Al di là del luccichio delle vetrine, dei regali sotto l’albero,dei lauti pasti, che sono solo l’involucro esteriore di questa festività, pensoinvece ad un Natale di ascolto sommesso,perché ognuno di noiper risorgere deve ripercorrere la propria storia… un viaggio a ritroso versoquelle soste forzate, e trasformare ogni dolore in un pieno di energia, d’amore, fragilità che diventano forza deisentimenti, quel sentire forte e discreto che se pur, spesso stanco e spogliodi prospettive, possa riemergere e illuminarsi. Tutto nell’ascolto di un silenzio, il silenzio per ritrovarsi...e così, ascoltandolo nelle notti di tempesta, insieme all’ecodella risacca che picchiettava alla mia porta, con una valigia, un ombrello e unmanto di stelle, ho iniziato a camminareverso quell’eremo scandito solo dal mio tempo interiore… e proprio su queste tracce ho dipinto le telepiù belle, ho assemblato le parolesmarrite, hocustodito i segreti della luna, lepreghiere di quelle donne, i pezzi di vita di viandanti smarriti, le memoriedel cuore… e in questa gelida notte, seguendo la stella cometa, continuo il mioviaggio, estranea sempre a quel mondoassente e distratto.Buon Natale, affettuosamenteRosanna