blog di LUIGI FUDA

Post N° 136


Caulonia, le nigeriane solidarizzano con l’assessore Giovanni Riccio Non c’è pace a Caulonia, in questo periodo tra alcune frange della maggioranza e l’opposizione. Dopo il deciso attacco sferrato da quest’ultima, mentre l’assessore Riccio, chiamato direttamente in causa ha riferito che nel prossimo consiglio comunale del dieci novembre darà le “dovute risposte” ai suoi contestatori, le nigeriane ospiti del centro temporaneo d’accoglienza di Caulonia, hanno diffuso un manifesto, tradotto in italiano, in cui ringraziano ed elogiano il sindaco e una sfilza di volontari per l’aiuto loro dato. Nel documento inoltre, si legge: “Dott. Riccio Giovanni ti ringraziamo tanto per la gentilezza che ci hai dimostrato, ci hai trattato bene e ti sei preso cura di noi come se fossimo i tuoi figli. Adesso la gente pensa che ci hai portato in campagna per farci lavorare ......no! Questa non è la verità! Noi vi amiamo così tanto che abbiamo deciso di venire in campagna solo come aiuto,” – recita il testo – “per darvi una mano e non per soldi. Tutti pensano che noi riceviamo un pagamento perchè qualcuno è geloso di te”. Rivolgendosi, poi, alla moglie dell’assessore, ultimamente criticata per un attacco verbale che avrebbe sferrato contro un membro dell’opposizione che stava affiggendo dei manifesti critici contro l’amministrazione, le nigeriane affermano: “Signora Teresa Audino, nostra madre amorevole, ti vogliamo tanto bene che non sappiamo nemmeno noi come ringraziarti. Apprezziamo la tua gentilezza nei nostri confronti.” Dopodichè, come scrivevamo le immigrate elencano tanti nomi di volontari retribuiti, per ringraziarli. Ma anche se il manifesto è comparso per i muri di Caulonia centro, c’è chi, ironizzando, addirittura sostiene che lo stesso sia stato “richiesto e/o sollecitato” da esponenti vicini alla maggioranza e fatto poi firmare dalle ignare immigrate. La cosa spiacevole che si è registrata, così come nel caso del manifesto dell’opposizione, è che c’è stata una mano o più mani ignote che hanno immediatamente strappato molti dei documenti affissi. Il sindaco Ammendolia ha voluto comunque esprimere la propria «incondizionata solidarietà personale e politica al dott. Giovanni Riccio nella sua qualità di cittadino innanzitutto, quindi di stimato professionista e di assessore comunale. “Nel trasformare Caulonia da paese dell’aridità- in cui era stata relegata- in paese dell’accoglienza, – ha dichiarato il primo cittadino – Giovanni Riccio è stato uno dei più convinti sostenitori – non a parole- ma impiegando il suo tempo libero e prestando la sua opera di medico verso persone stremate dal viaggio e non prive di problemi». Per quanto riguarda la polemica sollevata perchè alcune delle immigrate erano state viste a raccogliere le ulive, Ammendolia ha detto: «noi vorremmo che progressivamente gli immigrati venissero impiegate anche in questo settore. La campagna è la nostra ‘fabbrica ed in questo senso proporremo allo Sprar un progetto sperimentale. Vorremmo che in agricoltura,dove mancano braccia e si registra un progressivo abbandono delle campagne, ci fosse un progressivo impiego degli immigrati».Giuseppe Cavallo Tratto da Calabria Ora del 2 novembre 2008