APOLLO

L'albero nella grotta


L’albero quella notte,non, linfa,legno vivo nuovo;m’era di sangue come d’umano uomo.Anche se piccol picciuolo,che,stenta a sostener la giovin bacca,egl’è già grande ,sebben,venuto orora.Forte ,sostien il peso della genteche vien ad acclamar lui ,li,nel suo sito,d’amor sempre portatoda grembo nella paglia da mamma,la Madonna.E or dopo Gomorra  col cuore piccolinodal forte lor bisogno d’avere protezione,per l’anima dei morti e per la loro vita,d’averla gaia e felice pel  tempo che Dio dona.Osanna sia di tutti il canto,averlo sì vicino e starsene ai suoi piè.