Gesù Cristo è DioCristo è la verità |
GESù IL BUON PASTORE
NUOVO SITO
Carissimi amici ci potete trovare anche sui siti
http://spadaaduetagli.oneminutesite.it/
http://spadaaduetagli.over-blog.com/
e la pagina facebook conGesùeMaria
https://www.facebook.com/pages/Con-Ges%C3%B9-e-Maria/436937419811168?ref=ts&fref=ts
BannerBreak.com - Banner Maker - Banners - Facebook Covers
Vi consigliamo anche:
http://www.puntodiascoltocattolico.it/
MADONNA DELLA SCIARA
Questo è un'evento sicuramente straordinario legato ad un'immagine della Vergine Santissima.Il 12 marzo 1669 un'eruzione dell'Etna travolge tutto al suo passaggio ivi compresa la la Chiesa di Mompilieri(Mascalucia-CT).15 metri di lavano coprono la chiesetta del paese.Nel 1704 la Madonna rivela ad una pia donna che sotto la lava la sua statua è rimasta intatta, e le indica il luogo in cui si dovrà scavare.Si comincia a scavare(ben 15 metri di roccia lavica),dopo tanto lavoro,nel luogo esatto indicato dalla Vergine,venne ritrovata la statua della Madonna,nonostante fosse stata sommersa dalla lava,rimase intatta.E' un fatto scientificamente inspiegabile che solo la fede può provare.Una volta durante un'eruzione dell'Etna,quando la lava minaccia Catania,fu posto di fronte alla lava il velo di Sant'Agata e la lava si fermò.E a Mompilieri,la statua della Madonna pur essendo rimasta per ben 36 anni sotto 15 metri di roccia lavica e dopo essere stata letteralmente inondata dalla lava è rimasta intatta.Anche a Hiroshima durante il bombardamento U.s.a,l'onda d'urto della bomba atomica passò su una Chiesa,ma incredibilmente la Chiesa irmase intatta e i fedeli non subirono nessuna conseguenza.I mriaocli sono segnali della presenza di Dio,ma la nostra fede deve comunque solo essere in Gesù,colui che crea la fede e la rende perfetta(Ebrei 13,2).Dio vi benedica,Amen.
AREA PERSONALE
TAG
MENU
MARIA SANTISSIMA E I SANTI
Frasi di Sant'Agostino sulla Madre di Dio
"Eccettuata la Santa Vergine - scrive sant'Agostino in uno dei suoi capolavori, intitolato La natura e la Grazia - della quale, per l'onore del Signore, non voglio assolutamente che si faccia questione quando si parla di peccato, poiché come possiamo sapere quale maggiore abbondanza di grazia le sia stata conferita per vincere da ogni parte il peccato, mentre meritò di concepire e partorire colui che è ben certo di non avere alcun peccato?"
"Allora, sotto la croce la riconobbe, lui che da sempre l'aveva conosciuta. E prima che fosse nato da lei, aveva conosciuto la madre nella predestinazione. Prima che, come Dio, egli creasse colei dalla quale doveva essere creato come uomo, conosceva la madre".
Essa è certamente madre delle sue membra, che siamo noi, perché cooperò con la sua carità alla nascita dei fedeli nella chiesa, i quali sono membri di quel capo. Quanto al corpo, poi, essa è madre del capo stesso"
TESTIMONIANZE EUCARISTICHE
In questo piccolo box ho voluto inserire brevemente, una delle maggiori testimonianze cristiane.Ovvero, i miracoli eucaristici.Sono tanti io ne citerò solo alcuni.
Miracolo eucaristico di Lanciano
Siamo nel 750 d.c., un monaco basiliano,aveva dei dubbi circa lil fatto che l'Ostia consacrata diventi il corpo di Cristo.E aveva chiesto a Dio di togliere da lui quel dubbio che gli procurava non pochi problemi.Mentre stava celebrando la Santa Messa,(nella Chiesa di San Francesco), avvenne il miracolo.Mentre ripensava al suo dubbio, ecco che improvvisamente vide il pane trasformarsi in carne e il vino in sangue.Incredibilmente felice, ebbe da Gesù ciò che aveva chiesto in preghiera, Gesù è il pane disceso dal cieloGv 6,32,33.Il monaco dopo aver visto il miracolo chimò i fedeli vicino a sè e disse''Per confondere la mia incredulità, benedetto Dio ha voluto svelarsi in questo Santissimo Sacramento e rendersi visibile ai vostri occhi.Ancora oggi è visibile il miracolo.
Miracolo eucaristico di Asti.
Siamo nell'anno 1535, il miracolo avvenne nella chiesa di San Secondo.Un sacerdote stava celebrando la Santa Messa, nel momento della frazione del pane, da entrambe le parti dellOstia consacrata vide uscire gocce di sangue che caddero sul calice e sulla patena.Il sangue uscito fu tanto che le dita del Sacerdote furono tinte dal sangue.
Miracolo eucaristico di Siena
Siamo nell'Agosto dell'anno 1750.Alcuni ladri entrarono nella Chiesa di San Francesco e rubarono tutte le particole presenti nel Tabernacolo.Furono ritrovatea distanza di alcuni giorni , nella cassetta delle offerte del Santuario di Santa Maria in Provenzano,dopo esser state ripulite, si notò che tutte le particole erano rimaste intatte,ancora oggi le Particole sono conservate.
BIBBIA C.E.I
Cerca nella BIBBIA | ||
|
QUALE è VERAMENTE LA CHIESA FONDATA DA CRISTO,A
Quale è la Chiesa di Cristo?E' possibile indentificarla biblicamente?Questa è una delle domande che più dovrebbe interessarci.La Chiesa di cui parla la
Bibbia è una(Gv 17,11,21), esiste sin dai tempi di Gesù(Lc 6,13-16) ed è fondata su
S.Pietro(Mt 16,16-18).
Fondata sin dai Tempi di Gesù.Domandiamoci alla luce delle sacre scritture quanto tempo
fa fu fondata la Chiesa di Gesù Cristo?Quando Gesù scelse i 12 Apostoli(Lc
6,13-16).L'anno di riferimento il 29 d.c. .Quale Chiesa può vantare una presenza
ininterrotta dall'anno 29 d.c.?Ecco l'elenco delle principali Chiese cristiane e l'anno
di loro fondazione.
Chiesa Cattolica fondazione anno 29 d.c.Chiesa Ortodossa fondazione anno 1054 d.cChiesa Luterana fondazione 1517 d.c.Testimoni di Geova fondazione 1871 d.c.Movimento pentecostale fondazione 1921Movimento neo-penteoctsale fondazione 1974.Guardando questo grafico si vede come
l'unica Chiesa che vanta una presenza ininterrotta dal 29 d.c. sia solo la Chiesa
Cattolica(ciò è confermato dagli storici).Ma c'è un'altra differenza per identificare
la Chiesa di Cristo?Si!Per esempio la Chiesa di Cristo è l'unica ad essere fondata da
Gesù stesso su San Pietro.Le altre sono state fondate senza nessun mandato da parte di
Dio e sono quindi state fondate da uomini.Come disse Gamaliele riguardo alla Chiesa di
Dio''Si alzò allora nel sinedrio un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge,
stimato presso tutto il popolo. Dato ordine di far uscire per un momento gli accusati, disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa
quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si
dispersero e finirono nel nulla.Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a
seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono
dispersi.Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi
uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine
umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a
combattere contro Dio!».
Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero fustigare e ordinarono
loro di non continuare a parlare nel nome di Gesù; quindi li rimisero in libertà.La
stessa Parola di Dio conferma che la Chiesa Cattolica l'unica esistente dall'anno 29
d.c. è opera di Dio.
