Carteggio

Tornare....in un giorno....."DIMENTICATO"


 Tornare....in un giorno...."DIMENTICATO"Dopo questi ulteriori mesi di assenza, nel momento in cui mi accingo a scrivere...trovo quasi difficile esternare in forma scritta quello che "urla" nella mia mente.E dato che non voglio tediare nessuno con le problematiche personali, che tanto sono le medesime che questa derelitta nazione "infligge" da anni ai suoi cittadini (sicuramente a quelli operai come il sottoscritto) mi limito ad un sentito, forte RINGRAZIAMENTO per le amiche che si sono preoccupate, e che mi hanno esternato la loro vicinanza.Vi assicuro che leggervi nei commenti al precedente post, o nelle forme private, mi ha dato aiuto e alleviato le pesantezze di pensiero.Torno per...tornare ad un mio precedente post (53)...non certo per autocitazione, ma perchè oggi sono cinque anni che il terremoto a l'Aquila distruggeva vite, case, lavori.Ma soprattutto oggi è distrutta la speranza di chi credeva che questo paese (purtroppo passeranno molti anni prima di poterlo di nuovo scrivere con la P maiuscola) potesse far sentire la sua presenza agli abruzzesi, la vicinanza, l'attenzione....Io lo speravo, volevo crederci. Era questa la motivazione che mi spinse a quel post...a quella giornata di visioni dolorose.Ed invece...apro i giornali...quasi nessuna notizia...solo il Tempo (che non è tra le mie letture preferite) nella giornata di ieri ha pubblicato un profondo reportage d'inchiesta.Un giorno già DIMENTICATO....neanche una specie di  "giornata dedicata a:"Poi......Poi mi trovo a guidare tra le vie della piccola cittadina della provincia romana nella quale risiedo, e divento un campione dello slalom tra le profonde buche sull'asfalto.Ascolto i resoconti della Rottermayer sulle vicissitudini quotidiane della sua vita da pendolare verso la Capitale, e quelli ancor più incredibili delle vicende che gravitano nella via centralissima presso la quale lavora.Rivivo gli accadimenti conseguenti alla mia vicenda lavorativa, ed alcune delusioni derivanti dai contatti con parte del sindacato (al quale continuo ad essere iscritto, ma che mi vede in forte dialogo di contestazione) .Osservo quanto sia scaduta e profondamente delegittimata la professionalità dei giornalisti. Per non parlare della classe politica, la quale ci ha ormai obnubilato definitivamente con la melassa intellettiva proveniente da questo fagocitante partito UNICO che vede ammassati...masse d'indegni che  spartiscono quote, posti, interessi finendo di spolpare l'anemico "osso" del territorio.Conseguenza è che l'unica cosa che riesco a pensare è....."Se tanto mi da tanto....chi riuscirà mai a VIVERE le problematiche dell'Aquila?"Oltre...non so più che pensare...cosa pensare...non so proprio più pensare.Ma voglio assolutamente tornare a PENSARE, tornare a credere che....io SONO perchè PENSO.Oggi questi miei pensieri sono per le genti abruzzesi.Per me....spero che presto tornino pensieri per tutte le altre tematiche che da sempre formano il mio modo d'intendere la VITA.