CATTIVELLA72

Post N° 101


Finalmente è arrivato il giorno della partenza per la Sardegna, Raffaella non è molto entusiasta per il tipo di vacanza, (in camper), ma incoraggiata dalla buona compagnia di amici che aveva al seguito, parte decisa.Si imbarcano tutti su di un traghetto Favoloso, fanno l’attraversata in poche ore, senza alcun problema,  arrivano ad Olbia scendono e già si organizzano su quali spiagge visitare per prime.Gli uomini decidono mentre le donne si guardiamo attorno, commentando il luogo, le barche ormeggiate sul porto, e tre tipi che si dirigono verso di loro.Questi accortisi degli sguardi delle ragazze dicono:< Siete romagnole vero?:>.Raffaella la più chiacchierona con tono un poco scocciato per la loro affermazione, dice:< Si certo, Perché? C’è qualche problema? :>Loro sorridono, e uno dei due, dice:< Ma no nessun problema, abbiamo notato tre bellezze solari e sorridenti e abbiamo pensato fossero romagnole :>.Raffaella replica:< Eh seee, e dal sorriso tu capisci che siamo romagnole? Ma per favore… :>Il tipo risponde:< Okay mi hai scoperto, l’ho capito dall’accento, e forse anche dalla targa del vostro camper, ahahhahah:>.Ecco che ora tutti scoppiano in una risata clamorosa, e si presentano.Il tipo spiritoso si chiama Paolo, è naturalmente il più bello dei tre ecco perché Raffaella si sofferma molto con la stretta di mano; alto, moro, abbronzantissimo, fisico atletico, maglietta bianca, pantaloncini corti blu, e scarpette bianche della nike, una favola insomma, Raffaella stacca la presa non appena arrivano gli uomini, che a loro volta si presentano.Paolo già esperto delle spiagge della Sardegna consiglia agli uomini una spiaggia non molto distante da Olbia, dicendo che comunque anche lui e il suo gruppo di amici/che, si sarebbe diretto lì con la sua barca il giorno seguente, così si mettono d’accordo per ritrovarsi tutti.L’arrivo alla spiaggia conferma tutto quello che il nuovo amico aveva detto, spiaggia meravigliosa e sabbiosa, con mare stupendo e cristallino, e la giornata non poteva che essere con un sole splendente e un cielo azzurro e limpido.Raffaella e il suo gruppo si ‘‘accampano’’,  in un camping attrezzato per i camper, ma di Paolo, i suoi amici e le loro compagne nessuna traccia, la giornata sta per volgere al termine, ma Raffaella vuole per un ultima volta, (in quella giornata), mettersi maschera e boccaglio e fare un poco di snorkeling, scoperto proprio per la prima volta, lì in Sardegna e in quella giornata.Pensare che all’inizio le sue amiche e il suo uomo dovettero insistere parecchio, per farle indossare maschera e boccaglio, ma poi non voleva più uscire dall’acqua.Raffaella si sentiva come sospesa in aria, affascinata dai fondali, dai pesci che scappavano, taluni infilandosi nelle rocce e altri via per il mare.Iniziava ad essere deserta la spiaggia, mentre Raffaella ancora eri in acqua, si sentì prendere per la mano, di scatto si girò, spaventata, e vide un ragazzo con maschera e boccaglio, non riconoscendolo, strattonò la mano d’istinto, ma lui la riafferrò, si tolse la maschera, e Raffaella finalmente lo riconobbe, era Paolo, con le goccioline di acqua che gli scendevano sul viso, soffermandosi sulle labbra, evidenziando quella cicatrice a destra del labbro superiore, mhhh intrigantissima, e il sole che gli illuminava quegli splendidi occhi marroni,  per un attimo restarono in silenzio a guardarsi, ma poi lui le chiese dove fossero gli altri.Raffaella replicò che erano andati a preparare la cena e che lei li stava per seguire, ma si era trattenuta perché affascinata dal nuovo sport appena conosciuto, lo snorkeling.Paolo, sorrise confidandole che era stupito dal fatto che Raffaella non avesse mai praticato snorkeling, poiché era già un poco che