Gesù Cristo è Dio

Vangelo della Domenica


Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». 42E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».                      Situazione storicaLa Palestina era stata occupata dai Romani nel 63 a.c per ordine di Pompeo.Il dominio romano  sulla Palestina durerà 632 anni terminando nel 638 d.c.È in questo contesto che i contemporanei di Gesù aspettavano l'arrivo del Messia che secondo loro,avrebbe cacciato i Romani e restaurato l'antico regno davidico.Per questo nel processo preferiranno il violento Barabba,proprio perché Barabba era un falso messia che voleva espellere i romani dalla Palestina." Le sofferenze di Gesù hanno preso la loro forma storica concreta dal fatto che egli è stato "riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi" (Mc 8, 31), i quali lo hanno consegnato "ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso" (Mt, 20, 19)» (CCC, 572).                 MeditazioneI capi(Farisei e Sadducei),  erano riusciti a fare crocifiggere Gesù  e quindi avevano raggiunto il loro obiettivo.Fecero crociffiggere Gesù con l'accusa di essersi proclamato re.In effetti Gesù è Re anzi, è il Re dei Re"(Apocalisse 19,16).Ma il Regno di Gesù non  è terrestre ma celeste.Gesù non vuole conquistare territori ma anime,il suo regno non  si basa sul  potere  ma sul servizio.Questo Regno non poteva essere creduto da chi non apre il cuore e la mente a Dio ed al prossimo.I Farisei e i Sadducei erano cosi accecati dalla luce divina di Gesù da non riconoscere in Lui il loro vero Re.Fa effetto leggere "Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso" e subito dopo "Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei".Arrivano a dire di non avere altro oltre Cesare,e ritengono Gesù debole perché non scendeva dalla Croce. Gesù poteva salvare se stesso essendo l'Onnipotente ma,ha dato la sua vita per salvare tutti noi.I potenti non riconobbero Gesù, mentre uno dei due ladroni lo riconobbe come Dio.È bastata una breve preghiera fatta col cuore,perchè Gesù si dimenticasse dei  peccati del ladrone e gli promettesse il Paradiso.Lo stesso vale per noi.Gesù è impaziente vuole donarci il suo perdono,ma noi dobbiamo chiederlo.In Gesù ci sono dimenticanza e memoria.Dimenticanza dei nostri peccatiGesù aspetta impaziente il nostro ritorno e dimentica tutti i peccati se c'e pentimento"poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato"Geremia 31,34.Ma in Gesù vi è altresì memoria.Gesù non si dimentica di nessuno "Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,il Signore mi ha dimenticato».Si dimentica forse una donna del suo bambino,così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?Anche se costoro si dimenticassero,io invece non ti dimenticherò mai."Isaia 49,14-16. "Egli ci ha tutti conosciuti e amati nell'offerta della sua vita" (CCC, 616).               Vivere il Vangelo oggiLa Croce continua ad essere strumento di salvezza.Non soltanto la Croce del Signore,ma la croce che portiamo ogni giorno.Possiamo definire la croce come la carta d'identità dei cristiani.Portando la croce siamo aiutati dal nostro Dio.Gesù diventa il nostro cireneo e ci  aiuta a portare la croce.Oggi possiamo essere umiliati possiamo sentirci dire "Dov'e il vostro Dio?".Il nostro Dio  è al nostro fianco in ogni occasione.Non importa quale tipo di sofferenza stiamo vivendo o quale difficoltà stiamo attraversando perche Gesù ci ha preceduti nella sofferenza e nelle difficoltà.Può succedere pure che siamo derisi e umiliati dai ricchi dai potenti ma proprio loro facendo questo e  senza saperlo,contribuiscono a renderci più simili a Gesù.Meditiamo questa profezia del profeta Isaia sul Messia.(scritta  circa 700 anni prima di Cristo)."Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. "Isaia 53,3-5