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«In Italia 14 milioni di donne vittime di violenza


«In Italia 14 milioni di donne vittime di violenzaContro gli abusi eliminare stereotipo del macho»
FIRENZE (7 giugno) - In Italia più di 14 milioni di donne sono state vittime di violenze fisiche, sessuali o psicologiche. Il più delle volte il maltrattamento arriva dal partner, nel 90% dei casi il sopruso non viene denunciato. Il convegno “Il Rosa e l'Azzurro”, in corso a Firenze e organizzato dall'associazione Medu, medici per i diritti umani, il terzo nell'ambito del progetto nazionale “Maschio per obbligo”, ha provato a fare il punto sulla situazione proponendo una soluzione per prevenire la violenza di cui le donne sono vittime partendo da chi della violenza è autore, l'uomo. Secondo i sostenitori del progetto, per porre fine ai soprusi contro le donne, bisogna liberare il maschio dagli stereotipi oppressivi e favorire la riflessione sul luogo comune che inquadra l'uomo nel cliché della virilità intesa come prevaricazione.  «Troppo spesso - denuncia Medu - nelle società occidentali il maschio è condannato, sin dalla più tenera infanzia, a essere un arrogante prevaricatore. Il panorama dei cliché sui quali agire è ampio e variegato: pervadono la pubblicità, i libri scolastici, i testi militari, i manuali educativi, i mass-media in genere e non ultimo le esternazioni dei nostri attuali governanti e le leggi che emanano».Il progetto “Maschio per obbligo” ha come obiettivo la rimozione degli stereotipi maschili prevaricanti e aggressivi che sono alla base della violenza alle donne: «Affrontiamo - ha spiegato Paolo Sarti, presidente di Medu - questo problema dalla parte del 'macho"». L'incontro fiorentino prende spunto dal libro di Loredana Lipperini, Ancora dalla parte delle bambine e per alcuni aspetti può essere considerato il seguito di quello di Elena Gianini Belotti, pubblicato negli anni Settanta, anni rispetto ai quali «non è cambiato nulla, anzi le cose sono peggiorate».