QUALE è VERAMENTE LA CHIESA FONDATA DA CRISTO, B
La
stessa Parola di Dio conferma che la Chiesa Cattolica l'unica esistente dall'anno 29
d.c. è opera di Dio.
Chiesa Cattolica fondata da Gesù su S.Pietro nel 29 d.c.Chiesa Ortodossa fondata nel 1054 dal Patriarca di Costantinopoli.Chiesa Luterana(la più antica chiesa protestante) fondata da Lutero nel 1517.Testimoni di Geova fondati da Charles Taze Russel nel 1871.Movimento Pentecostale fondato da Smith Wigglesworth nel 1921.Neopentecostalismo fondato da vari personaggi nel 1974.Quale Chiesa fu fondata
direttamente da Gesù su San Pietro(mt 16,16-18)?Solo la Chiesa Cattolica.Tutte le altre
chiese cristiane sono state fondate da uomini a partire da 1054 anni dopo la fondazione
della Chiesa Cattolica.Perchè è importante sapere questo?Perchè Gesù ha detto che
sarebbe rimasto con noi fino alla consumazione dei secoli(Mt 28,20) e ciò implica che
la Chiesa da lui fondata doveva essere presente ininterrotamente dal 29 d.c.
E' interessante notare come le maggiori testimonianza della fede cristiana si trovino
tutte in ambito cattolico.Casa della Sacra Famiglia(Loreto),Sindone di Nostro
Signore(Torino),testimonianza storiche sui santi Pietro e Paolo(Roma),corpo di
S.Marco(Venezia) e potremmo continuare ancora.La Chiesa Cattolica poi è l'unica ad
avere un'organizzazione biblica.A capo della Chiesa vi è il vescovo di Roma,Il
Papa(successore di S.Pietro).Poi vi i Cardinali(Vescovi che ''eleggono'' il Papa)i
Vescovi sono i successori degli Apostoli,poi i Presbiteri(Sacerdoti),poi i
Diaconi).Tutte le altre chiese non comprendono tutte queste caratteristiche sono
fondate o su un gruppo di anziani, o sui presbiteri o sui vescovi ma non comprendono
tutta la struttura biblica.
SANTA CHIARA D'ASSISI
In tutti i tempi l'uomo ha sempre avuto bisogno di uomini e donne che gli indicassero la strada migliore per seguire il bene.Gesù Signore è venuto per annunciarci la Via,Verità e Vita che è egli stesso.Ma la storia della Chiesa Cattolica sin dalle origine ovvero sin dai tempi di Gesù non ha mai smesso di avere esempio di uomini e donne che hanno fatto della loro vita un'imitazione di Cristo ovvero hanno intrapreso la ''Sequela Cristi'' tra queste ricordiamo Santa Chiara d'Assisi.Chiara apparteneva ad una ricchissima e altolocata famiglia.Fu colpita da San Francesco d'Assisi per il modo in cui questo santo(Patrono d'Italia) imitava Cristo e indicava Gesù come ricerca dell'uomo.Santa Chiara fuggì di casa ed andò ad abitare nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli.Qui fu accolta da San Francesco che come segni della sua nuova vita le tagliò i capelli e le diede una tunica.Chiara era colpita dalle prediche di San Francesco che come lei aveva abbandonato le ricchezze e la ricchissima eredità materna per una ricchezza ben più maggiore,ovvero Nostro Signore Gesù Cristo.Dopo poco tempo Agnese sorella di Chiara e la madre Ortolana seguono Chiara nella via della separazione dal mondo e dell'imitazione di Cristo.Attorno a Santa Chiara si formò un gruppo di 50 pie donne che fu il nuclero delle Clarisse fondate da Santa Chiara.Chiara visse 42 anni nella condizione di imitatrice di Cristo e di questi 29 li visse malata.Ma nonostante la malattia, mai cessò di frequentare la Santa Messa,la partecipazione eucaristica e tutti gli offici sacri della fede in Gesù.Una volta non potè andare Messa e ricevette un'Angelo del Signore che la fece partecipare miracolosamente al sacrificio eucaristico.Un'altra volta Papa Gregorio IX le fece visita e le chiese di benedire il pane, appena la santa beneddisse il pane nel pane stesso si impresse una croce.Un'altra volta ancora la santa durante un tentativo dei saraceni di invadere il monastero prese l'Ostensorio con l'Ostia e fece il giro del Monastero, dall'Ostensorio uscì una luce potente che fece fuggire i saraceni dalla paura.Questa santa è un'esempio per noi uomini del 2012 a non vivere per i soldi ma per Cristo.Perchè i soldi si svalutano ma l'amore di Cristo rimane lo stesso per sempre.Tra l'altro Santa Chiara abbandonò le ricchezze(molto cospicue) della famiglia e considerò la povertà come un privilegio, anche quando fu invitata a essere meno rigida con se stessa rifiutò.Seguiamo questa nostra sorella.
LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A FATIMA(PARTE 1)
Fatima è una piccola località del Portogallo centrale.Questo piccolo centro urbano però è famoso in tutto il mondo per le apparizioni della Madonna.Vi sono state in tutto 6 apparizioni.La Madonna secondo quanto ci dice Gesù ha rivelato la verità(che è Gesù) ai piccoli, del resto Gesù stesso ci dice che chi è come un bambino entra nel Regno dei Cieli.I bambini che ricevettero le visioni erano Lucia dos Santos(10 anni all'epoca) e i suoui due cugini (Francisco 9 anni all'epoca) e Giacinta Marto(7 anni all'epoca).Le autorità portoghesi in quel periodo storico avevano imposto l'ateismo di stato e quindi quando sentirono parlare di apparizione della Madonna oltra ad essere scettici furono preoccupati.Nel 1916 un Angelo del Signore ra apparso ben tre volta ai tre veggenti per rivelare loro che la Madonna avrebbe affidato loro dei messaggi.La prima apparizione della Madonna avvene il 13 giugno 1917.I tre bambini stavano pascolando le pecore, quando video una luce simile a quella di un fulmine, pensando che stesse per cominciare un temporale si incamminarono verso casa, ma dopo pochi istanti una luca somigliante a un fulimne li abbagliò e da quella luce appare una belissima Signora.La Signora rivolse queste parole ai piccoli veggenti''Non abbiate paura, non voglio farvi del male, la mia patria è il cielo''.La Signora chiese loro l'offerta di loro stessi a Dio per la conversione dei peccatori e per riparare i peccati degli uomini.La Signora li avvertì che avrebbero dovuto subire molte sofferenze.Ma garantì loro che li avrebbe sostenuti nelle sofferenze chiese di pregare giornalmente il Santo Rosario come arma potente per la pace e contro la guerra.La seconda apparizione avvenne il 13 luglio 1917.In questa apparizione la Signora rivelò a Francesco e Giacinta che loro l'avrebbe subito seguita in Paradiso, mentre Lucia sarebbe rimasta per dare testimonianza dei messaggi.
LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A FATIMA(PARTE 2)
La Signora chiese inoltre di diffondere la devozione al suo Cuore Immacolato.Garantì la sua continua assistenza a Lucia, e fece vere un cuore pieno di spine a simboleggiare i peccati degli uomini.Nella terza apparizione, la Signora promise un grande miracolo pubblico per ottobre e de rivelare la sua identità e le sue intenzioni.Raccomandò ai tre piccoli veggenti di fare sacrifici per i peccatori e insegnò loro questa preghiera ''Gesù è per amore vostro,per la covnersione dei peccatori e in riparazione dei loro peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria''.Inoltre la Signora fece vere loro l'inferno e disse che molte anime vi vanno.Inoltre disse che la guerra sarebbe finita presto(cosa che si avverò 1 anno dopo), ma che se gli uomini non avrebbero cessato di offendere Dio sarebbe scoppiata una guerra ancora più grande(cosa che avvenne nel 1939-1945), e che gli errori e l'ateismo sarebbero dilagati nel mondo.Inoltre chiese che nel Santo Rosario fosse inserita questa preghiera ''O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno e porta in cielo tutte le anime, sopratutto le più bisognose della tua misericordia''.Nella quarta apparizioni la Madonna oltre ad annunciare il miracolo per ottobre chiese che le fosse costruita una cappella sul luogo delle apparizioni.La quinta apparizione avvenne il 13 di settembre del 1917.In questa apparizione chise sacrifici pèer i peccatori, e avvertì che molte anime vanno all'inferno.Nella sesta e ultima apparizione avvenne il miracolo del sole.Il sole davanti a 70.000(tra cui molti atei andati lì per sfidare le apparizioni'', cominciò a ''danzare'', sembrava che si stacasse dal cielo per precipitare sulla terra e prendeva vari colori.Molti atei che erano andati per prender ein giro le apparizioni inginocchiati chiedevano perdono a Dio.I tre veggenti videro vicino al Sole, Gesù,Giuseppe e Maria che benedicvano l'umanità.Tuttò ciò che la Vergine rivelò si compì nei minimi dettagli.Oggi come sempre la Madonna ci chiede di stare nell'unica Chiesa fondata da Gesù, la Chiesa Cattolica.
Messaggi di Dicembre 2015
Post n°56 pubblicato il 27 Dicembre 2015 da tebtrinacriabra
Cose di famiglia
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo, restarono stupiti, e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. Ed egli rispose loro: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. (Lc 2, 41-52).
°°°°°°°
Dopo aver contemplato nel Presepe la Famiglia concepita da Dio come sacramento dell’amore, ecco che ci troviamo a osservarne la crescita, con un padre e una madre trepidanti per le prodezze del figlio. Noi siamo portati a pensare che la Sacra Famiglia sia stata risparmiata dalle difficoltà comuni, che sia stata sempre impregnata di una comprensione reciproca da favola, idilliaca, ma non è così. Forse di proposito Luca non indica Giuseppe e Maria per nome, perché possano rappresentare tutti i padri e le madri che si trovano disorientati di fronte a certe scelte incomprensibili di un figlio ancora adolescente. L’unico nome che campeggia in questo brano è quello di Gesù perché è il vero protagonista di questa famiglia. Egli non ha ancora tredici anni, eppure si comporta come un adulto allontanandosi dai genitori senza consultarli. E’ consapevole della sua missione, il suo “salire” a Gerusalemme denuncia il desiderio di compierla e di sostare nel Tempio, luogo in cui si parla delle cose del Padre suo. A dispetto di coloro che pensano che Gesù abbia compreso la sua missione a poco a poco, come un comune mortale, Egli dimostra di sapere bene fin dall’inizio cos’è venuto a fare sulla terra e, nella risposta alla madre, rivela chiaramente di sapere chi è il suo vero Padre. In Lui è già viva l’ansia di iniziare il suo lavoro e quindi sta “in mezzo ai dottori” a discutere sulla Parola, ad ammaestrare nella verità. Egli è a Gerusalemme dove tutto deve essere portato a compimento, dove “salirà” sulla croce. Per tre giorni rimane nascosto ai genitori e ai parenti, così come per tre giorni dovrà sostare nel ventre della terra causando paura e disperazione nei suoi discepoli che temeranno d’averlo perduto per sempre. E’ qui la prima rivelazione della figliolanza divina, in questo sorprendente quanto austero rimprovero del fanciullo Gesù: “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”, come sarà l’offerta sulla Croce : “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23, 46) e l’annuncio consegnato alla Maddalena, inviata a informare gli apostoli della sua Resurrezione: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro” (Gv 20, 17), dopo aver assolto in pieno il suo compito accogliendo gli uomini nel seno della sua Famiglia, quella eterna. Però mancano circa trent’anni perché si avveri il desiderio di questo ragazzo che lascia di stucco l’uomo e la donna cui è stato affidato per introdurlo nel mondo fisico, un giovinetto che tutti conoscono come il figlio un po’ strano di un carpentiere. Ora deve rientrare nella famiglia terrena, scendere nella carne e tornare a Nazareth, dove l’aspetta la vita semplice e ordinaria di un adolescente qualsiasi, uno che deve stare sottomesso all’autorità dei genitori e imparare il mestiere del padre. Come tale, deve continuare ad assumere su di sé tutte le caratteristiche di un uomo normale, mostrando agli occhi del mondo come un bambino debba crescere, in seno alla famiglia, in sapienza e grazia secondo il disegno di Dio. La famiglia di Nazareth è di esempio a tutte le altre, non perché viva nella straordinarietà del divino, ma perché santifica l’ordinarietà del terreno. Giuseppe e Maria non capiscono cosa debba fare Gesù, lo contemplano mentre nasconde la sua divinità in una carne simile alla loro e ne sconoscono il futuro. Maria deve fidarsi del mistero ricevuto durante una visione e Giuseppe non deve dubitare di un sogno. Qualcosa di simile, anche se in versione ridotta, accade in ogni famiglia. In fondo, in ogni figlio è nascosto un mistero. Nel pargolo che sgambetta fra i merletti della culla sotto gli occhi compiaciuti dei genitori, è nascosto il progetto di Dio, adatto proprio a quel bimbetto, cucito con arte sul suo DNA, unico e irripetibile. Forse loro aspettano che il figliolino realizzi i sogni che non hanno potuto soddisfare da se stessi, forse si stupiranno di scoprire dopo qualche anno che le tendenze di quel figlio sono molto lontane dalle loro aspettative e ne saranno contrariati. Molti genitori fanno di tutto per formare i figli a loro somiglianza e in questo modo ostacolano il progetto divino. Ma guardiamo all’esempio della Sacra Famiglia, tessuto di silenzio e attesa. I figli appartengono a Dio, solo a Lui! Ogni bimbo che nasce ha una missione da svolgere e padri e madri, che ne sono i custodi, devono prenderne atto e, pur non comprendendo, devono adoperarsi per facilitarne il cammino, difendendolo anche dalle intrusioni delle mentalità avverse. Può così verificarsi il caso di una ragazza che ha lo spirito della missione e intende partire verso luoghi lontani e pericolosi, anche se i genitori hanno sempre svolto la loro vita nel piccolo paesello in cui sono nati, senza avere mai la curiosità di fare qualche esperienza al di fuori di esso. E può succedere persino che un personaggio ricco e potente debba rassegnarsi ad accettare la decisione di un figlio che rifiuta di studiare perché il suo vero interesse è lavorare per fare splendere le strade della sua città. Diventare missionari oppure operatori ecologici, o qualsiasi altra cosa, ha la stessa importanza agli occhi di Dio, perché non è il guadagno o la stima altrui a nobilitare l’uomo, bensì l’amore e la donazione di se stessi per il bene e la gioia del prossimo. Nessun essere umano dovrebbe essere ostacolato nello svolgimento della missione che il Padre gli ha affidato. Probabilmente sta in certi ostacoli subiti in gioventù la spiegazione di tante insoddisfazioni e inquietudini. |
Post n°55 pubblicato il 24 Dicembre 2015 da tebtrinacriabra
|
Post n°54 pubblicato il 23 Dicembre 2015 da tebtrinacriabra
E' NATO!
