Carteggio

KEN PARKER SCUOLA DI VITA ??????


Difficile posizionarsi davanti al monitor, dopo giorni brutti come quelli appena trascorsi....tentare di trovare un argomento che possa prima di tutto catturare la mia stessa attenzione, la voglia di far tornare a funzionare le sinapsi, sugli argomenti che più mi stanno a cuore, quelli che hanno suscitato e continuano a farlo, la curiosità e la voglia di conoscenza, che possano suggerire spunti di dialogo.Beh...mi viene in soccorso un....gesto che mi ritrovo a fare qualche sera fà, quando mettendo un po di ordine nelle mie librerie, vado a prendere, e di nuovo a sfogliare dopo molto tempo un vecchio fumetto.....Per la miseria...che ricordi:Può un fumetto suggerire uno stile di vita ed una morale da perseguire nel reale ???SI....se il fumetto in questione è quel CULT....quella perla per appassionati, che è stato sul finire degli anni 70                     KEN PARKERMi piace molto leggere, per evasione, per immaginare nuove realtà, e per approfondire delle conoscenze che non ho potuto perseguire con gli studi, interrotti troppo presto (per mia colpa) E i primi sogni da ragazzino, dopo il pedagogico TOPOLINO, si sono manifestati con L'INTREPIDO ed il MONELLO,mentre si fantasticava con i luoghi proposti da SALGARI. Poi è stata la volta della collezione di TEX WILLER, e nel frattempo la fantascienza del grande ISAAC  ASIMOV...............Giugno 1977, gli anni sono quelli dell'adolescenza, (14) vissuta nella ROMA degli anni di piombo, e in uno dei quartieri più movimentati (abitavo non molto distante da via FANI, quella della strage alla scorta di ALDO MORO) solita capatina in edicola, che è luogo da me frequentato in questi 47anni di vita, con quotidiana costanza,e non per il solo "quotidiano", e relativa disperazione della ROTTERMAYER, perchè......a casa nun c'è più posto, manco pe 'na......velina (e ce mancherebbe che la ROTTY fosse contenta ^_*) .L'attenzione viene attirata da un fumetto che non avevo mai visto.....(e te credo, quello era il primo numero!!)...rapido sfoglio e occhiata curiosa alle tavole disegnate....il tratto mi intriga molto....le espressioni dei personaggi, mi sembra abbiano una loro capacità comunicativa. OK....compriamolo e scopriamo se anche il soggetto è interessante!!!Scoprii così che il soggettista Giancarlo Berardi ed il disegnatore Ivo Milazzo, avevano creato un antieroe donandogli le fattezze morfologiche di Robert Redford protagonsta de -Corvo rosso non avrai il mio scalpo.KEN PARKER vive nell'america del nord e le sue storie iniziano nel 1868; è l'esatto contrario di Tex Willer: mentre l'eroe bonelliano è tutto spari e risse, KEN rifugge le scazzottate e le uccisioni, anche quando necessarie; è un ambientalista ante-litteram, che comprende il ruolo della natura nel suo sostentamento. Sa integrarsi, acquisendo insegnamenti, con le varie popolazioni che incontra sui suoi percorsi. Ma soprattutto ha forte la consapevolezza, che....LA CONOSCENZA FORNISCE LA CAPACITA' DI RAGIONARE CON LA PROPRIA TESTA, e che il non essere istruito è per lui limite grave. (....ehi...ho trovato chi è il responsabile della mia sindrome da shopping "editoriale" compulsivo). Si batte per debellare odi razziali, e non ultimo per importanza...in un mondo totalmente maschilista, non discrimina le donne: -Se un posto può andare bene per un uomo, andrà altrettanto bene per una donna.Potrà sembrare puerile....forse sciocco....e vagamente utopico, ma davvero nei miei percorsi di vita, mi sono trovato a tentare di perseguire questi input....i suggerimenti letti soprattutto "tra le righe" cercando di apporli alla realtà delle mie cose. Sicuramente con risultati alterni....magari con una costanza non propriamente lineare, e forse con qualche incoerenza. Di certo però, ho appreso di più da questa lettura popolare, che non dalle (alcune) teorizzazioni clericali variamente ascoltate. E per VOI come è andata? C'è stato (o c'è) un personaggio...un libro...una icona, che Vi abbia minimamente instradato?P.S. per onorare il valore della sincerità....alcune parole soprascritte per descrivere il fumetto, le ho lette e "fatte mie" dall'introduzione di una raccolta postuma. Sono di Gianni Di Pietro, e sono lo specchio fedele del mio stato d'animo, nei momenti di lettura....o meglio....della compagnia di KEN PARKER.                      so  long