Carteggio

RACCONTO


RaccontoANNA era donna e mamma single, felice lavoratrice con paritarie condizioni dei suoi colleghi maschi.Come tutte le mattine, svegliò delicatamente i suoi 2 figli:- Bimbi da bravi...in piedi, subito a lavarvi e poi a fare colazione.I piccoli non si fecero mai ripetere l'invito, e dopo la colazione corsero a vestirsi e prese le cartelle, si diressero alla macchina con cui la madre li portò a scuola.ANNA appena a bordo, indossò l'auricolare del suo smartphone, allacciò la cintura di sicurezza, invitando i figli a fare altrettanto, e si avviò.Procedeva per l'arteria principale della sua cittadina, quando una macchina sulla corsia opposta, accendendo il segnalatore di cambio direzione, si apprestò a tagliargli la strada, per svoltare.Lei pur avendo spazio davanti e nessuno dietro, rallentò per permettere la manovra ed il guidatore  passandole davanti, le sorrise.ANNA era contenta degli esempi che riusciva a dare ai figli, come quello di cercare un posto ove mettere in sosta regolare la vettura , anche se le costava dei metri in più, perchè il parcheggio era pieno.Ma si era mossa da casa per tempo, e ne aveva bastante anche per accompagnare i figli nelle rispettive aule.Non le pesava neanche la tappa mensile nell'ufficio postale, nel quale non vi era bisogno di numeri eliminacode, data l'attenzione riposta dai singoli cittadini, al rispetto delle file e degli occupanti di quest'ultime.Le piacevano i suoi concittadini, e sorrise al ricordo del mese prima...che nel medesimo ufficio la vide protagonista di un evento comunque non raro:Stava in fila e trascorreva l'attesa per il proprio turno, ascoltando musica da ballo con le cuffiette collegate allo smartphone.Il volume evidentemente era leggermente alto, dato che il suo vicino stava ritmicamente battendo un piede.Nella fila accanto, un giovane con la propria radiolina tascabile cercò la frequenza che trasmetteva quel programma, ed anche lui cominciò movimenti ritmici.In breve, persino l'impianto di filodiffusione dell'ufficio, trasmise quelle note, e all'improvviso.....Tutti gli astanti si lasciarono trascinare in un estemporaneo, improvvisato ed...altamente rilassante flash-mob.Finito il quale, tutti ripresero le originarie posizioni nelle rispettive file, con precisione millimetrica.ANNA del resto conosceva il valore, il senso civico e di appartenenza ad una comunità, che sapeva emanare la sua nazione.Le venne in mente il famosissimo campione del motomondiale, quello conosciuto a livello planetario con il numero che lo rappresentava, il 64.Costui, causa l'impresario che lo seguiva, si ritrovò con un'accusa di evasione per centinaia di milioni di ORUE, la moneta comunitaria.Tentò un accordo, per un risarcimento parziale anche se immediato del maltolto alle casse statali.Ma i concittadini, offesi dalle gesta egoistiche di un loro rappresentante nazionale, smisero d'inneggiarlo, i giornali si limitarono ad elencare i piazzamenti nelle corse e soprattutto i genitori, guardando con i figli l'evento sportivo in TV, fecero da guida alla visione (cosa che in realtà, facevano per ogni programma) non permettendo che lo sportivo assurgesse ad eroe dei sogni adolescenziali.ANNA esercitava i suoi principi anche accompagnando i figli alla partita domenicale. Ad es. una volta spiegò con calma e chiarezza ad uno dei suoi ragazzi, che se quel giorno l'allenatore lo aveva messo in panchina, aveva le sue ragioni, non sindacabili in quanto era il responsabile della squadra.Poi si accomodò in tribuna accanto agli altri genitori, e tutti assieme seguirono calmi facendo un tifo continuo, ma intervenendo energicamente per redarguire i propri figli quando commettevano falli, o tentavano di farla in barba all'arbitro.Si respirava vero sport sulle tribune dello stadio della AMOR.ANNA rifletteva anche sugli aspetti della vita politica e religiosa del suo paese.Intanto, da profonda credente, apprezzava che le classi clericali, esercitassero concetti dogmatici, solo nei luoghi di culto, e per le persone che della fede ne facevano cammino personale, rispettando la laicità dello stato.Era grata alla parte del parlamento da cui si sentiva rappresentata, che anche se in quel periodo si trovava all'opposizione, era del tutto compatta ed unita nell'esercitare controllo e pungolo a chi in quel momento governava.ANNA era fiera che questo stato di cose, fosse il frutto di anni di lotte e rivendicazioni, principalmente esercitati verso la propria rappresentanza politica, e che aveva portato all'allontanamento dai quadri dirigenti, delle persone meno coerenti con quanto espresso durante la fase elettorale.Tutto questo aveva prodotto un...presidente del consiglio che da imprenditore della comunicazione, il giorno che si dedicò alla politica, vendette ai suoi concorrenti del settore, tutti i mezzi da mass media di cui disponeva.Finchè un giorno..........Il capo del governo si trovava in uno studio televisivo, ed in diretta era protagonista di un dibattito con il presidente dell'opposizione.Si procedeva nel rispetto dell'altro, senza accavallamento di voci, e questo era di grande aiuto per chi pagava il canone, dato che l'intellegibilità dei discorsi era salva.Poi ci fu l'ultima pausa pubblicitaria, e dato che di parole ne erano corse tante, le bocche dei due politici erano ormai asciutte, quindi gli assistenti di studio, porsero bicchieri d'acqua e cioccolatini per addolcire i palati.Quando le telecamere tornarono ad inquadrare i protagonisti, il presidente del consiglio chiese la parola:-So che l'apertura ora spetterebbe al presidente del partito avverso, ma durante la pausa sono incorso in un atto negativo, tale da offendere il lavoro altrui, di coloro che esercitano in questo studio televisivo, ed in particolar modo con chi si occupa delle pulizie.Dopo aver scartato un cioccolatino, ho gettato la carta in terra!!!Ed è per questo che mi vedo costretto a rassegnar le dimissioni!!!Si...ANNA era cittadina appagata e fiera. Amava la sua nazione...AILATI, bel paese del pianeta ARRET.   Intanto...in un...UNIVERSO PARALLELO, in un identico sistema solare, su un identico pianeta dal nome che sembrava l'esatto...negativo:TERRAANNA era una madre single e come tutte le mattine, svegliò i figli:AHOOOOOOO....so' cinque vorte che ve chiamo...dateve 'na mossa, che poi me tocca litigà si fermo la macchina 'nseconda fila e me fate fa tardi ar lavoro, co' quello str.... der direttore che ce prova si nun vojio beccamme 'na lettera de richiamo.....ECC. ECC.