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Post N° 116


RIMANGO SENZA PAROLE PER LA STRAGE SULLA STRISCIA DI GAZA, RIMANGO SENZA PAROLE SOPRATTUTTO PERCHè TUTTI I POLITICI E I MEDIA SI SOFFERMANO SUL DIRITTO AD ESISTERE DI ISRAELE E NESSUNO PARLA DEI MORTI SOPRATTUTTO DONNE E BAMBINI CHE ORMAI NON SI CONTANO PIù NELLA POPOLAZIONE ARABA. NESSUN VUOL METTERE IN DISCUSSIONE IL DIRITTO DI SOPRAVVIVENZA DI ISRAELE, MA NON è UMANAMENTE POSSIBILE FAR PASSARE PER VITTIME GLI AUTORI DI UNA SIMILE STRAGE UMANITARIA.
i dati ufficiali che arrivano dalle organizzazioni sanitarie parlano di 870 morti e 3,500 feriti, che continuano ad arrivare nei punti di pronto soccorso dove non c'è più spazio per nessuno. Raid dell'aviazione si sono registrati anche nella zona di Hikr vicino Dair Al Balah, abitata prevalentemente da agricoltori. Anche gli Apache sono entrati massicciamente in azione specialmente nell'area nord di Gaza City. Quello che leggo stasera sul sito www.dazebao.org (invito tutti quelli che ne vogliono sapere di più a collegarsi a questo sito) e che si fa sempre più strada l'ipotesi che gli israeliani stiano usando delle armi non convenzionali. Fonti mediche, infatti,  riferiscono che tanti feriti arrivano senza gli arti, e questo farebbe presupporre che l'esercito stia sperimentando quello che gli esperti chiamano l'"iperesplosivo"  che genera l'amputazione immediata dell'arto colpito, e bombe con materiale fissile, cioè l'uranio impoverito che sprigiona delle fiammate ad altissima temperatura rilasciando nell'aria delle polveri che penetrano nei tessuti, oppure proiettili inerpi che attraverso il rumore generato riescono a frantumare gli organi interni.la palestina che ci racconta Sameh A. Habeeb, fotoreporter e giornalista freelance, è una terra fantasma, dove ogni giorno donne, bambini e vecchi cercano disperatamente nuovi rifugi per fuggire ad una morte certa, dove "ogni sguardo è consumato con la massima attenzione, perchè ognuno è consapevole che potrebbe essere l'ultimo."