SIMPATICI SI NASCE

La campana, giochi di una volta!


A molti potranno apparire inutili o stupidi i giochi di una volta ma facevano giocare, divertire con poco, e permettevano di muoversi, di stare all’aria aperta, di socializzare e di creare. Oggi, vi voglio parlare della campana che è uno dei giochi più antichi del mondo. Consisteva nel disegnare con il gesso una campana in terra, mi spiego: La campana era formata da caselle numerate, rettangolari, quadrate o triangolari combacianti tra loro, in pratica, un rettangolo con una grande X centrale. Quando la campana era pronta, il gioco aveva inizio! Si lanciava il sasso di spalle, iniziando dalla prima casella, fuori dalla campana. Il sasso, che era una pietra tonda, piatta e liscia, non doveva toccare la riga di gesso, altrimenti, il gioco passava all’avversario. Saltellando su un piede, facendo attenzione a non appoggiarlo a terra, né a toccare la riga di gesso, si raggiungeva la casella con il sasso, si raccoglieva e sempre, su un piede solo, si proseguiva a completare il percorso. Oltre la campana, c’era una casella di riposo e, saltellando su un piede, si tornava indietro. Vinceva chi per primo finiva le caselle. Quello di saltare su un solo piede di casella in casella era un modo ma c’era chi, preferiva saltare due caselle, poi una su un piede, poi ancora due e cosi via. Ricordo due varianti di questo gioco. La prima, le caselle si percorrevano con gli occhi chiusi e per rendere il tutto meno facile, dovevamo mettere il sasso sulla testa e, passando sulle caselle, dovevamo chiedere alle compagne: Sarà? Se stavi facendo il percorso senza sbagliare, le compagne rispondevano: A! L’altra, era quella di spingere il sasso di casella in casella, stando sempre su un piede solo. Ci sono varie tipologie di questo gioco, voi… ne conoscete altre?