I giorni che ci avvicinano al Natale dovrebbero far crescere nei cuori quel senso di attesa che riempie il petto della donna che porta in grembo un figlio. Un'attesa trepida, fatta di speranza e preoccupazione per lo stato di salute del proprio bambino. Bello indugiare in quella mezzanotte magnifica, ora scelta dalla Chiesa per renderci più concreto un fatto cui non abbiamo assistito, ma che ha sconvolto il mondo fino a oggi. La domanda è: noi, gente smaliziata del ventunesimo secolo, ci lasciamo sconvolgere da questa nascita o viviamo il tutto come una bella tradizione che ci distingue dalle popolazioni non cristiane? Ci lasciamo stupire da quest'evento come i pastori di quella notte, assurda se guardata con occhi umani? Quegli uomini, giudicati impuri dai loro contemporanei, esclusi dalla vita sociale e religiosa del tempo, rimasero abbagliati da una luce. Poveri e analfabeti, ultimi fra gli ultimi, furono proprio loro i prescelti da Dio, mandati per primi ad adorare il Salvatore. Li immagino lì in aperta campagna, esterrefatti e senza parole, alzarsi lentamente e muoversi come in sogno e senza commentare. Non pensarono neanche che per legge non avrebbero potuto avvicinarsi ad alcunché di sacro, presero qualcosa di ciò che avevano a disposizione e si incamminarono, ancora ipnotizzati da quella luce. Quando giunsero a destinazione, sempre più sbalorditi, si inginocchiarono ammutoliti dinanzi a un bambino che non aveva niente di diverso dai piccoli messi al mondo dalle loro donne. Ma non fecero paragoni, non si chiesero, alla maniera dei sapienti, come un pargolo, che non aveva avuto neanche una casa decorosa per nascere né pannicelli signorili, potesse essere il loro salvatore, il Cristo Signore. Dovevano amarlo o averne paura? Non si chiesero neanche questo, erano persone semplici, erano i piccoli di Dio. Non riesco a immaginare come il nostro animo possa essere simile al loro. Siamo persone istruite, intelligenti, abbiamo tante distrazioni e il silenzio in cui i pastori vivevano, sprofondati nella quiete della natura e lontani dalla società turbolenta, non sappiamo neanche cosa sia. Noi abbiamo perso la facoltà di stupirci e restare in silenzio. Ma il Signore Gesù parla in quella condizione. Forse per questo non ci meravigliamo più, perché non lo sentiamo. Ed è un vero peccato! Neanche possiamo immaginare l'incanto del rapimento celeste che perdiamo.
|
Post n°53 pubblicato il 21 Dicembre 2015 da tebtrinacriabra
Gesù è nato il 25 dicembre? http://archiviostorico.corriere.it/2003/luglio/09/Gesu_nacque_davvero_quel_dicembre_co_0_030709004.shtml |
Post n°52 pubblicato il 19 Dicembre 2015 da tebtrinacriabra
Benedetta tu
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto" (Lc 1, 39-45).
°°°°°°°
Maria "si alzò". Questa è la posizione della persona piena di Spirito Santo. Non è nelle sue intenzioni rimanere seduta, riposare, perché sa che c'è sempre chi ha bisogno di qualcosa, un aiuto, un po' di ascolto, un pizzico d'affetto. Elisabetta era in avanzato stato di gravidanza, era anziana e Maria era sicura che aveva bisogno di essere aiutata. Anche lei era incinta e il viaggio che affrontava, lungo e difficoltoso, avrebbe potuto mettere in pericolo il bimbo che portava in grembo. Un'altra donna avrebbe fatto questo ragionamento, ma Maria era tranquilla, perché sapeva che l'esserino che portava in grembo era voluto da Dio e Dio porta sempre a termine le opere che incomincia. Andò dunque Maria, senza indugio, felice di poter essere utile secondo la volontà del suo Signore ed era tanta la sua gioia che non vide nemmeno il padrone di casa, Zaccaria, cui avrebbe dovuto rivolgere il saluto per primo. Non aveva occhi che per la cugina alla quale fu legata subito dall'afflato dello Spirito Santo. Due donne in attesa, una di fronte all'altra, l'una madre del Salvatore e l'altra del suo profeta, fuse entrambe nella luce di Dio che le avvolgeva e le compenetrava fin quasi a far comunicare i due bambini, ancora racchiusi nei loro grembi. Non erano indovine: l'Angelo Gabriele aveva rivelato a Maria il mistero grande di cui sarebbe stata portatrice e lo Spirito Santo aveva avvolto Elisabetta rivelandole che la cugina era la madre del suo Signore. L'anziana donna si lasciò impregnare dallo Spirito in profondità, tanto che il bambino sussultò, forse già consapevole di dover essere il precursore del Messia e lei stessa benedisse la Madonna con le parole che ispirarono poi la dolce preghiera dell'Ave Maria. La proclamò beata, non perché fosse la madre di Gesù, ma perché aveva creduto. Aveva creduto a tal punto da correre il rischio di essere lapidata, perché questo era il destino delle ragazze che concepivano fuori del matrimonio. Aveva creduto così pienamente da intraprendere senza esitazione un viaggio pericoloso perché sapeva che niente avrebbe potuto strappare quel bimbo dal suo ventre. Il segreto di tutto ciò era chiuso in una parolina che si pronunzia con un suono lungo quanto un respiro: SI'! Ma è un respiro che cambia tutta la vita, che stravolge ogni situazione, che cambia perfino i colori di ciò che ci circonda. Con un "sì" di quella portata, si rinnega tutto ciò che prima ci affascinava, si abbandonano i progetti ritenuti di estrema importanza, si dimenticano le esperienze che in tempi precedenti ci avevano dato qualche mollica di allegria. Le molliche si disperdono facilmente, vengono disciolte da poche gocce d'acqua o digerite in un batter d'occhio. E dopo? Dopo tornano le difficoltà, le invidie, le divisioni, le ansie e con esse la fatica per nasconderle o camuffarle e trascinare una vita che non dà soddisfazione. Tutto questo avviene nelle anime che percorrono la loro strada senza Dio. Esse annaspano in un mare oppresso da una nebbia intensa che nasconde i pericoli, per poi abbatterli su di loro all'improvviso, privandole anche dei mezzi di difesa. Chi si trova in questa infelice condizione, cerca in tutti i modi di porvi rimedio e si affanna a cercare una valvola di sfogo per la sua anima sofferente, vagando per strade diverse, il lavoro, le amicizie influenti, la famiglia magari allargata, la politica, nei casi peggiori la dipendenza da droghe, alcol, internet. Tutte strade asfaltate dall'uomo, destinate all'usura del tempo, nella maggior parte dei casi brevissimo. Ben diversa è la strada progettata dal Padre che ha un disegno ben definito per ognuno dei suoi figli. Camminando su questa strada, per quanto irta e difficile possa essere, come certamente fu quella percorsa da Maria, nell'adempimento della volontà divina si viene immersi nella luce dello Spirito Santo che ci fa gustare la gioia piena e ci conduce verso spazi sconfinati d'amore per gli altri, in cui l'anima sarà affrancata dalla schiavitù della mentalità mondana e troverà riposo. Ma dovrà pronunziare quel "sì", dovrà respirarlo a pieni polmoni, dovrà rivestirsene come d'una veste pregiata. Non è andando in chiesa che si dice il sì fatidico, ma lasciandosi abbracciare dalla croce del Cristo che genera in noi germi di passione per i fratelli verso cui saremo spinti "in fretta" con le mani tese. L'andare in chiesa è il principio di un cambiamento, il sostegno per la perseveranza, il completamento di un programma di adesione a Cristo. Può sembrare strano parlare della croce in un periodo in cui si contempla la gestazione di Maria e la nascita di Gesù, ma in realtà Gesù abbraccia la sua croce già dai primi palpiti, proprio Lui, Dio, che si spoglia per vestirsi di carne mortale, che nasce nel bisogno, che cresce come un ragazzo qualsiasi, anonimo e sottomesso, che percorre strade polverose senza avere spesso un giaciglio per dormire e andare in fretta a Gerusalemme dove la sua croce arriverà al suo compimento. E quella croce fu il trono da cui governerà il Regno nei secoli dei secoli. Anche per Gesù ci fu un sì totale, proferito dall'eternità fino al "Tutto è compiuto" (Gv 19, 30). Non ci sono dubbi, il sì che dobbiamo pronunziare deve essere totale e impavido, anche se deve attraversare sentieri scoscesi, un sì sicuro di essere nel cuore del Padre che ha già confezionato la corona di gloria per chi l'ha detto con convinzione, un sì che allargherà i confini del Regno strappando al nemico anime prima senza speranza.