la guardava da lontano muoversi sinuosamente sull’acqua, come se l’avesse sempre fatto; allora le chiese di seguirlo, perché sull’altro versante degli scogli c’erano molte più cose da vedere. Raffaella lo seguì incuriosita e molto ansiosa di vedere, infatti così fu, restarono mano nella mano a gustarsi il mare e lo spettacolo che gli offriva, poi d’un tratto Paolo si tolse la maschera e chiese a Raffaella se lei e i suoi amici volevano cenare sulla sua Barca la sera seguente.Raffaella rispose che sarebbe andata subito dal gruppo a chiedere e così Paolo la seguì.Raffaella e Paolo raggiunsero il gruppo, e si misero d’accordo sul cenare tutti assieme sulla Barca di Paolo la sera seguente, in un'altra isola dove Paolo e il suo gruppo si sarebbero diretti.Raffaella però chiese a Paolo se chiamava i suoi amici per cenare con loro e fare gruppo tutta la sera, e così Fabio l’amico di Raffaella prestò il cellulare a Paolo e organizzarono una tavolata nel Camping dove sostavano Raffa e gli altri, e prepararono tutto per l’arrivo degli altri.La cena fu niente di speciale, ma il vino andò via a litri, visto che la compagnia era ottima, si rideva e scherzava, ci si fermò un attimo a godersi il tramonto sulla spiaggia adiacente al camping, e poi tutti molto alticci, si decise di fare il gioco di ‘‘acchiapparella’’.Consisteva nel cercare di non farsi prendere dal primo ‘Puzzone’, perché come venivi toccato, riceveva la ‘PUZZA’ e quindi doveva immediatamente cercare di toccare un'altra persona.Certo il gioco sembrava semplice, ma se si mette sulla bilancia che erano tutti un poco alticci (troppo vino), aggiungiamo il buio della notte, mischiamo il tutto e infine risulta un gioco divertente e pauroso per le donne, (per il buio).Insomma iniziano il gioco fra risate e urla di paura, si stavano divertendo da matti, fino a che Raffaella fu toccata per l’ennesima volta, urlò e cercò subito di prendere qualcun altro, e fu così che andò a finire contro qualcuno, e urlando… Puzza!!!…..stava per scappare, ma fu afferrata ai fianchi, come stretta da una morsa possente, sollevata,  e baciata da labbra bagnate, che le succhiarono la lingua, con un movimento frenetico, si sentì invadere da lingua e labbra bagnate, per poi finire dolcemente col solo contatto delle labbra morbide, mmmmhhh  e poi allontanata in fretta.Cavoli era un bacio di fuoco, Raffaella sentiva il sapore fresco ancora in bocca, ma pensava che colui che la baciava non era il suo compagno, erano diverse quelle labbra, era diverso quel modo di baciare, era diverso il modo di stringerla, ma le piaceva, per questo ricambiò quel bacio con altrettanta passione.Poi le urla degli altri la riportarono coi piedi per terra, in tutti i sensi visto che colui che la baciava la sollevò da terra.Restò sola e girandosi attorno non capì chi fosse stato il suo ‘baciatore’, considerando il buio pesto che c’era.Raffaella allora disse:< Basta basta, ora la Puzzona sono io e pago pegno, perché non riesco più a stare dritta:>.Fu così che si diressero al campeggio, nonostante le lamentele di qualcuno, a cui il gioco era piaciuto particolarmente, ma Raffaella, voleva guardare in viso tutti gli uomini per poter capire chi fosse stato colui che l’aveva appena baciata.Quando furono appena illuminati dal bagliore di pochi Lampioni, lei li squadrò uno per uno, ma nessuno sembrava aver un atteggiamento diverso dal normale.Cavoli di chi erano quelle labbra, come avrebbe mai potuto scoprirlo, e poi esserne colpita a quel modo, se solo lo sapesse il suo compagno che lei ha ricambiato quel bacio, la strozzerebbe; e se invece fosse stato lui? per metterla alla prova?Mamma mia a Raffaella in testa vennero mille dubbi e paure, ma il pensiero di quel bacio ancora le circolava nelle vene.