CASALUCE è anche MIO

Un amico non c'è più.


E’ arrivata una telefonata ed è stato come un fulmine a ciel sereno. La notizia è triste, un caro amico, un compagno di lavoro, un docente non c’è più, se ne è andato. L’ha fatto in silenzio. All’improvviso è uscito di scena, come in una commedia di Jonesco o di Pirandello dove gli altri protagonisti si guardano in faccia e si chiedono dove sia andato. E’ stato un infarto ad ucciderlo e pensare che qualche giorno fa discutevamo di pensioni. Era estroso, i suoi atteggiamenti, a volte, ad alcuni erano poco comprensibili, ma era di sani valori e propugnatore di ideali universali: la pace, l’ambiente, l’amore per la propria terra. Ricordo quando qualche anno fa discutendo dei nostri eroi, disse che si ispirava ad Emiliano Zapata, eroe messicano, quello di "Tierra y Libertad" e lui, con il suo attivismo a favore dell’ambiente, in un certo senso, può essere considerato l’Emiliano Zapata di questa Campania Felix martoriata e ridotta ad una discarica a cielo aperto. Certo … Può, al … Presente, perché il suo insegnamento deve essere sempre vivo in noi che siamo rimasti. Addio Sebastiano.