CASALUCE è anche MIO

Suicidio ed Eutanasia


Sono passati più di otto anni dalla pubblicazione di un mio post in merito alla vicenda di Eluana Englaro e mi trovo oggi a fare un intervento sulla morte di DJ Fabo. La vicenda la sapete tutti ed è inutile riproporla, quello che mi da fastidio sono le chiacchiere a vuoto che si stanno facendo, al limite comprese le mie. Parlo da Cristiano quale penso di essere, da Uomo, ma soprattutto da Individuo Libero quale certamente sono.Da Cristiano ho il diritto/dovere di vivere la vita fino in fondo, per quanto brutta od incerta possa essere, vale la pena viverla fino in fondo. In occasione di una triste vicenda che ha visto coinvolto la mia famiglia, per un gesto che mai riuscirò a capire, dissi addirittura che la Vita andava vissuta anche un secondo dopo di quella che il Buon Dio ci aveva concesso. Lo ero convinto allora, lo sono ancora più convinto ora, non bisogna porre un limite alla nostra esistenza.Il Buon Dio ci mette alla prova. Quante volte al limite dell'esasperazione per cose che non vanno nel modo giusto o per delle incomprensioni, vorremmo che tutto finisse, al limite per vedere, se ce ne fosse la possibilità, di come evolvono le cose senza di noi, ma poi è lo stesso Buon Dio che ci ferma la mano, come la ferma ad Abramo nel sacrificio di Isacco. Un istante in più del dovuto ed Isacco vive.Ma siamo Uomini e come tali siamo deboli. Il dolore può essere insopportabile ed il buon Dio forse è preso da altri problemi che pensare ai nostri disagi: fisici, mentali, di relazione con gli altri. Ero piccolo, mio Nonno aveva una malattia invalidante che gli doveva procurare un grosso dolore, a volte, diceva mia Zia che delirava, chiedeva di farla finita, urlava: "Nicolina portami la pistola che non ce la faccio!". Un bel giorno mia Zia la pistola la prese da dove stava riposta in un cassetto e gliela diede dicendogli: "Mo voglio vedé che vulite fa!". Mio nonno non fece nulla e morì serenamente, dopo qualche anno, a seguito di una caduta con il conforto dei sacramenti. A mio Nonno non mancava il coraggio ed a mia Zia non era venuto meno alcun amore filiale, ma mio Nonno è vissuto un istante in più di quanto voleva, ma siamo Uomini e come tali siamo deboli e nello sconforto più totale certi pensieri possono affiorare.Siamo anche Liberi di pensare, non tutti siamo Cristiani od abbiamo determinati valori. La Vita è tale fino a quando ha motivo di essere chiamata con tale nome, ma quando si è un vegetale, attaccato a delle macchine che sfidano la volontà del Buon Dio, quando quel vivere un istante in più di quello che ci è stato dato è una violenza alla stessa esistenza di Dio, ed alla sua stessa volontà, oltre che nei propri confronti, quando una persona seppur lucido di intelletto ritiene inutile la propria esistenza, dove vede chi gli è vicino soffrire come, se non addirittura di più di lui stesso, quando non c’è alcuna speranza di ritornare indietro, quando si ha l’impressione che il Buon Dio si sia dimenticato e non chiami a sé un suo figliolo sofferente oltre ogni misura umana, può anche sembrare giusto porre fine alla propria esistenza terrena chiedendo perdono per un gesto che mai si dovrebbe fare. Esiste il libero arbitrio anche nella Religione: “Dio volle, infatti, lasciare l'uomo "in balia del suo proprio volere" (Sir 15,14) perché così esso cerchi spontaneamente il suo Creatore e giunga liberamente, con l'adesione a lui, alla piena e beata perfezione”.Non so se DJ Fabo fosse Cristiano o credesse in una qualsiasi Religione, ma se ha chiesto di fare questo gesto estremo avrà avuto le sue buone ragioni ed a noi, che siamo rimasti, non resta altro che anche questa volta, così come tutte le altre volte che capiterà una cosa del genere, di far silenzio e pregare per la sua anima. E' opportuno che la pietas umana prevalga in situazioni drammatiche che non possono certamente essere tramutate in vessilli politici. La politica scelga la via del pudore e faccia silenzio. Mai ci potrà essere una legge scritta dagli Uomini per determinare un gesto che rientra nel libero arbitrio ed è soltanto di natura etica e lo Stato non può entrare nel merito per nessunissima ragione.