|
Post n°51 pubblicato il 13 Dicembre 2015 da tebtrinacriabra
Oggi la Chiesa Cattolica fa memoria liturgica di Santa Lucia
|
Post n°50 pubblicato il 12 Dicembre 2015 da tebtrinacriabra
'Che fare'' di Rosy CHE FARE?
In quel tempo, le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella (Lc 3, 10-18).
°°°°°°°
Ricordo sempre il racconto di un'amica che si era recata in Africa e ne era tornata edificata, ma soprattutto mortificata, perché era stata costretta suo malgrado ad apprendere una lezione d'amore che mai avrebbe sospettato. Si trovava in un villaggio dove la povertà , realtà tangibile, era l'unica luce che teneva sveglio un nugolo di ragazzetti magri e tristi. Lei non mangiava dal mattino e aveva fame, ma non aveva dove nascondersi per consumare il cibo che aveva con sé. Così lo tirò fuori dallo zaino per zittire il richiamo dello stomaco, ma sentendo sulla pelle lo sguardo di una dozzina di pupille affamate, non riuscì a mangiare e offrì un pezzo del suo pasto ad uno di loro pensando che sarebbe scappato col suo bottino. Con suo grande stupore, vide che gli altri bambini si erano disposti in riga e il favorito divideva quel pane ormai raffermo dandone un pezzetto a ognuno e serbando l'ultimo per sé. Quella lezione pratica d'amore ebbe per lei un valore superiore a tutte le omelie che aveva ascoltato e a tutti i pasti da lei stessa confezionati nella Caritas parrocchiale usando il superfluo donato dai fedeli. Ma conservo nel cuore altri ricordi: matrimoni, cenoni, anniversari e così via. Tavole imbandite d'ogni pietanza fino al voltastomaco e occhi famelici di tipi dalle pance prominenti e donne strette da busti elastici fino a far rientrare il grasso fra le costole, mentre ragazzine in linea fanno già i calcoli delle calorie per smaltire il superfluo nei giorni successivi. Se poi il banchetto è organizzato a buffet, ecco che, mentre con parole e sorrisi si ostenta un nobile distacco, gli occhi si allungano a valutare le varie leccornie, per poi gettarsi all'arrembaggio e aprirsi un varco a colpi di gomito. Un contrasto stridente nel quale è impresa ardua inserire la voce di Giovanni che risponde alle domande del popolo con proposte di amore, onestà, rispetto dell'altro. Ammonimenti su fatti concreti, non sospiri, spalle ricurve e dolci parole rivolte a un Dio fatto a nostra immagine e somiglianza. Il cristiano è una creatura fatta a immagine di Cristo, ben eretta, con gli occhi rivolti al cielo, i piedi saldamente poggiati a terra e le braccia allargate con le mani tese verso i fratelli. A guardarlo bene, è un crocifisso umano che vive una vita nuova alimentata dall'amore di Cristo che non si è limitato a stare unito al Padre nelle sue notti di preghiera, ma si è donato concretamente all'uomo con la sua carne martoriata. Dobbiamo farci martirizzare? Non è detto che questo non ci venga richiesto un giorno, tanti nostri fratelli stanno già ricevendo il battesimo di sangue, ma per il momento ci viene consegnato un compito molto leggero al confronto: dare una parte del nostro vestiario a chi è nudo, cercare di non rimpinzarsi per avere di che sfamare l'affamato, condividere cioè i doni che il Signore ci ha dato in gestione. Non è necessario fare gesti clamorosi o atti eroici. Basta alleggerire l'armadio di qualcuno dei nostri giubbotti per sostituire qualche giacchetta sdrucita; non occorre avere un paio di scarpe per ogni vestito, ci sono quelli che camminano con scarpe dalle bocche aperte; non sprecare il cibo per riempire sacchi d'immondizia, è sufficiente comprare meno vivande per noi e qualcuna per chi ha fame. Si tratta semplicemente di condivisione, così come si fa all'interno della propria famiglia, poiché, alla fin fine, facciamo tutti parte di un'unica famiglia, la famiglia di Dio Padre. Amore è non approfittare della propria posizione per vessare i propri simili, è non frodare chi si fida o chi è ingenuo, è sacrificare un po' di tempo dedicato ai nostri hobby per donare compagnia a un anziano solo, o aiuto a un bambino che ha difficoltà a scuola, o affrontare la fila nello studio medico per la prescrizione dei farmaci di un malato, solo per evitargli il disagio della sala d'aspetto. Amore è anche annunziare il Vangelo con le parole e la vita, perdonare chi ci rende la vita difficile, spiegare la Parola per ispirare gli altri a immergersi nel mare ineffabile della misericordia del Padre, perché "gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt 10, 8). Noi siamo la "sposa" e Gesù è lo Sposo. La sposa fa grandi preparativi prima di presentarsi al suo sposo per essergli gradita, per mostrargli quanto apprezzi le sue attenzioni e pure perché lui possa vantarsene con gli amici. Quanto più noi dobbiamo preparare la nostra anima per il grande incontro! Ogni manifestazione d'amore per gli altri è una perla preziosa che adorna il nostro spirito per quel giorno benedetto.
Giovanni era innamorato della proposta divina, come tutti i profeti che l'avevano preceduto, e non faceva altro che mettere ogni individuo di fronte alla propria coscienza, perché nella coscienza è già impressa la legge dell'amore divino, offuscata dall'egoismo umano. I Giudei percepirono che annunziava qualcosa di veramente grande e nel profondo del cuore decisero di farne parte. Per questo chiedevano: "Che dobbiamo fare?".Anche noi dobbiamo farci la stessa domanda con trasporto, senza paura, perché non c'è bisogno di stravolgere la nostra vita, basta orientare tutto verso la Luce che dà la Gioia e se non conosciamo esattamente qual è il punto cardinale verso cui volgerci, guardiamo la bussola, cioè il fratello carente in qualcosa, e nel servizio a lui scopriremo l'orientamento giusto e saremo avvolti dal sorriso di Dio.
|
Post n°49 pubblicato il 07 Dicembre 2015 da tebtrinacriabra
Oggi (8 dicembre) la Chiesa Cattolica festeggia l'Immacolata Concezione.Il dogma dell'Immacolata Concezione venne istituito da Papa Pio IX l'8 dicembre 1854.la Madonna nacque senza il peccato originale(fu concepita appunto in modo puro immacolato).La Madre di Dio esisteva nella mente di Dio dall'eternità.D'altronde Dio quando scelse di inviare il suo Figlio Gesù,scelse una creatura che doveva essere immune dal peccato,per questo noi cattolici veneriamo in modo particolare la Madonna.C'è da dire che anche se il dogma venne istituito soltanto nel 1854,in effetti i cristiani sin dai primi secoli avevano ''istituito'' questo dogma,Papa Pio IX non fece altro che renderlo pubblico.La Madonna nelle apprizioni di Lourdes del 1858 confermò il dogma presentandosi come ''l'Immacolata Concezione''.La Vergine aveva profetizzato l'istituzione del dogma a Madre Mariana nel 15° secolo.Desidero fare una cronologia della missione della Madonna nella Bibbia Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
|
Post n°48 pubblicato il 06 Dicembre 2015 da tebtrinacriabra
Preparate la via
Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell'Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa , la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: "Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!" (Lc 3, 1-6).
