APOLLO

Sur le bitume


Stazionava alla larga strada.Filari,come braccia,alberi dolcicrescono vicino a posti  sostache passante usa per domesticarecalde estati con le verdi fronde.Passa giovanotto da quel posto e mai che s’abbia  farsene domanda:perché quel posto,perché tutte quelle soste.Passava,già,di fretta allora;dove recar facea di se,poco distante.A piedi o a cavallo di sellinoanch’egli solea fermarsi in loco,nella sostaventilando polmoni all’aria purae a sentir fischiare tra le frondepiccole piume che mente nettane fanno forte il core.Ma nella strada dove passa vitanon sempre di fortuna è costruita,anzi, via o viottoilo che siavien sempre a chiudersi con rovidato che d’incuria è stata lesa.Sarà stata cosa che non dice,come a trovarsi solo senza alcunoche vedea di lui le necessità;sarà l’amore suo passato in quella donna,oppure se stesso a lasciarla per motivo,o a lagnarsi di non saper trovare,d’anima di cuore la capacità d’adotto fare .Ora si trova a stazionarein quella larga stradaove non sente più quell’aria frescanon più viandante o passeggeroma per averla scelta  come casa.