La storia della mia città    (parte1)

Post n°13 pubblicato il 05 Novembre 2007 da obrady
 
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Caput Brutiorum. Antichissima città calabra e metropoli dei Bruzi nell'800-600 a.C. Consentia fece parte della civiltà greca. Divenne meta degli Itali, dai quali si staccò un ceppo, quello dei Bruzi, che da nomade divenne stabile. Nacque Cosenza, si narra che a fondarla sia stato Brettio, figlio di Ercole, infatti i Bruzi erano decisamente forti, spietati e rudi nei modi. Nel 370 a. C. Dionisio a capo dei Lucani espugnò Cosenza. Nel 356 a.C. sancita la pace, passata alla storia come la pace di "donna Brettia", iniziò lo splendore della Città che divenne la Caput Brutiorum del Regno Brettico, al quale aderirono i Bruzi, i Sanniti e gli stessi Lucani. Nel 275 a.C. la Confederazione Bruzia, con a capo Cosenza, strinse alleanza con Pirro re d'Epiro nella lotta contro Roma, ma la forza di Roma va al di là di quella dei Bruzi, e Cosenza venne ammessa alla Repubblica. Nel 218 a. C. approfittando dell'impegno di Roma nella 2^ guerra punica, Cosenza si alleò con Annibale per un estremo tentativo di ribellione, ma, sconfitta da Servilio, vinne punita ancor più di prima perdendo così la funzione di Città stato. La Confederazione venne sciolta. Cosenza ancora protagonista nel corso della guerra civile del 73 a.c. con Spartaco che mosse un'ennesima rivolta contro Roma, con lui sono condivisi desideri di libertà e indipendenza, ma anche questa volta dovranno essere accantonati.Nel 29 a.C. Cosenza divenne colonia sotto Augusto, il quale concesse la cittadinanza romana alla Città, nacque la Via Popilia, la via che congiungeva Roma alla Sicilia. E' il fiorire di relazioni mercantili ed economiche, di una "universitas" che ben presto divenne punto di riferimento della cultura. Pancrazio viene nominato primo vescovo della Città. Nel 305 d.C. l'Imperatore Massiminiano si stabilisce nel centro bruzio per sedare un'altra rivolta, questa volta di ordine religioso ; con l'eliminazione di Bulla, iniziò la martoriata storia del cristianesimo a Cosenza. Numerosi i martiri tra cui San Dionigi e San Callisto. Nel 313 d. C. con l'editto di Milano i cristiani escono dalla clandestinità, liberi di professare la propria fede. E' l'inizio di un secolo di benessere, pace e splendore, la cui fine è sancita dall'ìnvasione di Alarico re dei Goti.Lo stesso morì, durante l'invasione, nei pressi della città nel 410, e secondo la leggenda, fu seppellito dal suo popolo, con una parte del bottino di Roma, alla confluenza del fiume Crati col Busento. Nel 554 d.c. l'esercito di Giustiniano sconfisse gli ostrogoti; Narsete entrò a Cosenza e con l'era bizantina la città divenne nuovamente capitale di tutte le terre meridionali liberate dai bizantini. Nel 568 Giustino il Giovane, nipote di Giustiniano, divenne Imperatore e con lui Cosenza divenne ducato. In questo periodo fiorirono le lettere, nacque la prima scuola musicale e si formarono le nuove classi dirigenti .... to be continued

 
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