blog di LUIGI FUDA

Post N° 148


Affresco bizantino:ancora polemicheUn appello firmato da alcune decine di persone, primi firmatari Cosimo e Valentino Dichiera, è stato consegnato al sindaco e a tutti gli amministratori cauloniesi, al prefetto Musolino, ai parlamentari della circoscrizione e alla Sovrintendenza ai beni architettonici diCosenza. Nel documento si lamenta, come aveva già fatto l’opposizione, l’assenza di protezione dell’importante opera. “Da quando la chiesa è andata definitivamente distrutta – si legge nell’appello – l’abside, col suo prezioso contenuto, è rimasta pressoché priva disistemi di protezione dagli agenti atmosferici. L’unico riparo era costituito da una tettoia, poggiata su due muri laterali, in legno e tegole, che, nonostante la precarietà, svolgeva egregiamente il suo dovere ma all’inizio della scorsa estate, a seguito di lavori di ristrutturazione della protezione nonché dell’area antistante l’affresco, dove un tempo sorgeva la chiesetta di S. Zaccaria, quella tettoia è stata rimossa, mentre i lavori sono andati a rilento, per non dire bloccati. Da quasi sei mesi pertanto l’affresco è stato lasciato all’esposizione totale degli agenti atmosferici e all’abbandono assoluti. Da qualche giorno, per difendere il monumento dalle incessanti piogge, è stato poggiato sopra lo stesso un ridicolo telo di plastica e poi un altro ancora col risultato che l’abside oggi è intrisa di umidità”. La spiegazione che l’assessore alla Cultura Giovanni Riccio ha dato a “la Riviera” la scorsa settimana è che i ritardi sono stati imposti dalla Sovrintendenza che voleva accertare l’esistenza di altro materiale archeologico. Ha inoltre dichiarato che “entro circa un mese i lavori dovrebbero essere ultimati”. Ma queste rassicurazioni non sono evidentemente bastate ai firmatari dell’appello, tra cui non si registrano tutti i consiglieri di minoranza.Giovanni MaioloTratto da “La Riviera”