CARINCI PAOLO BLOG

Intercettazioni e cialtroni.


Non c'e' cosa piu' irritante delle bugie credute.In tutta la polemica riguardante le intercettazioni telefoniche di Fazio e Co. per l'acquisizione dell'Antonveneta, i politici (di destra, soprattutto, ma anche di sinistra) si sono stracciati le vesti a blaterare di "violazione del segreto istruttorio".Chi sa anche solo un po' di procedura penale sa benissimo che, in realta', nessuna violazione c'e' stata.A parte il fatto che il "segreto istruttorio" non esiste piu' dall'introduzione del nuovo codice nel 1989 (e aggiornatevi!), quello che va detto delle intercettazioni pubblicate sui giornali e' semplice: i giornali potevano e dovevano farlo.Potevano perche' gli atti non erano piu' coperti da segreto (gli atti non sono piu' coperti da segreto quando una persona sa, con un qualasiasi atto che gli viene notificato -un sequestro, come nel caso di cui si parla, o con un avviso di conclusione delle indagini preliminari, o con un sacco di altre cose- che si sta indagando su di lui).Dovevano perche' i giornalisti devono informare la gente di quello che accade con i LORO soldi.Come reagireste se, ad una partita di calcio, scopriste che l'arbitro ha a lungo intrattenuto rapporti amichevoli con la squadra avversaria, tanto da dire lor al telefono frasi come "non ti preoccupare, ci penso io?". Male vero? Ed e' proprio quello che e' avvenuto!Leggo oggi sul giornale che Berlusconi ha allo studio un decreto legislativo che cambiera' la disciplina in materia.Non oso pensare (visti i precedenti) a cosa ne uscira' fuori. Verranno proposte probabilmente delle modifiche che imporranno ai Magistrati di avvertire le persone PRIMA di intercettarle per telefono. Cosi' col c***o che diranno qualcosa!E il popolo bove sta a sentire e a condividere, ammirato nella contemplazione del presidente dai capelli caduchi e dal sorriso smagliante.