come il rientro da allenatore del ex giocatore Seedorf. Il giocatore più importante (Balotelli) non incide rimanendo in quel limbo di eterna promessa. La società è stretta a metà strada tra il nuovo ed il vecchio, tra Barbara Berlusconi e Galliani. Con il Presidentissimo Silvio, che pare non saper scegliere quale strada intraprendere, in lotta tra i sentimenti che lo legano a entrambi.
Classifica finale: sotto il 6° posto
|
Post n°10 pubblicato il 06 Agosto 2014 da biblios.centrostudi
INTER: Il nuovo ciclo Thohir è appena iniziato, ma l'impatto manageriale del nuovo proprietario è già arrivato a bersaglio. E' finita l'era dei colpi plurimilionari del sentimentale Moratti, e si è conclusa l'esperienza di Branca dimostratosi troppo spesso poco pratico e lungimirante. Spazio ad una nuova fase, caratterizzata da pragmatismo, programmazione e bilanci sani. Via i vecchi Campioni, con l'abbattimento del monte ingaggi. Inserimento di giocatori utili alle necessità di Mister Mazzarri. Magari poco famosi, ma con le caratteristiche giuste, e di probabile valorizzazione futura. Addio insomma agli investimenti flop tipo "El trivela" Quaresma! Il campionato passato era, ed è stato, un anno di transizione. Ma è servito a gettare basi importanti. Mazzarri sa lavorare bene, e forse il suo contributo è maggiore se non ha a che fare con campioni primedonne. La parola scudetto, ovviamente è mera utopia. Ma un Campionato a ridosso delle prime, non è del tutto da scartare. I dubbi: La squadra è ben allestita, In modo particolare sugli esterni ed in mezzo al campo. Ma la difesa è da testare. E l'attacco, a parte la certezza Palacio, poggia su due scommesse (il testa calda Osvaldo e la stellina Icardi) molto rischiose. La mancanza di pressione e di obiettivi dichiarati però, potrebbe essere una chiave importante Classifica finale:4°-5° posto Segue..... |
Post n°9 pubblicato il 05 Agosto 2014 da biblios.centrostudi
Mi rendo conto che è ancora troppo presto per (anche solo provare a) fare previsioni. Manca un mese ancora all'inizio del Campionato. Un mese pieno di allenamenti tattici e fisici, di amichevole, di nuovi acquisti e vendite last minute. Tutto può cambiare, nel bene e nel male. JUVENTUS: Sulla carta è la favorita. Arriva da 3 scudetti consecutivi. Ha un gioco collaudato e un gruppo di campioni veri. Un rosa miscelata tra giovani e giocatori esperti. Grande carattere e coesione. Uno stadio che fa la differenza e una società sempre solida. Ha fatto una campagna acquisti mirata ed intelligente, inserendo giocatori importanti senza vendere i propri campioni. Classifica finale: 1°-2° posto ROMA: Una squadra che ha già dimostrato nell'anno passato di essere da scudetto, non può che partire alla pari con i Bianconeri. Considerando che Garcia potrà ricominciare da un programma già ben avviato, lavorando con giocatori che lo seguono con attenzione, fiducia e stima. In più anche la Roma non ha venduto i suoi pezzi pregiati, ma si è mossa con acquisti importanti e sempre su misura per il modulo di gioco già impostato. La società è viva e presente, con un gruppo dirigenziale coeso e organizzato. Classifica finale:1°-2° posto NAPOLI: Altra squadra che deve per forza partire con i favori del pronostico. L'allenatore è rimasto lo stesso e ripartirà anche lui da uno zoccolo duro di giocatori che già sanno come stare in campo. In più Benitez, si è fatto le ossa in un torneo che, anche per un tecnico esperto come lui, rimane sempre ostico. Il presidente De Laurentis, ha messo in mostra una campagna acquisti, assolutamente degna di una grande squadra: poche vendite, ottimi arrivi. L'ambiente resta pieno di entusiasmo. Hamsik potrà essere l'arma in più, non potendo che far meglio dell'anno passato Classifica finale:2°-3° posto FIORENTINA: Reduci da un'annata davvero splendida, i Viola, possono certamente riconfermarsi. L'ossatura della squadra sembra rimanere invariata. Montella non è più un allenatore emergente, ma ha dimostrato tutte le proprie capacità, sia tattiche che gestionali. L'ambiente è sereno e anche se la rosa è da puntellare in varie zone, credo che la società abbia già in mente un piano preciso. Classifica finale:3°-4° posto continua....
|
Inviato da: biblios.centrostudi
il 25/08/2014 alle 14:50