°°°°°°°
Che strano quest'elenco di pezzi da novanta che vanno dall'imperatore romano, ben lontano dalla Palestina, ai sommi sacerdoti, dai quali dipendeva la vita spirituale, e non solo, dei Giudei. Sembrerebbe fuori luogo, ma forse Luca, nominando personaggi storici, vuole sottolineare la veridicità degli avvenimenti. Fra questi avvenimenti ci sono le urla di una figura alquanto bizzarra, Giovanni, l'ultimo profeta che sta a cavallo fra il vecchio e il nuovo: come gli antichi profeti, richiama il popolo al pentimento e alla conversione, ma è anche il precursore, colui che annunzia la venuta imminente del Salvatore. Lo fa nel deserto, luogo in cui Dio aveva portato i suoi figli per fortificarli e purificarli prima di farli entrare nella terra promessa, luogo in cui Gesù stesso si ritirerà per sperimentare la tentazione e vincerla, prima di iniziare la sua missione. Questo ci fa capire che non può essere una condizione di agiatezza e rilassamento a favorire il cammino cristiano, ma sono le difficoltà e la privazione a far crescere un'anima che aspira a conoscere il proprio Dio e forgiarla per compiere la Sua volontà, esclusivamente per la Sua gloria, mai per soddisfare voglie di vanità. Non è per niente facile questa impresa, per quanto possa esserne forte il desiderio, perché i drappi colorati e olezzanti che Satana ci sventola sotto il naso, anzi dinanzi agli occhi spirituali, confondono e nascondono l'amore del Padre e hanno anche il potere di camuffare il male col bene, cosicché il cristiano sprovveduto non comprende più niente. In tale miserevole condizione, il poveraccio, essendo il male offerto su un piatto d'argento, bene edulcorato e mascherato, cade facilmente nella trappola e, ciò che è peggio, non ne è consapevole. Bisogna faticare non poco per essere in grado di smascherare il nemico e allenarsi senza sosta per raggiungere il traguardo della santità. L'anima si trova costantemente in un terreno scosceso, pieno di alture difficili da scalare e burroni in cui rischia di precipitare. Il deserto sembra essere il luogo ideale per imparare a riconoscere tutti i pericoli e superarli. Non ci sono distrazioni, solo il silenzio che però non spinge il nemico a tacere. Tutt'altro! Egli, schiumante di rabbia, si scatena con più furore, perché non può servirsi dei piaceri del mondo come azioni di disturbo, ma deve sforzarsi a più non posso per rendere più appetibili i ricordi delle spensieratezze vissute e più esasperanti le contrarietà sopportate nelle tempeste dell'esistenza. Non si possono, tuttavia, vincere le battaglie contro le voglie del proprio intimo e le seduzioni provenienti dall'esterno, se prima non ci si prepara a discernere la volontà del Padre dalla nostra e persino da quella del malvagio. Questo si può realizzare solo nella quiete del distacco da tutto, mettendo a tacere le voci esterne e interne a noi. E' veramente necessario il silenzio, perché questo è lo stato in cui Dio parla al cuore. Dove c'è frastuono, non si può udire la musica della Parola; dove mille immagini passano dinanzi agli occhi, non si può contemplare la Croce; dove c'è il divertimento futile, si dilapida la gioia profonda e perenne, anche se non visibile; se si ama il tempo, non si percepisce l'eternità; se si è gelosi del proprio spazio, non si può spaziare nell'infinito.
C'è un gran lavoro da fare nella nostra anima, c'è da spianare un terreno aspro, fatto di odio e voglia di vendetta, e brullo, perché non irrigato dalle lacrime del pentimento; c'è da colmare fossati enormi con opere di solidarietà materiale e spirituale che spesso trascuriamo; c'è da dissodare zolle dure quanto tutta la nostra vita per coltivare il giardino interiore ricevuto dal Creatore. Se imitiamo Giovanni che continua a sgolarsi nei secoli per ammorbidirci il cuore e forse non è ancora riuscito a farsi sentire, se prepariamo la via per percorrere la verità che ci porta alla vita, se accogliamo quel Bambino speciale che si prenderà cura di noi, nutrendoci con la Sua parola fino a farci apprezzare persino la Sua stessa croce, non c'è da dubitare che diventeremo missionari di un deserto destinato a fiorire.
|
Post n°47 pubblicato il 02 Dicembre 2015 da tebtrinacriabra
e13 Novembre
Il cristiano non è del mondo, ma vive nel mondo che gli è stato affidato, sia come creato che come umanità. Come a dire che non appartiene al mondo, ma il mondo gli appartiene. Non ci si può dunque chiudere in un universo privato, fatto di preghiere distaccate e sterili. Bisogna aprire gli occhi e il cuore. Il Papa ogni giorno ci mostra lo stile proprio del cristiano vero, uomo deciso che lotta il male con metodi di pace. Il male ci ha dichiarato guerra, una guerra diversa da tutte quelle che l'umanità ha conosciuto, nuova, subdola e più pericolosa di qualsiasi altra perché ne impedisce la difesa. Si serve di giovani svuotati di qualsiasi valore, pronti a lasciarsi riempire da ideali falsi e malevoli, imbottiti di filosofie di morte e falsa onnipotenza. Ma si serve soprattutto di individui in giacca e cravatta, ossequiati e invidiati per le loro posizioni, uomini di governi potenti che da secoli sfruttano le risorse dei popoli poveri, mantenendoli nell'estrema miseria e che, mentre dicono di lavorare per il bene dei popoli, sottobanco proteggono le lobby dei mercanti di morte, fabbricanti di armi che devono essere vendute e quindi usate, per poterne produrre altre e guadagnare nel più scandaloso dei modi sul sangue della gente. Di chi è la colpa più grande? Senza dubbio dei gentiluomini benvestiti di cui sopra, al cui confronto i sepolcri imbiancati che indicava Gesù erano angioletti dalle alucce un po' spennacchiate. Il 13 Novembre come l'11 Settembre? Nessuno lo può negare. In ambedue i casi, è stata colpita la civiltà e, a dirla tutta, la religione è stata solo la copertura. Sono cambiati i nomi, allora Al Qaeda e ora ISIS, ma la sostanza è la stessa o quasi. I mass media si stanno sgolando a parlare della Francia, patria della cultura. In tutti i canali si sente cantare la Marsigliese. Okay, ci sta! Ma . . . tutti gli altri attentati in diverse parti del mondo, dove li gettiamo? Quando ci fu l'attentato al giornale Charlie Hebdo, celebrato fino all'impossibile, in contemporanea ci fu l'attentato in Nigeria con 2000 morti, appena accennato. Adesso, mentre si continuano a glorificare le vittime di Parigi, vengono dimenticate le vittime del Mali, della Nigeria e altri stati, appena segnalate. Ci sono forse uomini di serie A e serie B? Questo è vergognoso. E' giusto desiderare di difendersi, ma la guerra deve cambiare vestito. Le bombe non fanno altro che uccidere altri innocenti e la diplomazia non serve a molto perché è falsa e il nemico non ha faccia. Allora? Piangiamo? Non serve. Allora, preghiera sincera e resistenza alla Gandhi.
|
INFO
IL GIUSTO POSTO ALLE FESTE
Nella nostra società siamo ormai abituati a pensare che determinate feste hanno solo un significato simbolico e le ricordiamo non già per quello che sono ma come feste(utili per far riposare chi lavora) ma come cristiani e italiani dobbiamo dare un giusto valore alle feste cristiane, perchè anche chi non crede trova in queste feste le tradizioni dei suoi antenati e chi crede ha basata la sua fede proprio in queste feste.
