LA LUNA DI MEG

IL MIO PAESE


Riflesso su un malinconico mare il mio paeseha lo sguardo un po’ spento,sono partiti molti suoi figlisulla scia di un mondo migliorepadri forti, mani callose madri silenziose nello scialle nerotessono la speranza di un cielo sereno,  laggiù vicino al ponteun prato, lo scivolo, un filare di cipressi,la fontana nel suo monotono gocciolio rallenta l’allegria dei fanciulli,borbottano di fatica le botteghe degli artigiani,alle cinque della seradonne s’incamminanocon farraginosi pensieriverso la chiesa,e quando forte arrivavail vento di ponentele tegole di casa mia danzavano,io con la testa sotto il cuscinoconfidavo le mie paure alla magica luna. Ancora oggi, bussa quel tempomai smarrito alla mia portae depone generoso alle paretiarabeschi  di luci.  Rosanna Affronte  ©®