Carteggio

GENERAZIONI


GENERAZIONITempo fa m'informavo con coppie di amici, sul loro modo di relazionarsi con i figli. E' questo un tema che mi ha sempre affascinato e pur non avendo avuto la fortuna di essere padre, nei percorsi di vita che mi hanno portato a contatto con ragazzini, pre adolescenti e adolescenti, le metodiche pedagogiche hanno sempre suscitato e stimolato il mio interesse.Con gli amici si discuteva delle difficoltà sempre più forti, nel far fronte ad input diversi da quelli familiari....quindi di come discutere con i propri figli quando gli esempi "formativi" si ricevono più da situazioni scolastiche (non dal corpo docente ma ad es. da compagni le cui famiglie hanno  pensieri e modi comportamentali diversi) o da ambiti extradomestici, che non dalla propria famiglia.Ovviamente ognuno di loro ha esposto la propria "ricetta", spiegandomi motivazioni, tecniche ed anche...giustificazioni.Già...perchè...in questo genere di discussioni, io tendo sempre ad assumere la parte...dell'avvocato del diavolo: Logicamente comprendendo le difficoltà derivanti da una vita che costringe ambo i genitori a lavorare, e che quindi una volta a casa si hanno compiti pesanti da svolgere o semplicemente si è troppo stanchi per cercare il "gioco complice" con i ragazzi, ho sempre la sensazione che sia un po' troppo facile la scelta di utilizzare le babysitter elettroniche...tv, computer o console che siano.A me sembra che manchi quella "scuola di vita" che era la marachella a casa. Troppo facile costringere i ragazzi all'immobilismo: -Accendi la tv e guarda i cartoni animati mentre stiro - Gioca con il computer mentre preparo la cena - ecc. ecc.Ecco, proprio mentre mia madre preparava la cena, io mi divertivo prendendo di soppiatto dalle pentole, un pezzetto di quanto stava preparando. Quando mia nonna preparava il sugo, io prendevo un pezzo di pane e lesto...con movimento unico, la mano volava dalla pignatta portando l'intingolo alla bocca (con stoico sforzo di rimanere impassibile al bruciore). Logicamente mia madre o mia nonna si accorgevano di tutto, e lì...alle loro rimostranze iniziava la scuola di vita...il mio modo di giustificarmi...qualche schiaffone preso (da mia madre)...qualche complicità cercata e ricevuta (da mia nonna).  So di aver semplificato di molto il discorso, ma ritengo che alcune forme per "crescere", per "avviare alla vita" siano sempre più rare e la cosa mi dispiace e preoccupa...Se non che:- L. racconta ad Anna e Marco cosa ti ha detto tempo fa T.-Si è molto arrabbiato e mi ha lasciato, perchè mi ha visto che davo un bacio ad un altro......- Ma scusa L....questa cosa non si fà.....- Ma lui se lo è sognato....- Va beh....dopo cosa è successo?-E' venuto da me dopo 3 giorni e mi ha detto:- L. ho deciso...ti do' un'altra possibilità !- E tu allora cosa hai fatto?- ME LA SONO PRESA !!!L. è mia nipote...5 anni e T. logicamente un suo compagnuccio di classe.Ed ora io mi domando: Ma nei moderni videogiochi...quali sono gli argomenti e soggetti utilizzati?E soprattutto...ma perchè io ho perso tempo con pentole e tentazioni alimentari?Meno male che almeno con mia cugina...si giocava al dottore
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