.
Natale.A Natale si ricorda la nascita di Nostro Signore Gesù Cristo, nato per morire per i nostri peccati e per portarci con lui in Paradiso.Oggi la società fa di natale una festa che si ricorda per l'albero, per i regali ecc.Natale è la celebrazione della nascita di Cristo cerchiamo di andare a Messa tutte le domeniche e di non abbandonare mai la Santa Messa che è ricordo del sacrifico di Cristo.Ricordiamo il Natale per quello che è la nascita di Cristo.
Epifania.E' il giorno della manifestazione della Teofania, ovvero la manifestazione di Dio in Gesù Cristo.Non è la Befana che è un'invenzione pagana, per carità una bella tradizione ma l'Epifania è l'Epifania non la befana.
Pasqua.A Pasqua si celebra la risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.Pasqua non è l'uovo di pasqua.L'uovo è un simbolo pagano.Gesù è morto per condurci alla vita eterna.
Lunedì dell'Angelo.Il Lunedì dell'Angelo è il ricordo dell'Angelo che annunziò alle donne che Gesù era risorto..Ma oggi lo chiamiamo pasquetta.No signori.Non facciamo rubare le tradizioni.Come dice un famoso detto ''Un popolo che non ricorda il proprio passato è un popolo senza futuro''.La tradizione ci rende più consapevoli di noi stessi come singoli e come famiglie.
Ognissanti.Ognissanti è il giorno in cui si ricordano tutti i santi ed è preceduto dal giorno in cui si ricordano i nostri fratelli defunti.Oggi la società su ispirazione della massoneria cerca di far sparire le tradizione cristiane, infatti ci vogliono inculcare halloween.Halloween è celebrare le streghe(quindi una leggenda di cattivo gusto).Cosa si insegna ai bambini ad amare le streghe(simbolo del male)?Riscopriamo o scopriamo il valore delle tradizione cristiane antiche ma sempre nuova.
Dio e la Madonna vi benedicano,Amen!
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
VERSETTI CON FRASI DI NOSTRO SIGNORE GESù CRISTO
''Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito,perchè chiunque crede in
lui non muoia, ma abbia la vita eterna''
''Io sono la luce del mondo;chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita''
''.Io sono il buon pastore,
conosce le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre;
e ofro la vita per le pecore''
''Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perchè saranno consolati.
Beati i miti perchè erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perchè saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perchè troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,perchè saranno
chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per causa della
giustizia, perchè di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quanto vi insulteranno, vi perseguiteranno e,
mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per
causa mia.Rallegratevi ed esultate, perchè grande è
la vostra ricompensa nei cieli.Così infatti hanno
perseguitato i profeti prima di voi''
''Avete inteso che fu detto:Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico;
ma io vi dico:amate i vostri nemici e pregate per i vostri
persecutori,perchè siate figli del Padre vostro celeste,
che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i
buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete?...
Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste''
''(Durante la crocifissione), Gesù diceva:Padre, perdonali, perchè non sanno quello che fanno''
PREGHIERA A MARIA SANTISSIMA
Maria, Madre di Gesù dammi il tuo cuore così bello, così puro così immacolato
così pieno d'amore e d'umiltà affinchè io possa ricevere Gesù nel pane
della vita, amarlo come tu lo hai amato e servirlo nelle sembianze dei più poveri tra i poveri
amen.
Madre Teresa di Calcutta
IL DONO DELLE LINGUE OGGI è BIBLICO? PARTE 1
Nelle comunità pentecostali e neo-pentecostali la risposta è affermativa.Ma per noi Cattolici?Noi basiamo la nostra fede in Gesù Cristo e nella sua Parola.Il dono delle lingue è uno dei doni citati da San Paolo nella prima epistola ai corinzi.Infatti l'Apostolo dice che lo Spirito Santo dava dei doni a chi di profezia a chi doni dele lingue ecc(vedi 1 Corinzi 12,10).Ma quando avvenne la prima discesa dello Spirito Santo?Avvenne il giorno di Pentecoste dell'anno 35 d.c(circa).In Atti degli Apostoli troviamo scritto:''Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio»''Atti 2,1-11.Come abbiamo visto lo Spirito Santo scese sui 120 Apostoli e discepoli tra i quali vi era la Madre di Dio.Lo Spirito scese su tutti non su alcuni.Inoltre tutti parlavano lingue conosciute, non dicevano parole incomprensibili.Ma a cosa serviva questo dono?Serviva come segno ai non credenti per la loro conversione(Vedi 1 Corinzi 14,22).Infatti lo Spirito Santo quando scendeva sui credenti scendeva su tutti e convertiva coloro che non credevano Atti 10,44).E' importante sottolineare che se c'era davvero l'azione dello Spirito di Dio vi doveva essere almeno un'interprete''uando si parla con il dono delle lingue, siano in due o al massimo in tre a parlare, e per ordine; uno poi faccia da interprete. Se non vi è chi interpreta, ciascuno di essi taccia nell'assemblea e parli solo a se stesso e a Dio''.1 Corinzi 14,27,28.Quindi se non c'era alcun interprete non si doveva parlare in lingue.Ma queso avviene nelle comunità pentecostalie neo-pentecostali?No!Inoltre il dono delle lingue non consisteva in borbotti o suoni sconnessi ma in lingue eistenti(vedi 1 Corinzi 14,9,10).Ma come mai nella Chiesa Cattolica che è la Chiesa del Dio vivente (1 Timeteo 3,15) non si parla più in lingue?La risposta c'è la fornisce la Parola del Signore ''1Corinzi 13:8 La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto''.1 Corinzi 14,8-12.
IL DONO DELLE LINGUE OGGI è BIBLICO?PARTE 2
Il dono delle lingue è cessato ma quando?Quando si raggiunse la perfezione, cioè quando la Chiesa cresceva come numero di credenti e quando la Chiesa era più ''adulta'' nelle cose che riguardano Cristo.Ma allora i doni delle lingue che avvengono oggi in che cosa consistono?Purtroppo consistono in borbottii o parole sconnesse.Per esempio potrette sentire persone che dicono Rammayah Jesus(una parola in ebraico e una in inglese, quando il nome di Gesù in ebraico è Yehoshuà).Ma verificiamo la condizione della Chiesa primitiva con le chiese pentecostali e neo pentecostali.
La Chiesa era un'anima sola''La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuore solo e un'anima sola''Atti 4,32, secondo quanto Gesù aveva chiesto aL Padre(Giovanni 17,11,21).Le chiese protestanti sono divise in 6 correnti a loro volta divise in 20.000 chiese ognuna in antitesi all'altra e divise al loro interno, inoltre nei neo-penteocstali vi è una corrente che non riconosce la divinità di Cristo.
Nella Chiesa anche attraverso il dono delle lingue vi erano numerose conversioni(Atti 10,44.Nelle chiese protestanti che affermano di ricevere il dono dello Spirito Santo non avvengono adesioni.
Nella Chiesa vi erano interpreti per spiegare ai credenti cosa significassero le parole dette in lingua.E tutti parlavano in lingue(Atti 10,44).
Nelle chiese pentecostali e neo pentecostali ciò non avviene.
