Carteggio

COME ERAVAMO.......COME SIAMO


 COME ERAVAMO....COME SIAMO A volte mi trovo a riflettere...a ricordare...alcuni trascorsi del mio cammino personale. Momenti che ritengo abbiano avuto un "ruolo" per la mia formazione personale. Tra di essi, raffiguro non solo persone e luoghi che ho frequentato, ma anche quegli "input" particolari, che si ricevono dalla visione di un determinato film, l'ascolto di un testo musicale, la lettura di un libro. Insomma di quegli aspetti che concorrono al proprio bagaglio culturale. Mi piacerebbe "discuterne" con voi, sapere un po' quali ritenete siano state le vostre PIETRE MILIARI.Mi piacerebbe però farlo in modo "diluito"...per una maggiore possibilità di conoscenza.A tale proposito, nel tempo dedicherò un post al tema film, poi quello per il brano musicale....il libro ecc.ecc. Questo post invece, voglio focalizzarlo su quei momenti di vita "partecipativa" alla vita sociale del.....tempo che fu, esperienze che hanno contribuito ad indirizzare il mio pensiero, e le scelte che poi avrei fatto, in quei vari "campi" che ogni singola persona si trova a vivere. I primi due, più che partecipativi, sono stati da me vissuti come "spettatore" sia per la tragicità degli eventi (uno di essi, storico della vita politica e sociale del nostro Paese) sia perchè accaduti durante l'età adolescenziale. Esperienze queste, fatte quando abitavo a Roma. Roma nord, a poche centinaia di metri da casa mia, c'è una sede del PCI e a meno di cento metri da essa, in linea d'aria, vi è quella del MSI. Gli anni sono quelli definiti " DI PIOMBO" precisamente gli ultimi 3 del decennio '70. A volte, i giochi in strada sono trasformati in....fuga precipitosa verso casa, perchè le cariche tra gli attivisti politici delle due fazioni, ed anche quelli della celere, con tutti i loro lacrimogeni fumi, interrompono i sogni calcistici che nascono ad occhi aperti, tra noi ragazzetti che corriamo dietro ad un pallone. Sogni che subiscono una ancor più brusca frenata, un pomeriggio di settembre del 77, quando mi trovo a transitare per una via importante del vicino quartiere (storicamente di estrazione di destra)....polizia....fotografi....giornalisti....curiosi, ed a terra.........una macchia di sangue sull'asfalto. Da poco è stato colpito a morte, un ragazzo di 20 anni: Walter Rossi, militante di lotta continua, che stava facendo volantinaggio. Perchè il giorno prima, una ragazza della sua stessa militanza, aveva subito una aggressione mentre tranquilla sostava nella allora piazza Igea (poi ribattezzata proprio P.zza Walter Rossi) Per la prima volta ho la percezione del pericolo corso, nelle scorribande tra le vie usate come campetti di calcio e le....sezioni politiche, e la cosa, nei miei pensieri non ancora a fuoco, mi crea disagio, se non altro, pensando che i miei genitori, non mi permetteranno più il gioco spensierato. Altro momento forte...circa sei mesi dopo. Frequento il primo anno al nautico (e quello fu l'unico, altre scelte avrei poi fatto) e per raggiungere l'istituto tecnico, debbo attraversare metà città e raggiungere il quartiere S. Paolo. E' una scuola politicamente posizionata a destra, mentre nelle immediate vicinanze c'è il tecnico cine&tv e vicino alla basilica lo scentifico Armellini: logicamente di sinistra. Spesso lo spazio antistante l'istituto scolastico, è teatro di ...."fughe vigliacche e corse nei cortili e nei corridoi........ultimi (stavolta) vagiti di un '68"....date le cariche che avvengono tra studenti. Una mattina di marzo del '78....mentre si svolge la lezione, in aula entra il preside, la lezione finisce e veniamo rimandati a casa. Sinceramente non ricordo se ce ne fu spiegato il motivo. Ricordo che: ho 15 anni, e conoscenze in ambiti parrocchiali: -Quasi quasi, scendo all'inizio del quartiere, ove c'è l'altra parrocchia e vado a trovare quegli amici che mi parlano del loro gruppo di scout. Ma....perchè l'autobus sta facendo questo giro strano?-Ehi autista, ma io debbo scendere. Debbo andare in via Stresa.-Eh no...oggi in quella via non puoi andare, anzi...vattene a casa.Io ho già sviluppato il mio senso ribelle...scendo alla prima fermata utile, e m'incammino tornando indietro. Dunque...mi trovo in via Trionfale, e quindi girerò per via Mario Fani, quindi arriverò all'incrocio di via Stresa. No! Quel giorno non potei proseguire....e a casa fu doloroso scoprire che proprio a quell'incrocio, a non proseguire furono 5 vite.Quelle dei cinque uomini della scorta di Aldo Moro, che furono trucidati quella mattina del 16/3/78 dal commando BR. L'anno dopo, per motivazioni personali, lo vissi in una apatia molto forte, non avevo molta voglia di "sociale" e a volte....proprio nessun interesse. Finchè un giorno, grazie ad un amico più grande di me, parlando di un tema che è spesso denigrato, ovvero il calcio giocato, si decise di formare una squadra tra amici, una squadra semplice, per fare partite tra noi ed altre squadre del quartiere, quelle formate da amici e conoscenti.Decidemmo di fare le cose con un minimo di regole, e la più importante e fondamentale, fu quella degli allenamenti una volta alla settimana, da fare la domenica mattina. Lo scopo che ci eravamo prefissi io ed il mio amico, era quello di fornire uno svago, il senso di appartenenza e quello delle regole e delle responsabilità, ad alcuni ragazzi che conoscevamo, e che passavano le loro giornate senza uno scopo od un interesse, e dato che a me stava tornando la voglia di "sociale" m'informai sulla possibilità di sfruttare proprio la domenica, il campo di calcio "quasi regolamentare" che si trovava all'interno del Santa Maria della Pietà. Ovvero la struttura che ospitava persone afflitte da malattie mentali. Beh...per terminare tutto questo mio lungo ricordo, e per farvi comprendere quanto questa esperienza, durata qualche anno, io la ritenga fondamentale per la mia persona e per il tipo che sono poi diventato, vi basti sapere che alcuni tra gli "ospiti" di quella struttura, non vedevano l'ora del ns. arrivo, sia per visionare i ns. comici tentativi di calciare il pallone, sia per entrare loro stessi in campo, e correre gioiosi....davvero come bambini....dietro a quella palla. Senza saperlo....dopo appena un paio di anni dalla sua legiferazione, noi avevamo attuato i principi della legge Basaglia. In modo spontaneo...il più naturale...forse il più vero. Ecco finalmente la fine di questo mio spaccato di vita. Di sicuro tra i 3 momenti citati, l'ultimo è quello che più di tutti ha messo a fuoco alcuni aspetti che nella mia vita ho cercato di mantenere in posizione prioritaria (altre esperienze di "comunità" arriveranno negli anni successivi) ma anche quelli che mi hanno visto spettatore dei tempi, in qualche modo hanno in parte contribuito a creare parte della mia "forma mentis". Bene, se vorrete....mi piacerebbe conoscere VOSTRI momenti che ritenete abbiano contribuito a formarvi.Quelli di solito meno ricordati, che non fanno parte delle vicende strettamente personali. Grazie a VOI, soprattutto per la pazienza nella lettura.