APOLLO

Mercato


MercatoPigne d’usato abbondano piazze di massaove gli odori si mischiano a far altri lezziche impregnano il passod’Unosegnato al risparmio da sempre per poco.Lei non s’avvede neanche di quello che fapur di  tirare in borselloe poterlo portar di ritorno con peso.L’orgoglio l’assale,l’essere stataancora bravina con man leggerina,e corto il braccin.Eccola allora sulla dueruotea far l’indiana con culto di Budda,carica zeppa,quasi a cadere,per i suoi pesi mal sistemati.Stanca e spossata ringrazia Dio d’avercela fatta.E  l’altro,furbo, una volpe,tutto voglioso di metter la manosu quella vecchina ancora carina.Con arte,il maldestro compie lo stesso,mettendo a vedere cose più bellee sotto il banco le pezze e il pezzamemiscela facendo dell’uno e dell’altro.Bella e fregata ,perciò, caralei.E i suoi bambini così carinison diventati dei signoriniche non conoscon parola Faticama san ben dire quella del Voglio,parlano anzi di quel che gli spetta di questo o di quelloche lei non può dare per esser  vecchina e poverina.M’apre lo stesso la latta serbataper dare loro quello che c’è.