Le lingue parlate erano lingue d'uomini(Atti 2,8-11).Oggi nelle comunità pentecostali non avviene, le ''lingue'' che parlano sono borbottii e inoltre sono le stese identiche parole, al contrario di ciò che avveniva con i credenti del I secolo d.c.(vedi 1 Corinzi 14,18,19), dove c'era una varietà di linguaggi parlati.
Inoltre la Bibbia afferma che le lingue sarebbero cessate(1 Corinzi 13,8) ciò è già avvenuto.Se davvero esistesse il dono delle lingue allora dovrebbe accedere come a San Paolo di essere immuni ai serpenti come avvenne con San Paolo(se si legge la Bibbia letteralmente).Confrontate Marco 16:17,18 con Atti 19,11,12 e Atti 28,3-5).
Ma obietteranno i fratelli pentecostali San Paolo parlava le lingue degli Angeli.No rispondiamo noi.Poichè San Paolo in 1 Corinzi 13,1 critica un culto pagano dove si adoravano gli Angeli(e non si veneravano) e dove i seguaci affermavano di parlare nelle lingue degli Angeli.Inoltre lo stesso San Paolo afferma che quando salì in Paradiso''fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare''.2 Corinzi 12,1-4.L'uomo di cui parla San Paolo è egli stesso.Vediamo che egli stesso afferma che udì cose che non è lecito a nessun uomo pronunciare.
Ma allora ci potremo chiedere il ''dono delle lingue'' che si verifica oggi come si giustifica.Noi crediamo alla buona fede dei fratelli protestanti e pertanto dicendo ciò che un pastore protestante disse diciamo che tutto si basa su un'emozione interiore aumentata dalla musica religiosa e dall'indottrinamento che provoca il ''parlare in lingue.
IL PURGATORIO NON C'è NELLA BIBBIA?PARTE
Secondo molti il Purgatorio sarebbe un'invenzione teologica della Chiesa Cattolica.E'
facile dimostrare il contrario attraverso questi fatti.1)Il Purgatorio è biblico.2)La
tradizione della Chiesa sin dall'inizio ha accettato come verità di fede il Purgatorio
ed ha incoraggiato da sempre le preghiere verso i defunti.3.Inoltre anche se Purgatorio
non appare mai chiaramente scritto è facile dedurne il contesto.Così come non troveremo
mai scritta in nessuna parte della Bibbia la parola ''Trinità'' ma si deduce dal
contesto.Prima di tutto è necessario dire che i protestanti hanno rinnegato libri che i
primi cristiani hanno sempre considerato sacri e che noi Cattolici consideriamo
sacri.Questi libri sono :Sapienza,Ecclesiastico,Baruc(che era il segretario di
Geremia),I e II Maccabei,Giuditta.E' necessario dire che gli ebrei consideravano
canonici questi libri ma che non li inclusero nel loro canone perchè scritti in
greco.La prima e più accurata traduzione biblica ovvero quella dei LXX (settanta)
inserì tutti questi libri nel canone del Nuovo Testamento.Vari versetti del Nuovo
Testamento fanno chiaro riferimento a versetti di questi libri.Inoltre è necessario
capire che il Canone del Nuovo Testamento è stato redatto dalla Chiesa di Cristo per
mezzo dello Spirito Santo.Infatti i fratelli Ortodossi considerano ispirati questi
libri.Lutero ad esempio voleva togliere dal Vecchio Testamento il libro di Ester(troppo
''ebreo'' per Lutero) e nel Nuovo voleva eliminare la Lettera Cattolica di S.Giacomo e
l'Apocalisse.Tra l'atro tra i protestanti vi fu confusione e alla fine si continuò con
il Canone Cattolico.Ora in base a che cosa volevano togliere dei libri?Perchè non si
confacevano alla loro dottrina.E accusano noi cattolici di aver aggiunto dei libri.E'
un po come Farisei e Sadducei che accusavano Gesù di essere indemoniato mentre Gesù era
ed è Dio Onnipotente.Ma facciamo parlare la Bibbia.''Giuda Maccabeo fece una colletta e
la « inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio» e la Bibbia
dice che agi ,in modo molto buono e nobile, suggerito dal pensiero della Risurrezione.
Perché se non avesse avuta ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe
stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli considerava la magnifica
ricompensa riservata a coloro che si addormentavano nella morte con sentimenti di
pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio
espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato » (2 Mac 12, 43-45).
IL PURGATORIO NON C'è NELLA BIBBIA?PARTE 2
Vediamo
che la Bibbia giudica nobile il fatto che Giuda Maccabeo pregasse per i morti.Qui il
testo è chiarissimo.Ma leggiamo ancora.San Pao,o nella prima lettera ai Corinzi
scrisse.''Secondo la grazia di Dio che mi e stata data, come un sapiente architetto io
ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento come
costruisce. Infatti nessuno pub porre un fondamento diverso da quello che gia vi si
trova, che e Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro,
argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l'opera di ciascuno sarà ben visibile:
la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la
qualità dell'opera di ciascuno. Se l'opera che uno costruì sul fondamento resisterà,
costui ne riceverà una ricompensa, ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito, tuttavia
egli si salverà, però come attraverso il fuoco » (1 Cor 3, 10-17).Cosa
significa?Significa che anche chi avrà costruito con fieno(anche peccando) sarà salvato
come attraverso il fuoco, ovvero la purificazioni la purgazione dei peccati.I Padri
della Chiesa sono sempre stati concordi che in questo passo San Paolo parlasse proprio
del Purgatorio.Ma leggiamo ancora.Sant' Agostino(354-430) scirsse a proposito del
purgatorio''Non si può negare che le anime dei defunti possono essere aiutate dalla
pietà dei loco cari ancora in vita, quando e offerto per loro il sacrificio del
Mediatore, oppure mediante elemosine » (De fide, spe, et caritate).Una testimonianza di
uno dei Padri della Chiesa del 300 d.c . Ma leggiamo ancora altre
testimonianze,Sant'Efrem scrisse ''Nel trigesimo della mia morte ricordatevi di me,
fratelli, nella preghiera. I morti infatti ricevono aiuto dalla preghiera fatta dai
vivi » E' interessante notare poi come tanti santi abbiano manifestato in modo sopranaturale l'esistenza del Purgatorio, uno di questi fu San Pio da Pietrelcina.Il Santo un giorno vide apparirgli davanti un'uomo che disse''Sono Pietro Di Mauro. Sono morto in un incendio, il 18 settembre 1908, in questo convento adibito, dopo l'espropriazione dei beni ecclesiastici, ad un ospizio per vecchi. Morii fra le fiamme, nel mio pagliericcio, sorpreso nel sonno, proprio in questa stanza. Vengo dal Purgatorio: il Signore mi ha concesso di venirvi a chiedere di applicare a me la vostra Santa Messa di domattina. Grazie a questa Messa potrò entrare in Paradiso".Il Santo controllò se la storia fosse vera e trovò conferma,infatti in cimitero trovò la lapide con il nome e la data di morte.E negli archivi comunali veniva narrata la storia dell'incendio dove morì questo nostro fratello.Questa è solo delle tantissime testimonianza di San Pio senza considerare tutte le tantissime testimonianza di cui la storia della Chiesa di Dio è piena.C'è da dire che ''grazie'' al ''Sola scriptura'' di Lutero sono nate eresie di ogni tipo.Dall'albero si conoscono i frutti.
Inviato da: aldogiorno
il 26/04/2018 alle 17:46
Inviato da: tebtrinacriabra
il 26/11/2016 alle 17:44
Inviato da: animasug
il 26/11/2016 alle 17:24
Inviato da: animasug
il 26/11/2016 alle 15:36
Inviato da: tebtrinacriabra
il 19/11/2016 alle 14:35