LA CARNE E I TUMORI

ORA I MEDICI NON SONO AGGIORNATI... LEGGETE QUA...


http://www.vegfacile.info/rapporti.htmlVi capiterà, nella vostra vita di neovegetariani o vegan, di dover andare prima o poi, come tutti, dal medico. O dal medico di base, o dallo specialista, anche per una semplice visita di controllo. Avete buona probabilità di uscirne o con la minaccia di una denuncia per ingiuria - se siete di tempra irruenta e rispondete per le rime - o con il terrore di essere con un piede nella fossa - se siete facilmente impressionabili. Secondo una recente raccolta dati informale, che abbiamo compiuto su 250 persone vegetariane/vegane, è infatti ancora molto alta la percentuale di medici che demonizza la dieta vegetariana (per non parlare di quella vegana): circa il 35% dei medici (con cui hanno avuto a che fare le 250 persone intervistate) considera pericoloso escludere la carne dall'alimentazione, e una percentuale non trascurabile, circa il 10%, arriva a fare terrorismo psicologico sul paziente, specie se si tratta di una donna incinta o che sta allevando un bambino secondo uno stile di vita vegetariano. É vero che si potrebbe anche vedere il "bicchiere mezzo pieno": il 65% dei medici sostiene o comunque non ostacola la scelta vegetariana, cioè la maggioranza. Pure, una minoranza del 35% non è cosa da poco, al giorno d'oggi. E fa particolarmente arrabbiare. Di solito, ci vanno giù in modo molto pesante con le donne in gravidanza o che hanno intenzione di avere presto un bambino. Questo comportamento è particolarmente condannabile, perché ci si approfitta di una persona che è già in uno stato di debolezza psicologica per piegarla alla propria volontà. É chiaro che una donna incinta non voglia danneggiare suo figlio e sia disposta a venire meno ai suoi principi. Ma è altrettanto chiaro che è immorale approfittarsene per non rispettare la sua volontà e per non darle l'aiuto che chiede. Probabilmente questi medici non lo fanno in cattiva fede, a loro non va in tasca qualcosa nel costringere le loro pazienti a mangiare carne; probabilmente sono convinti di far bene così. Però in un professionista un'ignoranza di questo genere è sempre condannabile, perché porta a non rispettare il proprio paziente e, a volte, provoca dei danni, quando il paziente improvvisa un "fai da te" a causa del mancato aiuto medico. Un appello a tutti, dunque: se vi capita di incrociare medici del genere... dategli subito il benservito e cambiate medico! C'è l'altro 65% disponibile, che non vi creerà problemi. E circa un 30% che invece approverà in modo particolare la vostra scelta. Ma non mancate di invitare i medici... "scaricati" a informarsi meglio, magari dando loro da leggere la Posizione ufficiale sulle diete vegetariane dell'ADA, l'Associazione dei Dietisti Americani (che non è un'associazione vegetariana, ma un'associazione di professionisti della nutrizione generica) e dei Dietitians of Canada. Ecco la Posizione ufficiale completa sul sito di Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana. Poi c'è un'altra categoria di medici, ancora più pericolosa: i "nutrizionisti da tv". Solitamente si trovano nella fascia del 35% sopra menzionata... ma il loro potere è molto più forte, perché non raggiungono il singolo paziente, ma milioni di persone. Per ora è difficile difendersi, ma come singoli possiamo comunque farci sentire scrivendo alla redazione del programma che li ospita, se fanno dichiarazioni particolarmente sballate. Ma, per vedere di nuovo anche il "bicchiere mezzo pieno", va aggiunto che l'accettazione dell'alimentazione vegetariana è molto cresciuta negli ultimi anni, e la tendenza continua a essere positiva. Più fatica si fa con l'alimentazione vegan, che è ancora vista dalla maggior parte dei medici come "estremista", ma se si pensa che era vista così fino a pochi anni fa anche quella vegetariana, non c'è nulla di cui preoccuparsi, è solo questione di tempo. L'importante è non lasciarsi influenzare negativamente da chi non ne sa abbastanza, ma informarsi in prima persona.