CASALUCE è anche MIO

Solo per ricordare!


Riporto alcuni stralci dal Mio Blog: “CASALUCE è anche MIO”.E' solo per ricordare quando andavo dicendo quattro cinque anni fa, sperando che non siano solo degli amari ricordi.Dal post “ORGOGLIO CASALUCESE” pubblicato il 16.02.2008:"Rimanendo nel tema della monnezza, apprendo che i curatori hanno fatto affiggere un manifesto il cui titolo è "Chi ama Casaluce fa la differenziata". Giusto, giustissimo. E' l'unico modo per uscire dall'emergenza rifiuti e sbaglia chi vuol addossare ai curatori anche questo inconveniente. Purtroppo è un male campano e le colpe vanno ricercate in epoca e luoghi lontani. Ma, una cosa devo dirla, altrimenti sto male. Un conto è l'emergenza rifiuti, prodotta giornalmente, per intenderci quella della casa, ed altro conto è quella chiamiamola industriale e di dubbia provenienza. Le campagne di Casaluce sono sommerse da queste e non c'è differenziata che tenga e da quando ci state Voi, curatori, la situazione è di molto peggiorata, perché avendo ben altro da fare, poiché siete, anche incapaci di controllare il territorio, visto, anche, che a Voi non interessa, perché la sera andate a dormire altrove e mi auguro che quanto prima non verrete neanche di mattina, perché Casaluce non è Vostro, perché Casaluce è di Silvana, Ludovico, Michelino, Maria Olimpia, Lina, Stefano, Bruno e tutti gli altri, di tutto il popolo camorrista casalucese e soprattutto è ANCHE MIO, è opportuno che ve ne andiate, perché nell'aria si sente un fragore ed un suono costituito da due sole sillabe: "LA - DRI"."Dal post “L’INGEGNERE e gli ALTRI” pubblicato il 23.02.2008:"Lunedì mattina sono uscito di buon'ora per alcune commissioni e ho girato per alcune strade periferiche di Casaluce. Ebbene la monnezza era praticamente da tutte le parti. Mi è stato detto che l'esercito è giunto a Casaluce con tre, quattro camioncini per raccoglierla e quindi è bastato un niente per riempirli. Da ciò quello che vado dicendo da tempo: "I commissari non hanno ben presente le dimensioni della catastrofe che si sta abbattendo su Casaluce, che è più grave di quella che si ha da altre parti della Campania, in quanto loro non conoscendo il territorio, forse a malapena sanno il tragitto tra l'uscita della superstrada ed il Comune, non sono in grado di controllarlo o forse ancora peggio non vogliono controllarlo, perché a loro questo stato di fatto fa comodo, perché la sera vanno via; a Casaluce oramai, pare inverosimile, ma è così, senza alcuna autorità, perché siamo stati abbandonati, meglio venduti dallo Stato, qualsiasi persona viene a sversare, tanto sa bene di passarla liscia, non c'è autorità e per giunta non c'è neanche un'autorità che sappia toglierla od abbia i mezzi per farla. Per questo dico, e non mi stancherò mai di dirlo, che stanno prendendo dei soldi per non far nulla e questo dove sono nato, perché qui può darsi che sia diverso, si chiama LADROCINIO."."Dal post “Ho ricevuto una … lettera!” pubblicato il 17.04.2009:"La "monnezza" che c'è per le strade di Casaluce non mi spaventa. Quello che mi fa paura è quella nascosta ed al limite sotterrata nelle nostre campagne. Le cave utilizzate per il rilevato delle superstrade ora risultano riempite, ma con cosa nessuno lo sa o meglio nessuno ha avuto la curiosità di saperlo. Queste sono state ultimate nel '90, da allora si sono succedute varie amministrazioni a me non risulta che qualcuno abbia dato un'autorizzazione al riempimento delle cave. Per la coltivazione di una cava , infatti, occorrono dei permessi, delle concessioni, il Sindaco o chi per esso deve dare un'autorizzazione. Il controllo non va fatto solo sui fabbricati che si costruiscono e non vale neanche la pena perseguire se qualcuno si è allargato il "cesso" per avere più spazio per i suoi bisogni, sarebbe stato più proficuo mandare ogni tanto qualche Vigile verso i Regi lagni soltanto per far sentire la presenza del Comune e verificare quanto stava per accadere. Chi ha controllato? Via consortile Piro è stata, sarà bonificata, ma dopo, fra tre mesi fai che saremo come era tre mesi fa? Via consortile Piro è il caso più eclatante, quello che si vede, ma altre cose non le vediamo od abbiamo fatto finta di non vederle! I commissari cosa hanno fatto in tre anni? Chiedevano un dialogo, ma credo che l'unico colloquio lo avevano con chi doveva predisporre le loro buste paga a fine mese. Questa è l'amara realtà. Non penso di essere l'ultimo arrivato a Casaluce; bene dopo tre anni non ho avuto ancora il piacere di parlare con alcuno di loro, per risolvere non i miei problemi, ma problemi della collettività. "